Viale San Martino basso. "Qui di sera è un deserto, noi ristoratori a rischio chiusura" VIDEO

Viale San Martino basso. “Qui di sera è un deserto, noi ristoratori a rischio chiusura” VIDEO

Giuseppe Fontana

Viale San Martino basso. “Qui di sera è un deserto, noi ristoratori a rischio chiusura” VIDEO

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martedì 20 Dicembre 2022 - 08:47

Nicola Giannetto racconta di aver perso "il 70 per cento del fatturato". E chiede: "Che motivo ha la gente di passeggiare qui? Per vedere la sera negozi chiusi?"

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – A oltre dieci giorni dal via, l’isola pedonale del Viale San Martino basso continua a far discutere. Dopo le lamentele di numerosi negozianti, soprattutto relative ai parcheggi, la situazione sembra virare verso una modifica e già oggi molte auto sono rimaste parcheggiate. Ma chi viene penalizzato di più dalla chiusura dalle 20 alle 4 sembrano essere i ristoratori. La denuncia è di Nicola Giannetto, imprenditore di una nota pizzeria della zona, che lamenta un sensibile calo di fatturato tanto per la sua attività quanto per quella di fronte, dall’altra parte del viale.

Nel frattempo, raggiunto da Tempostretto, il vicesindaco Salvatore Mondello ha confermato che la Giunta sta pensando ad alcuni correttivi. Non si esclude un ripensamento proprio sulla parte bassa di viale San Martino.

Giannetto: “Ci aspettavamo un’isola diversa”

“Ci aspettavamo un’isola pedonale diversa – racconta Giannetto – ma pedonalizzando è normale servano attrattive. Se si mettono transenne e basta, il risultato è che ci spaventiamo anche a uscire. Abbiamo perso il 70 per cento del fatturato, ma è normale. Chiudi la strada e le persone non sanno dove parcheggiare. C’è il Cavallotti? Lì la sera non si può andare né con la famiglia né da soli. Soprattutto le ragazze. Ci sono decine di persone che bivaccano ubriache, magari non fanno del male ma non è frequentabile”.

L’imprenditore: “Molte prenotazioni annullate”

Il problema dei parcheggi si ripercuote direttamente sulle prenotazioni secondo l’imprenditore: “Mi hanno chiamato molte persone dicendomi che giravano da oltre un’ora, per poi annullare la prenotazione. E così vanno via”. Giannetto analizza poi quanto accade intorno, con molte auto tornate a parcheggiarsi e l’assenza di carroattrezzi sin dalle prime ore della mattina: “Hanno riaperto perché è questo che volevano bar, farmacia o tabacchino. Questa è Messina. Agli altri commercianti non interessa cosa accade dopo le 20, quando chiudono. L’isola pedonale è stata fatta così dall’amministrazione, che si è schierata con chi chiude alle 20. Le nostre attività serali? Cavoli nostri”.

Giannetto: “Che motivo ha la gente di passeggiare qui?”

“Non c’è una motivazione per venire qui – insiste l’imprenditore -, non c’è alcun motivo per voler passeggiare sul Viale San Martino basso a piedi e con le famiglie. Per fare cosa? Per vedere la banca, i militari o il barbiere, la farmacia, i negozi tutti chiusi?”. Giannetto spiega che non è contro l’isola pedonale: “Sul Viale San Martino ci sta. Hanno fatto una cosa bellissima e mi schiero con l’amministrazione. Io stesso con la famiglia, con le mie figlie, vado lì a passeggiare perché lì c’è un motivo per andare”.

Problemi anche con le consegne a domicilio

Giannetto pensa alle soluzioni: “Siamo penalizzati noi che siamo gli unici nuovi e che siamo gli unici ad avere investito negli ultimi anni. Quando sono arrivato io qui c’erano le ‘signorine’ che passeggiavano. Abbiamo investito un milione e 200mila euro. Così diventa difficile e tra le ipotesi c’è quella di chiudere, perché così non si può stare”. E problemi ci sono stati anche coi rider: “Nemmeno i ragazzi delle consegna possono entrare. Non ci siamo organizzati, perché non possiamo: certo è che non posso portare le pizze sul Viale Europa ai rider”.

9 commenti

  1. è la scienza che ha partorito l’isola nella via 1 settembre e sul viale basso ivi compreso il divieto di parcheggio, e se cerchi di spiegare a questi soloni l’inutilità del provvedimento si inalberano ancora di più e mandano 5 carri attrezzi per mostrare i muscoli agli incompetenti

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    1. Se anche lei pensa che la poca clientela sia dovuta all’isola pedonale e non all’incompetenza di certi imprenditori…. Meglio aprire gli occhi

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      1. Non difendo ad oltranza i commercianti, però togliere un minimo di possibilità eliminando i parcheggi laterali quando durante il giorno le macchine possono circolare mi sembra un non senso. Parcheggi a pagamento supportati da grandi marciapiedi.

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  2. L’ imprenditore potrebbe acquistare dei droni per le consegne a domicilio….. Personalmente prenderei le pizze anche prima delle 20, ma non mi risulta sia possibile…..

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  3. SE OFFRI UN BUON SERVIZIO, CON OTTIMA QUALITA’ DEL CIBO LA GENTE DUE PASSI A PIEDI SE LI FANNO .
    IN TUTTI IL MONDO CI SONO ISOLE PEDONALI PERMANENTI , MA SOLO I COMMERCIANTI MESSINESI SI LAMENTANO …….

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    1. Due passi ci possono anche stare, non però 5 kilometri.

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  4. Come ho già commentato l’isola pedonale sul viale e il colpo di grazia per le ultime attività commerciali rimaste, secondo questi illuminati per andare sul viale bisogna parcheggiare la macchina a villa San Giovanni, prendere l’aliscafo e scendere alla cortina del porto, quindi siamo sul viale San Martino basso, i passeggiatori seriali soldi non ne portano.

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  5. Ma non solo loro. Se postiamo commenti che non piacciono a qualcuno li fanno sparire! Insomma, non ci si può neanche lamentare. Non vogliono che si scriva che Messina è una città di persone per la maggior parte che non si possono permettere di camminare parecchio e sono obbligati ad usare le auto. E quindi non potendo raggiungere i negozi del centro vanno altrove. Vedrete alla resa dei conti quante lamentele ci saranno da parte dei commercianti del viale.

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  6. Caro Giannetto, non funziona così il commercio. Per un buon prodotto, la gente farebbe di tutto, non diamo la colpa all’isola pedonale.

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