Il rappresentante dei ricercatori al Senato Accademico per l'area scienze, ha spiegato i motivi del documento sottoscritto da 8 docenti venerdì scorso
di Giuseppe Fontana (Riprese e montaggio Silvia De Domenico)
MESSINA – Continua a crescere il numero di docenti, ricercatori e personale universitario che in tutta Italia sottoscrive il documento, diffuso lo scorso venerdì, contro “la natura discriminatoria del green pass”. Continua a crescere, quindi, anche la portata del dibattito intorno alla certificazione “verde” oltre che alla vaccinazione, con toni a volte troppo accesi e forse anche poco lucidi. Tra i firmatari del documento, ci sono anche 8 docenti dell’Università degli Studi di Messina, Antonella Arena, Dario Caroniti, Dino Costa, Mauro Federico, Pier Luca Marzo, Francesco Parisi, Alessandro Tripodo e Daniele Tranchida.
Uno di loro, Dino Costa, rappresentante dei ricercatori TI area scienze al Senato Accademico, è intervenuto ai nostri microfoni per analizzare i motivi che hanno spinto tanti insegnanti e ricercatori in tutta Italia a sottoscrivere il documento contro il green pass. L’invito di Costa, inoltre, è stato a un dibattito sano e costruttivo, che possa portare a una soluzione del problema che non preveda alcuna altra divisione né discriminazioni di alcun tipo.
La scienza dice che i vaccinati si ammalano meno e contagiano meno anche gli altri. Negli ospedali finiscono per la maggior parte i non vaccinati. Chi ha scelto di non vaccinarsi ha scelto di stare fuori da questa società, che si creino la propria, aprano locali, scuole e chiese per non vaccinati, o emigrino in qualche paese più liberale, se lo trovano. Ma non possono imporre alla maggioranza di far parte a pieno titolo di una società che rifiutano in nome della propria libertà individuale.
ahhh la scienzaahhh è una mamma buona, una mamma enorme
la frase poi “non possono imporre alla maggioranza di far parte a pieno titolo di una società che rifiutano in nome della propria libertà individuale” è la parte migliore complimenti
E’ amoralità quello che si afferma, Dott. Herman. La cosa peggiore è che sbaglia e SA di sbagliare. Probabilmente ha abbastanza soldini risparmiati per permettersi di avere le spalle coperte e non dovere chiedere niente a nessuno. La speranza sarebbe, invece, che il Dott. Herman sia solo un troll e voglia solo sollecitare commenti per aiutare l’editore di questa newsfeed ad avere più giri, più persone che bazzicano qui.
Non so a quale scienza ti riferisca tu, ma la scienza vera, ufficiale, afferma che i vaccinati non solo possono contagiarsi e contagiare, ma sono generatori di varianti. Questo lo hanno detto anche membri del CTS, il Premio Nobel Montagner ed e’ acclarato nella letteratura scientifica mondiale. Le basi del tuo commento molto discutibile sono quindi estremamente inconsistenti.
Uno studente vaccinato ha il diritto di avere professori vaccinati. Sennò, come i professori di scuola, i docenti universitari vengano sospesi. L’ unica discriminazione è questa.
“Uno studente vaccinato ha il diritto di avere professori vaccinati” GE-NIA-LE
È incredibile come si stia instaurando sotto gli occhi e con il beneplacito di quasi tutti, una terribile dittatura sanitaria, accompagnata da una nuova religione,nella quale il Terapeuta è il vaccino, i sacerdoti sono i virologi, ai quali saremo costretti a inginocchiarci, pena la caccia all’uomo fin nelle nostre case.
C’è una pandemia in corso, sono morte circa 130mila persone, molti porteranno per anni i postumi del covid, gli ospedali si stanno riempendo, come conseguenza milioni di attività di screening o terapie farmacologiche sono rimandate e gli effetti si vedranno tra un po ‘, l’economia è in ginocchio e se arriva una nuova variante si rischiano nuove chiusure e si parla di libertà di una minoranza che se ne frega di tutto questo? Ma di che stiamo a parlare?
Polemiche,discorsi di lana caprina, tempesta in un bicchiere d”acqua ….ma il problema qual e’? ..Il greenpass o la vaccinazione? Se vaccinati, i greenpass va da sé. Che poi si debbano vaccinare è dovere per chi quotidianamente è in contatto con studenti, personale docente e non,se non di già un obbligo di legge..Altrimenti facciano altro!, i ricercatori o gli studiosi solitari,insegnanti a distanza
Ci sono coloro ,vaccinati,e sono in molti, che hanno la pretesa di non essere affiancati da costoro finché praticabile
La vera discriminazione sarebbe nei confronti del personale della scuola, per il quale c’è già l’obbligo del pass. E non mi pare che nelle aule universitarie il contagio sia meno probabile che in quelle scolastiche.