Acceso botta e risposta In Consiglio tra Antonella Russo e Cosimo Oteri, dopo la richiesta di quest'ultimo di modificare il documento: cos'è successo
MESSINA – La seduta odierna del Consiglio comunale non è stata semplice. Dopo l’approvazione di diversi debiti fuori bilancio e della mozione presentata da Fratelli d’Italia sulla proroga dei poteri speciali al commissario per il Risanamento, si è passati a un’altra mozione.
La mozione del Pd
Si tratta di quella presentata dal Pd e illustrata da Alessandro Russo “a sostegno di iniziative volte a esigere il rispetto immediato del ‘cessate il fuoco’, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora in mano di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza, la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della striscia di Gaza”.
Russo ha ricordato anche i fatti che hanno visto protagonista Antonio Mazzeo, oggi ospite del sindaco dopo il rientro in Italia in seguito al sequestro dell’imbarcazione Handala da parte delle forze israeliane, su cui viaggiava verso la Striscia di Gaza. Poi un lungo appello allo stop “all’azione genocidiaria di Israele. Non possiamo chiudere gli occhi davanti a bambini che muoiono. Dobbiamo alzare forte la nostra voce. La guerra non è mai la soluzione”.
Oteri chiede al Pd di modificare la mozione
Tutto lineare, almeno fin qui. A rispondere a Russo è stato Cosimo Oteri, capogruppo di Prima l’Italia, che ha dichiarato: “Il collega Russo ha fatto una bella premessa, ma l’impegno lo è meno. Il collega parla di due Stati e due Popoli, ma mi sembra che sia unilaterale e vada verso un popolo. Lui ha detto che Hamas non rappresenta la Palestina ma non è così”. Poi una richiesta di sospensione di 5 minuti e al rientro un breve intervento del sindaco Basile, che ha sottolineato come “sul tema della pace a prescindere dobbiamo impegnarci tutti. Lo abbiamo detto pure per l’Ucraina e lì c’è ancora una guerra, non dobbiamo dimenticarlo. Il tema è e deve essere condiviso non per un sentimento politico ma di umanità. Tutta la comunità italiana deve ripudiare la guerra”.
Oteri ha allora ripreso la parola, spiegando di trovarsi “sulla stessa linea del sindaco” riguardo la pace. E ancora: “Ribadiamo che siamo per la pace e anche contro il riarmo dell’Europa. Ma dobbiamo chiedere al Pd di ritirare la mozione e modificarla in alcuni punti. Non parlo a titolo personale ma per il centrodestra: non siamo d’accordo sul primo punto in cui viene citata la guerra dei 6 giorni, con i confini del 1967. Quel conflitto è scoppiato a causa di una guerriglia non iniziata da Israele, anche se ha portato Israele a triplicare la propria espansione territoriale. Non siamo d’accordo sul secondo punto perché parla solo di Palestina senza rispettare la sovranità di Israele. Non siamo d’accordo sul quarto punto, cioè a sospendere l’autorizzazione della vendita delle armi a Israele. Noi siamo per la pace in tutti i territori e in tutti gli Stati. Il quinto punto va bene ma fino a un certo punto, perché non so se possiamo sostituirci al governo italiano e all’Unione europea. Noi siamo per vietare l’occupazione illegale ovunque, non solo qui”. Infine il capogruppo di Prima l’Italia ha concluso: “Se il Pd vuole modificare la mozione saremo favorevoli, altrimenti il nostro gruppo lascerà l’aula”.
Cade il numero legale, Antonella Russo all’attacco
A rispondere è stata Antonella Russo. Ma proprio durante il suo intervento, in cui stava spiegando perché il Pd non avrebbe modificato la mozione (parlando di “distanze siderali” tra le due parti, i dem e la Lega), Cosimo Oteri ha lasciato l’aula. Russo l’ha attaccato e ha sottolineato anche che prima della mozione illustrata da Alessandro Russo a lasciare l’aula sono stati anche i tre consiglieri di Fratelli d’Italia (solo Gioveni lo aveva annunciato in precedenza, anticipando che sarebbe andato via per motivi personali). La consigliera ha poi chiosato: “Questa mozione è per la pace, quello è un genocidio e sta succedendo con il silenzio di tantissime istituzioni. Noi dobbiamo fare la nostra parte”. Ma non è finita perché poco dopo, con l’uscita dall’aula di altri consiglieri in quota Lega, si è arrivati alla caduta del numero legale prima del voto alla mozione.
Mozione approvata con 15 sì
A “salvare” la situazione l’arrivo della consigliera Antonella Feminò (Sud chiama Nord), grazie a cui è stato possibile mantenere il numero legale e ringraziata da Antonella Russo che ha poi sottolineato ancora una volta come le dinamiche odierne siano state “molto gravi”. Dal centrodestra, poco prima Concetta Buonocuore ha parlato dell’astensione di Forza Italia (“noi siamo per la pace ma anche per il riconoscimento di tutti i popoli”) mentre Giandomenico La Fauci di Ora Sicilia ha sottolineato come nonostante la posizione opposta al Pd, politicamente parlando, spiegando poi che il suo gruppo avrebbe votato a favore della mozione. Favorevoli anche Basile sindaco, Con De Luca per Basile e Sud chiama Nord: su 17 presenti, 2 gli astenuti e 15 i sì.
