Sabato la prima finale contro i Satanelli per mantenere la categoria, oggi la ripresa degli allenamenti e già migliaia di biglietti venduti
MESSINA – Inizia oggi una delle settimane più importanti per il Messina di mister Antonio Gatto. Il gruppo squadra ha strappato l’accesso ai playout salvezza dopo una lunga rincorsa ad ostacoli e ora si può giocare faccia a faccia la permanenza nella categoria contro il Foggia che appare in caduta libera con il tifo spezzettato e apertamente contro e un presidente, Canonico, che, dopo non aver onorato le ultime scadenze, ha lasciato tutto in mano ad un amministratore unico, Michele Bitetto.
Come se non bastasse in vista delle due partite di playout i Satanelli hanno da poco cambiato guida tecnica: per l’ultima di campionato e per lo spareggio Luciano Zauri è stato sostituito da Antonio Gentile. I pugliesi poi avranno delle assenze per la sfida del 10 maggio, ore 15 al “Franco Scoglio”, con le squalifiche di Agostino Camigliano e Victor De Lucia, quest’ultimo salterà anche il ritorno allo “Zaccheria” in programma il 17 maggio sempre alle ore 15. In entrambe le partite di playout, come in quelle di playoff, sarà utilizzato il Var.
Il clima in casa Messina
La squadra ha beneficiato di una domenica di riposo nella giornata di ieri e riprenderà gli allenamenti questo pomeriggio al Marullo di Bisconte. Il fine settimana scorso ha visto Petrucci subire un colpo al setto nasale durante uno scontro di gioco con un compagno, sarà valutato quest’oggi dallo staff medico e sarà consultato un otorino. Gyamfi ha chiuso la settimana scorsa con un problema muscolare, come Lia e Ingrosso, i tre si stanno sottoponendo a terapie.
Nel frattempo per l’ultima partita stagionale in casa è caccia al biglietto con l’Acr Messina che ha aperto la prevendita venerdì e già nelle prime ore erano stati venduti un migliaio di biglietti. L’ultimo aggiornamento, di domenica sera, parlava di 3338 tagliandi acquistati. Sulla capienza del “Franco Scoglio” l’assessore Finocchiaro ha confermato che non si andrà oltre i 6900 della capienza stabilita ad inizio anno perché ci sono dei passaggi da fare, non immediati, e soprattutto perché la società non avrebbe avanzato questa richiesta. Alcuni consiglieri comunali invece stanno spingendo per l’allestimento di maxi schermi per la partita di ritorno.
Silenzio su eventuali trattative societarie
Da non sottovalutare la doppia sfida perché essere arrivati a giocarsi il playout non vuol dire già essersi salvati anche se tanti fattori potrebbero deporre in favore dei biancoscudati, primo fra tutti l’entusiasmo generale e i momenti opposti vissuti dalle due squadre. Un’arma a doppio taglio, l’entusiasmo, da maneggiare con cura per non commettere leggerezze specie nella partita d’andata in casa che diventa sicuramente importante per indirizzare la sfida che poi si sposterà in un caldissimo ambiente foggiano, in caso di equilibrio o vantaggio del Foggia lo “Zaccheria” diventerebbe ancor più infuocato. Il Messina giocherà per la salvezza, non solo della categoria, ma anche della sua esistenza, perché inutile girarci intorno con Aad Invest inadempiente e Sciotto ormai disinteressato dovrà avvenire un cambio di proprietà al termine della stagione.
Al momento se ne parla poco sia per rispettare il lavoro del campo e del gruppo tecnico, ma anche perché nessuno si interesserebbe adesso ad una squadra senza sapere in che categoria giocherà l’anno prossimo. In caso di salvezza potrebbero arrivare altri soggetti interessati all’acquisizione, si ripartirà con le solite richieste di “due diligence”, vendite simboliche ad 1€ con l’ombra del monte debiti sconosciuto dal 2024 in poi e tanto altro. I tempi però, come sempre, saranno brevi perché la nuova iscrizione al campionato dovrà essere poi formalizzata entro metà giugno, con tanto di fidejussione versata e alzata dall’anno prossimo a 700mila euro. L’ultimo interessato a rilevare la società Giuseppe Peditto si è incontrato con il sindaco ma di note o dichiarazioni ufficiali da lui non è trapelato ancora nulla, neanche dal primo cittadino Federico Basile a cui tanti “rimproverano” poco attivismo nella ricerca di un nuovo proprietario.
