Tindari Festival 2025: Il mito, la parola, la musica VIDEO

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Redazionale. Un successo l'edizione dal 4 luglio al 30 agosto. Si lavora agli eventi per il 2026

Redazionale – Tindari Festival 2025 NOMINA SUNT CONSEQUENTIA RERUM si è svolto dal 4 luglio al 30 agosto 2025, 69^ edizione. Un evento della Città di Patti, Assessorato alla Cultura con la direzione artistica di Mario Incudine.

La stagione ha raccolto uno straordinario successo di pubblico e già si lavora all’edizione 2026.

Tra i luoghi più suggestivi del Mediterraneo, il Tindari Festival 2025 ha intrecciato mito e contemporaneità, classici immortali e nuove scritture, musica e danza, portando il pubblico in un viaggio unico tra le rovine antiche e i paesaggi mozzafiato della Sicilia.

Il cartellone ha offerto un percorso di visioni in cui le grandi domande dell’uomo – l’amore, la memoria, la libertà, la fede – si sono fatte teatro, parola e rito.

Il mito che ritorna. Il passato sempre presente.

Da Archimede – La solitudine di un genio (4 luglio), primo spettacolo della rassegna, dedicato alla fragilità e alla grandezza del pensiero, passando per Polifemo Innamorato – suite di parola, danza e canto ispirata a Teocrito e Ovidio – fino alla potenza tragica dell’Oreste di Euripide, messo in scena con sguardo moderno e corrosivo, il mito greco è stato il grande protagonista ricordandoci che i sentimenti non hanno tempo e li hanno tutti.

In Penelope vs Ulisse, l’Odissea è diventata confronto serrato tra memoria e futuro, con una Penelope non più figura passiva ma donna che sceglie, interrogandosi sul ritorno dell’eroe e sul senso stesso della fedeltà.

L’Ecuba di Euripide, messa in scena con i detenuti-attori, a fianco di un cast di altissimo livello come quello del Teatro Pubblico Ligure, ha conquistato Tindari con il pieno di pubblico ed emozioni al Teatro Antico.

Elena di Euripide, tra illusione e identità. Anfitrione di Plauto con Emilio Solfrizzi, capolavoro comico mitologico che ha conquistato il pubblico. E poi ancora, L’Uomo Migliore – il sogno di Achille e Patroclo, spettacolo intenso e poetico che ha riportato in scena il mito dell’eroe e dell’amicizia assoluta.

Il tramonto a Tindari

Un momento unico ha acceso l’8 luglio alle 19.00 il Teatro Antico: Roy Paci e le bande dei Comuni hanno dato vita a un evento straordinario che ha riunito musicisti di ogni età.

Roy Paci ha voluto sottolineare: «Ogni volta che ne ho l’occasione, il mio omaggio alle bande è totale, profondo, vero. Vero come tutti gli amici bandisti della mia terra, quegli “Amici veri” che ha messo in musica il Maestro Cammarano e con i quali abbiamo cantato insieme nella meravigliosa cornice del Teatro Antico di Tindari. La mia Banda Mistica fatta da 100 bandisti dagli 8 ai 98 anni».

Alba di emozioni

Il 13 luglio alle 6 del mattino, ha visto il sole sorgere a picco sul mare di Gioiosa Guardia, con lo spettacolo di Cosimo Coltraro ed Emanuele Puglia. Un momento sospeso, dove le prime luci del giorno hanno dialogato con un tempo millenario e con le parole della tradizione teatrale.

I classici italiani rivisitati

Non solo mito antico: il festival ha reso omaggio anche al grande romanzo italiano. Con I Promessi Sposi, Giuseppe Pambieri – nei panni di Alessandro Manzoni – ha dato voce a un capolavoro che diventa narrazione scenica, tra il lirismo del paesaggio lombardo e la profondità spirituale dei personaggi.

Tindari Off: il respiro del futuro

Accanto ai grandi appuntamenti del Teatro Antico, il Teatro di Paglia e l’Ex Convento San Francesco hanno ospitato la rassegna Tindari Off, laboratorio di nuove scritture, debutti e sperimentazioni. Un cartellone che ha intrecciato voci e stili differenti: dalla prima nazionale di Stretto di Giovanni Arezzo con Stefano Panzeri e Giorgia Faraone (14 luglio), a Gaia Aprea con La guerra svelata di Cassandra/Aletheia (31 luglio). Ancora, Polifemo Innamorato di Giovanni Calcagno (11 agosto), il debutto nazionale di Ulisse vs Penelope con David Coco e Viola Graziosi (17 agosto), e L’uomo migliore – il sogno di Achille e Patroclo con Andrea Nicolini e Davide Lorino (20 agosto).

Non sono mancati lavori intensi e originali come Un’altra Iliade di Salvatore Arena e Massimo Barilla (22 luglio) e Speed in Mustazzo di Simone Corso (29 luglio).

Tindari Off si è così confermato come spazio fertile e necessario, dove tradizione e contemporaneità dialogano senza confini.

Tindari Itinerante: la Sicilia in cammino

Il festival ha aperto le sue ali oltre il Teatro Antico, portando spettacoli e musica nei borghi che ne hanno sostenuto il cammino. È nato così Tindari Itinerante, un percorso tra conventi, piazze e castelli che ha fatto incontrare il mito con le radici più autentiche della Sicilia. Dall’intensità di Deborah Iurato a San Piero Patti (6 luglio) all’emozione dell’alba con Cosimo Coltraro ed Emanuele Puglia a Gioiosa Guardia (13 luglio), dalle note di Alessandra Salerno e Paride Benassai con Lingua Madre a Sant’Angelo di Brolo (24 luglio) fino all’omaggio struggente di Lucia Sardo a Rosa Balistreri in Mille rose (27 luglio, Piraino – prima nazionale).

