Si divide in due tronconi l'operazione anti droga Los Angeles. Ecco chi sarà processato
MESSINA – C’è una condanna, patteggiata, e una data di avvio del processo, all’inchiesta sul giro di droga a Sant’Angelo di Brolo scoperto dalla Gdf. Il processo si aprirà il prossimo 7 marzo davanti al Tribunale di Patti, mentre la pena è quella stabilita per Salvatore Ridinò. Il 40enne di Gioiosa Marea ha patteggiato la pena a 2 anni e 4 mila euro di multa. Anche lui però torna in aula a marzo prossimo, per difendersi davanti ai giudici dalle altre accuse contestate.
L’udienza preliminare
E’ questo il bilancio dell’udienza preliminare celebrata stamani dal giudice Eugenio Fiorentino, che ha chiuso il vaglio delle accuse per tutti gli indagati coinvolti nell’indagine sullo spaccio nei centri della Costa Saracena e i rifornimenti di droga in Calabria. Il giudice ha definito lo stralcio di un’altra posizione, quella di Sebastiano Pelle, il 52enne di San Luca che comparirà davanti al giudice a fine mese, ma a Reggio Calabria. Gli atti per lui sono stati inviati al giudice calabrese per competenza territoriale. Torneranno davanti al Gup di Messina il 5 marzo prossimo, infine, Emanuele Franzone e Michele Siragusano, che hanno optato per il rito abbreviato e sono attesi nuovamente in aula per la sola sentenza.
Anche Dario Di Perna, di Raccuja, e Piera Mondello (Sant’Angelo di Brolo) avevano chiesto di definire la loro posizione in abbreviato, condizionando la scelta del rito alla possibilità di effettuare una perizia sulle intercettazioni telefoniche effettuate dai finanzieri durante le indagini. Ma il giudice ha rigettato la richiesta e anche per loro, quindi, il processo comincerà a marzo prossimo davanti al Tribunale di Patti.
Tutti i nomi di chi sarà processato
Insieme a Di Perna e alla Mondello saranno seduti sul banco degli imputati: Francesco Cotugno (30 anni, di Raccuja), Emanuele Bruno (25 di Serra San Bruno), Alessandro Faranda ( 25 di Sinagra), Mirko Maniaci (29 di Sant’Angelo di Brolo), Salvatore Ratto (38 di Sinagra), Antonino Tuccio (34 di Raccuja). Sono accusati a vario titolo di aver curato i rifornimenti di droga in Calabria ed aver poi smerciato sostanze stupefacenti nell’area tra Brolo, Gioiosa Marea e l’entroterra. Alcuni sono accusati soltanto di singoli episodi di spaccio, altri di aver gestito la “rete” dei pusher.
Saranno difesi dagli avvocati Antonio Spiccia, Carmelo Occhiuto, Marilena Bonfiglio, Giuseppe Condipodero, Tindaro Celi, Giuseppe Lo Presti, Sandro Pruiti, Giuseppe Tortora, Alessandra Ioppolo, Giuseppe Germanà Bozza, Giuseppina Chiesi, Francesco Pellegrino e Alberto Schepis.
Qualcuno ha parlato
La retata dell’operazione Los Angeles è scattata il 6 ottobre scorso. Presunti corrieri, fornitori e pusher della droga sono stati incastrati dai pedinamenti e le tante conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate dalle Fiamme Gialle, coordinate dai sostituti Giulia Falchi e Rossana Casabona e dall’aggiunto Vito Di Giorgio. Agli atti anche le dichiarazioni di alcune delle persone coinvolte, dalla ex di uno dei principali protagonisti del giro di droga al fornitore catanese, che ha recentemente aperto alla collaborazione con la giustizia.
