Ancora in corso la rimozione dell'amianto dai tetti delle ultime casette rimaste
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – I lavori erano stati affidati a febbraio dall’ex sub commissario Scurria ma poi le ruspe sono entrate in azione lo scorso 9 aprile. Ecco la micro baraccopoli di via Bonsignore ad un mese dall’inizio delle demolizioni. La strada che collega la via La Farina alla nuova via don Blasco è stata occupata per decenni da una dozzina di baracche costruite a ridosso del ponte ferroviario.

L’ultima fase delle demolizioni
Sono rimaste in piedi ancora alcune casette sulle quali è in corso la procedura della rimozione dell’amianto, una volta ultimata questa fase verranno rase al suolo anche queste. Ma è già un colpo d’occhio per chi attraversa quella strada. Ed è incredibile pensare che su quella stretta striscia di terra potessero viverci delle famiglie.

Anche il marciapiedi è stato liberato
Oggi guardando lo spazio liberato si intuisce quanto fossero piccole e anguste quelle baracche. Sul muro che separa la via Bonsignore dal terreno delle Ferrovie sono rimasti i segni della pittura delle camere da letto, le piastrelle dei bagni e delle cucine. Le casette erano costruite su un terreno rialzato che ora è tornato libero. Non esisteva più un marciapiedi, in quanto occupato dagli ingressi e dalle scalette costruite per accedere alle baracche. A lavori conclusi, quindi, anche i pedoni avranno un luogo sicuro in cui camminare.

