Potrebbero essere state decisive le telecamere della videosorveglianza
MILAZZO – Potrebbero essere state decisive le telecamere della videosorveglianza nella zona. Per l’omicidio dell’ottantunenne Salvatore Italiano, a Milazzo, c’è un fermato. Secondo indiscrezioni un vicino di casa. Entro 48 ore il gip, giudice per le indagini preliminari, dovrà eventualmente convalidare il fermo.
Le indagini sono a cura della Squadra mobile di Messina e del commissariato di Milazzo, con il coordinamento del procuratore capo della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Verzera.
L’81enne è stato trovato morto in un sacco
Aveva la fedina penale immacolata Italiano, trovato morto in un sacco giovedì pomeriggio in via Capuana. L’uomo aveva una bottega in via Carrubaro ed era commerciante di vini. Ed è stato ucciso con due colpi di pistola alla testa e uno alla spalle, come stabilito dall’autopsia.
La polizia è da giorni al lavoro per cercare di ricostruire le ultime ore della vittima. A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine è stato un corriere che, transitando nella stradina di ponente, alle spalle di un noto ristorante, ha notato un sacco scuro sul ciglio della strada. Gli agenti intervenuti sul posto hanno fatto la macabra scoperta, avvisando la magistratura.
Il secondo omicidio a Milazzo
Si tratta di una seconda esecuzione avvenuta in poche settimane nel Milazzese. All’inizio di giugno è stato ucciso Angelo Pirri, il 42enne di origini barcellonesi trovato cadavere nelle campagne di Giammoro. In carcere il padre, Sebastiano Pirri, con l’accusa di aver partecipato all’uccisione del figlio. Gli inquirenti sono convinti che l’anziano, con diversi precedenti alle spalle, non abbia agito da solo e che forse stia coprendo qualcuno. “No all’omertà“, avevano detto gli altri familiari di Angelo Pirri, qualche giorno dopo il delitto.
