Due richieste. La prima alla Corte di cassazione, perché anticipi la data dell’udienza, fissata al 23 aprile, per la trattazione dell’inammissibilità della richiesta di spostare il processo ad un’altra sede. La seconda al Tribunale di Catania, perché trasmetta i decreti autorizzativi delle intercettazioni delle telefonate tra il giudice Marcello Mondello e l’imprenditore Antonino Sfameni. Poi il rinvio dell’udienza al prossimo 12 febbraio quando, forse, il pg Marcello Minasi comincerà la requisitoria.
E’ la sostanza dell’ordinanza che oggi intorno alle 14,30 ha chiuso la nuova udienza del processo d’appello per la morte di Graziella Campagna, la ragazzina di Villafranca uccisa il 12 dicembre del 1985. Alla sbarra con una condanna all’ergastolo sulle spalle, il boss palermitano Gerlando alberti jr ed il braccio destro, Giovanni Sutera.
L’udienza di oggi è stata caratterizzata dall’ennesimo confronto tra accusa, difesa e parti civili su questioni tecniche, a cominciare appunto dall’ assenza nel fascicolo dei decreti autorizzativi della telefonata del giudice Mondello, acquisita nel processo in corso. L’altro intoppo riguarda l’udienza in Cassazione, che dovrà decidere sulla questione di legittimo sospetto avanzato dai difensori degli imputati. La VII sezione della Suprema corte, ha fissato l’udienza al 23 aprile. Nel frattempo, il pg Marcello Minasi, avrebbe potuto comunque formulare la propria requisitoria. Ma la Corte d’appello (presidente Armando Leanza), ascoltate le parti, ha rinviato al prossimo 12 febbraio. Ha anche chiesto, però, che la Cassazione anticipi la trattazione del ricorso.
