Realizzati a mano dalle sarte Rosa Randazzo e Santina Italiano. "Una preghiera per ogni punti che davo"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Continua il progetto di restyling della Vara. Dopo il restauro della parte strutturale del carro votivo e dei personaggi è toccato agli abiti di Maria e Gesù. Sono stati realizzati a mano dalle sarte messinesi Rosa Randazzo e Santina Italiano.

“Ogni punto che davo era una preghiera alla Madonna”
“Due mesi dopo aver avuto questo prestigioso incarico ho perso mio marito”, racconta commossa la signora Randazzo. “E’ stata una perdita improvvisa e in quel momento di dolore cucire l’abito di Maria mi ha dato conforto. Ogni punti che davo era una preghiera per la Madonna”.

La realizzazione dell’abito dai colori vivaci di Gesù è stata affidata alla sartoria di Santi Macchia, la stessa che ogni anno confeziona le divise dei portatori, grandi e piccoli, i fazzoletti e le trecce blu. “E’ stato realizzati da me e da mio marito”, racconta Santina Italiano.

“Ho smontato pezzo per pezzo in vecchio campione”
“L’anno scorso avevo promesso al Comitato Vara e al Comune che avrei confezionato il nuovo abito di Gesù. E’ stato fatto in canapone, un tessuto rigido e molto duraturo. Quando ho avuto il campione del vecchio abito era un po’ malandato, l’ho smontato tutto e l’ho rifatto pezzo per pezzo”, conclude la signora Italiano.
Il progetto di restyling della Vara
Dopo il restauro della parte strutturale e dei personaggi, iniziato anni fa, continua così il progetto di restyling della Vara con il rifacimento degli abiti degli elementi statuari che, oltre a quelli di Gesù e dell’Alma Maria, comprendono i 40 angioletti facenti parte dei cori angelici, per i quali è stato effettuato uno studio da parte di monsignor Roberto Romeo e del professore Giacomo Sorrenti, con il parere della Soprintendenza ai Beni culturali.
Vedi la galleria fotografica degli abiti





