Per i residenti è da abbattere in favore di viabilità e sicurezza. "Qui i mezzi di soccorso non passano"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Un muro di interesse storico forato, scavato, pitturato, piastrellato e infine imbrattato. La cinta daziaria di via delle Mura, dopo essere stata per decenni vittima della costruzione di una baracca accanto all’altra, è stata sottoposta a tutela da parte della Soprintendenza ai Beni culturali. Quel muro ottocentesco era diventato la quarta parete di ciascuna baracca. Ancora oggi si vedono i segni delle prese di corrente, i colori della pittura di camerette e camere da letto, le piastrelle di bagni e cucine, è stato persino scavato un arco sotto il quale posizionare il letto matrimoniale. Oggi le baracche non ci sono più, ma il muro è rimasto. E’ sopravvissuto alle demolizioni iniziate due anni fa, ma sono evidenti i segni di alcune crepe.
“Qui i mezzi di soccorso non passano. Abbattetelo”
I residenti ne hanno più volte chiesto l’abbattimento per questioni legate a viabilità e sicurezza. Da questa stretta via, infatti, in presenza di auto parcheggiate i mezzi di soccorso fanno fatica ad arrivare. Nel video mostriamo le manovre di due ambulanze che letteralmente sfiorano il muro di cinta.
Il sopralluogo della IV Municipalità
I consiglieri e il presidente della IV Municipalità sono stati sul posto per un sopralluogo. I componenti della II commissione si sono recati nell’area in cui è stata da poco completata la demolizione e poi produrranno una delibera da avanzare all’amministrazione comunale. “Proveremo a chiedere almeno che si realizzi un doppio senso di marcia, uno da una parte del muro e uno dall’altra”, spiega il vice presidente della commissione Nicola Lauro.
Il progetto di riqualificazione della Città metropolitana
“Cercheremo a coniugare le necessità legate alla viabilità e ai parcheggi dei residenti con la tutela del patrimonio della città”, aggiunge il presidente della commissione Domenico Gabriele Ferrante. “In quest’area ci sono più competenze“, aggiunge il presidente di quartiere Matteo Grasso. In una zona, infatti, i lavori di riqualificazione li porterà avanti l’ufficio commissariale di Marcello Scurria. C’è poi l’area più ampia, vicina al muro appunto, in cui a realizzare un’area verde sarà la Città metropolitana. In attesa che questo progetto prenda forma i cittadini, tramite la Municipalità, chiedono all’amministrazione di mettere in primo piano viabilità e sicurezza rispetto al vincolo posto dalla Soprintendenza.
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TOGLIETE QUEL MURO E LIBERATE L’AREA DA QUESTI TUGURI. Ma roba da non credere! Solo a Messina si vedono certe cose! Liberate quella strada per renderla transitabile. Ma sono cose inaudite! In caso di necessità non può passare neppure un mezzo di soccorso! Vi sembra civile tutto ciò? La Soprintendenza ci ripensi!