Ultime ore da rettore per Navarra, avanti il prossimo. Ma fino a quando?

Ultime ore da rettore per Navarra, avanti il prossimo. Ma fino a quando?

Danila La Torre

Ultime ore da rettore per Navarra, avanti il prossimo. Ma fino a quando?

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martedì 06 Febbraio 2018 - 05:23

C’è una questione tutt’altro che banale o secondaria che condizionerà le candidature alle imminenti elezioni universitarie e che va risolta il prima possibile

Ultime ore da rettore per Pietro Navarra, che oggi incontrerà la stampa per congedarsi dall’Università e dedicarsi anima e corpo alla campagna elettorale per le politiche del 4 marzo. Navarra correrà infatti con il Pd, sia all’uninominale che al proporzionale, per tentare di conquistare un seggio alla Camera dei deputati e per questo motivo ha deciso di riporre l’ermellino anzitempo.

Il suo mandato – iniziato nel 2013 – scadrebbe il prossimo anno, nel 2019, ma con le sue dimissioni l’Ateneo peloritano avrà presto un nuovo ‘generale’. La domanda che tuttavia in queste ore si rincorre dentro l’Università è la seguente: per quanto tempo resterà in carica il successore di Navarra?

Secondo la legge, il rettore che verrà dovrà rimanere a capo dell’Ateneo messinese per 6 anni, cioè la durata naturale del mandato, ma per lo Statuto dell’Università di Messina «fino al completamento del periodo di sei anni» (Articolo 9 comma 5). In pratica, si tratterebbe di un rettore supplente che dovrebbe portare a termine il mandato di sei anni iniziato da Navarra.

La questione è tutt’altro che banale o secondaria, soprattutto per chi deciderà di mettersi in gioco alle prossime elezioni universitarie, che – sempre secondo lo Statuto – dovranno essere indette dal Decano entro 30 giorni dalla cessazione anticipata del Rettore dalla carica.

Gli aspiranti rettori sanno bene che una mandato lungo 6 anni è ben diverso, cioè molto più stimolante, di un mandato che può durare al massimo 12 mesi. L’interpretazione dell’art. 9 dello Statuto d’Ateneo è dunque una questione dirimente. Esperti e giuristi stanno cercando di risolvere l’enigma ed è stato chiesto un parere al Ministero che arriverà nel pomeriggio.

Del resto, dopo le dimissioni di oggi da parte di Navarra, sarà subito campagna elettorale all’interno dell’Università, visto che – sempre in virtù dello Statuto – il Decano dovrà indire le elezioni entro 30 giorni. Come riportato in un articolo di qualche giorno fa (vedi qui), c’è già chi è pronto ad accendere i motori della campagna elettorale in ambito universitario per andare a sedere sulla poltrona più prestigiosa a cui un academico possa ambire.

Navarra ha avviato le trattative e sta mediando per uscire con il nome di un candidato che abbia due caratteristiche principali: dev’essere una persona a lui vicina ma anche un candidato forte, sulla carta già vincente. Come anticipato, è in corso una sorta di ‘ballottaggio’ tra due suoi prorettori: Giovanni Moschella, direttore del Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche, e Salvatore Cuzzocrea Pro-Rettore per la Ricerca. In ballo c’è anche il nome di Antonio Saitta, pro rettore alla Legalità, ma la sua figura di docente apprezzato ed ex amministratore potrebbe tornare utile per le elezioni amministrative di giugno.

Se questi sono però i nomi che in qualche modo traccerebbero una linea di continuità con il rettorato targato Navarra, si fa largo anche un nome che avrebbe una posizione alternativa a quella dell’attuale rettore e che dunque non sarebbe una sua diretta espressione. Si tratta di Francesco Stagno D’Alcontres, direttore del Dipartimento di Patologia Umana dell'adulto e dell'età evolutiva Gaetano Barresi, che ovviamente potrebbe far leva sull’elettorato del policlinico.

Prima però che queste indiscrezioni sui nomi diventino candidature ufficiali, sarà necessario capire come si vuole procedere con l’interpretazione dell’articolo 9 dello Statuto, che rischia di trasformare il successore di Navarra in un rettore a scadenza breve. In questo caso, i nomi attualmente in ballo potrebbero decidere di fare un passo indietro e costruire una candidatura forte per le elezioni del 2019.

Il tempo però è tiranno e il nodo della durata del mandato del prossimo rettore andrà sciolto il prima possibile.

Danila La Torre

Un commento

  1. ….speriamo fino al 2023………….anche se come sono messe le cose si rivotera al massimo fra sei mesi ( (ottobre)

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