Hyerace sul sì: “Una bella pagina per Messina”
Archiviata la seduta, il Pd ha diramato una nota per raccontare l’accaduto. Il segretario provinciale Armando Hyerace ha parlato del sì alla mozione: “È una bella pagina per la nostra città e voglio ringraziare tutte le forze politiche che, al di là delle appartenenze, hanno scelto di sostenere un atto di grande valore civile e umano, dimostrando che Messina, ancora una volta, sa alzare la voce per la pace, per il rispetto dei diritti umani e per il cessate il fuoco immediato Questa decisione rafforza un percorso che nel nostro territorio è già in atto: diversi comuni della provincia – tra cui Savoca, Nizza di Sicilia, Santa Teresa di Riva, Francavilla di Sicilia, Gioiosa Marea – hanno approvato analoghe mozioni, testimoniando una diffusa coscienza civile e l’impegno a tenere viva l’attenzione sulla tragedia che sta colpendo la popolazione di Gaza. Messina oggi dà un segnale importante, mostrando come anche le istituzioni locali possano farsi promotrici di pace e giustizia. È un passo che ci rende orgogliosi e che deve spingerci a continuare su questa strada, unendo la nostra voce a quella di tante altre città italiane che chiedono un futuro diverso per il Medio Oriente”.
I consiglieri del Pd sul caso del numero legale
Sulle polemiche e sul caso del numero legale, invece, sono intervenuti i consiglieri Alessandro e Antonella Russo e il capogruppo Felice Calabrò: “Ringraziamo il sindaco Basile per la sua presenza in aula e per avere appoggiato, assieme ai gruppi di maggioranza e ai gruppi di centrodestra di Ora Sicilia che ha votato favorevolmente e di Forza Italia che, pur astenendosi, ha tuttavia mantenuto il numero legale per consentire lo svolgimento della votazione, la mozione da noi proposta. Al contempo, registriamo il comportamento d’aula a dir poco inaccettabile tenuto dai gruppi di Fratelli d’Italia e della Lega, i primi per avere silenziosamente abbandonato l’aula, al netto del capogruppo che aveva giustificato la sua personale assenza, gli altri per avere deliberatamente deciso di non prendere posizione sulla mozione se non previa proposta di modifica che l’avrebbe di fatto completamente snaturata, comportamento che ha creato disappunto anche fra i banchi della maggioranza”.
“Una brutta pagina per il Consiglio comunale
E ancora: “Pur ringraziando la collega Antonella Feminò, componente di maggioranza che è sopraggiunta in aula affinché non cadesse vergognosamente il numero legale, ci dispiace fortemente che proprio
su una tematica così importante e seria, il Consiglio comunale abbia perso l’occasione di votare all’unanimità e non con il numero minimo di partecipanti, vale a dire solo diciassette consiglieri mentre poco minuti prima di consiglieri in aula ve n’erano ben ventotto, una mozione che va oltre le appartenenze partitiche. A tal proposito, è giusto che la città sappia che pochi minuti prima di questa votazione il partito democratico ha votato la mozione sulla proroga dei poteri commissariali di risanamento, utili per arrivare al traguardo del definitivo sbaraccamento della città, proposta dal gruppo di Fratelli d’Italia. Gruppo che, pur rappresentando il partito di maggioranza a livello nazionale e regionale, insieme alla Lega, si è sottratto alla responsabilità di esprimere la propria posizione politica su un tema che riguarda la vita di milioni di persone sofferenti. Oggi si è scritta una brutta pagina della storia del Consiglio comunale”.

i politici della lega sono inqualificabili
Ma con un consiglio così, Messina come può andare avanti.
Non appena la mozione per il cessate il fuoco è passata a Gaza e scoppiata la
pace, Israele si è ritirato dalla striscia. Io non so se è il sole di agosto a fare sti effetti sul PD o è il non aver argomenti per cercare di far il bene della città e trovano sti argomenti per passare il tempo.
È vero non è scoppiata la pace ma almeno si sa da che parte si sta.
C’è chi sta con Israele e di commentatori ce ne sono tanti ma nessuno di loro si cura dei bambini che muoiono di fame.
Spero che tutti i prigionieri israeliani vengano liberati, subito, ma ciò non significa ammazzare i bambini e togliere loro un tozzo di pane.
Lasciate stare i bambini!
Che vergogna, e che sensibilità!
Non solo i politici della lega sono inqualificabili, guarda quelli di Fdl.
Ma è così
Ma la Lega è granitica, mica come sti partitini…..lei è tutta d’un pezzo, compatta e solida.
Certo fosse altrettanto solerte nel pagare il debito di 49 milioni di euro con il fisco gli saremmo tutti più grati, perché tecnicamente quei soldi sarebbero di noi contribuenti, ma è sui principi che loro sono forti ecco perché si sono compattati.
Bravi, per pagare c’è sempre tempo, i valori sono i valori.
Ma lo avete ancora duro come ai tempi bossiani o Salvini vi ha narcotizzato tutti quanti?
Non importa se sia stato il sole o sia stata la luna. Conta solo che la mozione sia stata approvata.
Ma che vergogna!!!!
La mozione? Un atto di civiltà.
Tanto poi tra compari e comparelli verranno rieletti.
I messinesi hanno memoria breve.