La musica di Lidia Schillaci ha risuonato a Oliveri (1 agosto), mentre Kaballà e Antonio Vasta hanno guidato il pubblico in un viaggio nella memoria siciliana a Floresta (3 agosto). A Raccuja, il 16 agosto, un collettivo di artisti ha dato vita a una straordinaria serata dedicata al tarantismo, con la partecipazione speciale di Mario Incudine – in cui il suono ha avuto un ruolo centrale, sia come linguaggio scenico sia come ricerca antropologica. Sergio Bonanzinga ha condotto il pubblico dentro il tarantismo siciliano, con canti, strumenti e narrazioni che hanno fatto emergere un patrimonio spesso dimenticato. “La musica non era solo intrattenimento – hanno ricordato – ma parte di un rito terapeutico e comunitario”.

Gran finale a Librizzi (27 agosto) con Peppe Servillo e la sua Napulitana, che ha intrecciato la cultura partenopea con il cuore della Sicilia.

Tindari Itinerante ha così confermato la vocazione del festival: unire comunità, luoghi e linguaggi, nel segno di un’arte che respira insieme al territorio.

La danza come corpo del mito

La danza ha portato momenti di intensa suggestione al festival, con la compagnia Zappalà e i giovani talenti di Scenario Pubblico. Le marionette corporee di Bianca Bonaconza, animate dagli attori e fuse ai gesti dei danzatori, hanno dato vita a una fisicità visionaria capace di rievocare i miti mediterranei in una forma nuova e sorprendente.

La Notte per la Cultura e la Notte Bianca

Tra gli appuntamenti più attesi, LA NOTTE PER LA CULTURA il 4 agosto ha acceso il centro storico di Patti con incontri, letture e performance. Un grande rito collettivo che ha coinvolto spettatori, artisti e studiosi in un dialogo vivo sul ruolo del dell’arte e della cultura nella società di oggi. Una città che per una notte è diventata laboratorio diffuso di arte, musica e teatro. Dalle strade alle piazze, fino agli scorci più suggestivi, Patti si è riempita di vita e creatività in un abbraccio collettivo gratuito e condiviso.

La NOTTE BIANCA del 8 agosto ha trasformato lo splendido borgo di Tindari in un palcoscenico a cielo aperto, con appuntamenti di ogni genere. Tra gli appuntamenti più sentiti ricordiamo “Tindari Legge – Omaggio ad Andrea Camilleri” che ha coinvolto lettori volontari – da donne e uomini di cultura ai cittadini – nella lettura del racconto “La gita a Tindari” del grande scrittore siciliano.

La serata di gala: Premio Tyndaris

Il festival ha celebrato le sue eccellenze anche con la serata di gala dedicata al Premio Tyndaris, un riconoscimento che ha reso omaggio a personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’impegno civile. Una serata elegante e partecipata, che ha trasformato il palcoscenico in tributo alla passione e al talento.

Il premio è stato assegnato a Peter Stein, uno dei più grandi registi teatrali d’Europa; le attrici di fama nazionale ed internazionale Maddalena Crippa, Francesca Inaudi e Lucia Sardo; Monsignor Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI; il Dottor Ruggero De Maria, riferimento a livello internazionale nella lotta contro il cancro; Roberto Cacciapaglia, compositore e pianista; Paolo Licata, giovane regista siciliano del fortunato film sulla vita di Rosa Balistreri “L’amore che ho”; Gaetana Iacono, imprenditrice e viticoltrice; Giuseppe Fata, designer noto a livello mondiale; Antonio Presti, mecenate e fondatore della Fiumara d’Arte, il più grande parco di sculture d’arte contemporanea a cielo aperto d’Europa, e la neonata compagnia teatrale “Le Signore di Patti”, che nelle ultime quattro edizioni del Tindari festival ha contribuito a valorizzare il territorio con gli spettacoli realizzati nell’ambito del progetto con i detenuti della casa circondariale di Messina.

Il concerto di Vinicio Capossela

A suggellare la magia di Tindari è arrivato Vinicio Capossela, con un concerto pensato come un vero viaggio poetico tra mito, memoria e mare. Le sue canzoni, sospese tra visioni e radici mediterranee, hanno avvolto il Teatro Antico in un’atmosfera incantata, regalando al pubblico una serata memorabile.

Una notte iniziata con una pioggia battente, che ha spostato l’inizio del concerto di quasi un’ora ma poi conclusasi con il calore di uno spettacolo incredibilmente bello, intenso, musicalmente unico. Un ricordo indelebile del Tindari Festival 2025.

In conclusione

Tindari Festival 2025
Un’esperienza tra arte e paesaggio

Ogni spettacolo ha trovato eco nello spazio: le pietre del Teatro Antico di Tindari, il Teatro di Paglia immerso nella natura, l’abbraccio del Mare, i borghi pieni di storia. Luoghi che hanno reso ogni evento non solo rappresentazione, ma esperienza immersiva, un ponte tra passato e presente.

Il Tindari Festival 2025 ha dimostrato ancora una volta che il teatro, quando incontra i luoghi e i miti che hanno fondato la nostra cultura, non è solo arte ma rito collettivo. Un’estate in cui il Mediterraneo ha parlato di sé, e di noi, con le parole di ieri e le domande di oggi.

E’ solo un arrivederci.

Il Tindari Festival 2026 è già in cammino.

Nuove storie, nuove voci e nuove emozioni ci attendono e noi gli andiamo incontro, insieme a voi.

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