Via Don Blasco, il nodo Santa Cecilia vede la luce: poi il "viadottino" e il completamento

Via Don Blasco, il nodo Santa Cecilia vede la luce: poi il “viadottino” e il completamento

Giuseppe Fontana

Via Don Blasco, il nodo Santa Cecilia vede la luce: poi il “viadottino” e il completamento

martedì 17 Giugno 2025 - 09:00

Mondello: "L'idea è di arrivare a completare entro fine anno". E sul milione e 300 mila euro per il prolungamento sud: "Così si riqualifica e rifunzionalizza"

MESSINA – Il nodo Santa Cecilia quasi risolto, poi la demolizione del viadottino e i lavori verso il completamento di via Don Blasco, che intanto si espanderà ulteriormente verso via Adolfo Celi grazie a un Dip (Documento di indirizzo alla progettazione) da un milione e 300 mila euro approvato nei giorni scorsi. Nei prossimi mesi la tanto agognata via Don Blasco, sempre più utilizzata dai messinesi per “sfuggire” al traffico delle via La Farina e Cesare Battisti, con tutte le perpendicolari e parallele, sarà finalmente completata.

E sarebbe un regalo importante per una città come Messina, che ha nel traffico caotico e nell’alto numero di mezzi privati in circolazione uno dei suoi elementi caratteristici. A confermare che potrebbe volerci davvero poco, imprevisti permettendo, è stato il vicesindaco Salvatore Mondello, che ha parlato con soddisfazione delle nuove risorse per ampliare il tracciato fino alla caserma del 24° Reggimento Artiglieria di via Taormina, ma anche del rallentamento dell’apertura del nodo Santa Cecilia e di cosa accadrà da qui a fine anno.

Mondello sul prolungamento: “Due elementi essenziali”

Andando con ordine, Mondello è soddisfatto del sì della Giunta, che ha approvato il Dip il 10 giugno scorso: “Era un mio pallino da tempo e devo ringraziare la Giunta e il sindaco che hanno assecondato questa nuova importante pianificazione che aggiungerà due elementi essenziali: la prima è la connessione tra via Adolfo Celi e la realizzanda via Don Blasco, allungando non poco il tracciato; la seconda riqualificando l’area che ha punti sensibili come il 24esimo. Così si riqualificherà da un lato e si rifunzionalizzerà dall’altro”. Far proseguire quella strada verso sud è un sogno? “In realtà è un sogno che si sta cercando di portare avanti perché si sta lavorando alla progettualità complessiva. Anche se lì le difficoltà sono un po’ di più, ma stiamo continuando a lavorare in sinergia con l’autorità di sistema”.

Il nodo Santa Cecilia: “Quasi pronti al dunque”

Dall’altra parte, resta ancora chiuso il sottopasso in via Santa Cecilia, un punto cruciale dell’intera via Don Blasco e il penultimo scoglio per il completamento dell’arteria. Da mesi si attende la riapertura che invece è slittata per diversi fattori. Mondello ha spiegato: “Quello è un nodo cruciale e abbastanza complesso per la presenza di parecchi sottoservizi, peraltro di grande interesse cittadino come le pompe di sollevamento o la media tensione. Proprio per la delicatezza della situazione e degli interventi si è arrivati a questi rallentamenti. Poi si è aggiunta la necessità delle pile del viadotto ferroviario. Già dopo il crollo del Ponte Morandi (a Genova, ndr) si è partiti con la verifica generale di tutti i viadotti. Lo stato attuale però ci porta a pensare che siamo quasi pronti al dunque”.

L’obiettivo è completare entro fine anno

E intanto, ha proseguito il vicesindaco, “abbiamo iniziato le attività preliminari che riguarderanno l’altro tratto, che porterà alla demolizione del viadottino. Ritengo che a stretto giro saremo fuori da questa situazione”. Ma niente date: “Le dinamiche di cantiere spesso sono programmabili ma le variabili sono così tante e tali, come in questo caso, che è difficile da prevedere”. Ciò nonostante passerà poco e per vedere (e usare) l’intera via Don Blasco potrebbero volerci soltanto pochi mesi: “L’idea è quella di arrivare entro fine anno e quel tratto del viadottino non ha grandi complessità se non quello della demolizione, che andrà fatta con la cautela del caso. La realizzazione, invece, trattandosi di elementi prefabbricati come per il torrente Zaera sarà un’attività abbastanza rutinaria e rapida. Contiamo di chiudere l’anno in bellezza con un tratto stradale di grande importanza e di grande respiro per la città”.

2 commenti

  1. Da parte dei politici, non sarebbe più corretto dare notizia dell’inizio di un progetto e del suo completamento , senza inondare gli organi stampa di comunicati inutili ?
    Gli amministratori di questa città credono sia un successo informare i cittadini sui continui rinvii e fallimenti delle loro previsioni ?

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  2. Sempre se non piove….ovviamente.

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