Il sindaco facente funzioni nicchia sulla delega a Califano, fino a marzo col centrodestra. E fa capire di non voler seguire Renzi nella sua inversione a U
REGGIO CALABRIA – Ma quanto è definito il perimetro delle coalizioni di centrosinistra e di centrodestra? Vuoi vedere che il versante istituzionale a Reggio Calabria ha “superato” chi nel Partito democratico, dal segretario regionale Nicola Irto al segretario cittadino Valeria Bonforte – in particolare, nella recentissima Assemblea cittadina del partito – ha auspicato l’allargamento dei confini dello schieramento che guida Comune e MetroCity?
A Palazzo Alvaro, il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace accoglie il vicesindaco di Gerace Rudi Lizzi, istantaneamente passato da metroconsigliere d’opposizione per Fratelli d’Italia a parte attiva della maggioranza di centrosinistra e consigliere delegato a Istruzione e Minoranze linguistiche.
Ma a Palazzo San Giorgio l’omologo Paolo Brunetti non è da meno, dando spazio (con una delega ai Beni confiscati) a Gianluca Califano fino alle “idi di Marzo” esponente di Coraggio Italia e adesso a sua volta con Matteo Renzi. Califano, peraltro, è subentrato “a termine” in Consiglio comunale solo nel dicembre dello scorso anno, in ragione della sospensione di Saverio Anghelone ai sensi della “legge Severino” dopo la condanna in primo grado di giudizio nel “processo Miramare”.
Tempostretto ha intervistato il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti sulla “partita”-deleghe, ma anche sul futuro politico di Italia Viva (partito che oltre al primo cittadino esprime Peppe Giordano, Giovanni Latella e Deborah Novarro), apparentemente sempre più incline a un gemellaggio politico col centrodestra, e suo personale…
