Squadre a pari punti al penultimo posto, solo un punto in più del fanalino Catanzaro e a due dalla zona salvezza diretta. Alla disperata ricerca della vittoria ma nel primo tempo il Messina fa troppo poco. Nella ripresa, al 53', il vantaggio su autorete di Usai, poi a 6 minuti dal termine il raddoppio che chiude la partita
IL SECONDO TEMPO:
La ripresa si apre sullo stesso livello scadente della prima frazione, senza azioni di sorta. Ma al 53' il Messina passa inaspettatamente in vantaggio: Foresta apre sulla destra per Milinkovic che crossa basso in area dove Usai manda in modo goffo nella propria porta. Al 63' ancora Milinkovic protagonista, sempre nel bene e nel male: è bravo a partire da centrocampo e arrivare al limite dell'area ma poi tarda a servire Pozzebon, che era tutto solo, e l'attaccante romano viene contrastato. Il Messina è pericoloso sempre sull'asse Foresta – Milinkovic: il cross del franco-serbo viene respinto provvidenzialmente da Russo, che anticipa Pozzebon. Entra Bruno al posto di Madonia e Lucarelli passa al 5-3-2, che diventa un 3-5-2 in fase offensiva. La Vibonese si fa vedere al 74' con Saraniti che serve Cogliati, la conclusione è parata da Berardi senza troppe difficoltà. Poi esce Foresta, tra gli applausi, per Mancini. Il Messina non soffre e anzi all'84' chiude la partita: cross del solito Milinkovic e girata a rete di Maccarrone. La Vibonese ha un sussulto all'88: Musacci perde palla al limite dell'area e Surace va al tiro deviato in angolo da Berardi; il successivo colpo di testa finisce alto di molto sopra la traversa. Fuori anche il colpo di testa di Leonetti in pieno recupero. Al 92' la ciliegina sulla torta, con lo splendido assist di Milinkovic per Pozzebon e la conclusione vincente dell'attaccante romano, che si sblocca e torna al gol, l'ottavo della sua stagione.
IL PRIMO TEMPO:
Vibonese pericolosa già al 2', col tiro in area di Saraniti su cross di Favasuli, para Berardi. Il Messina replica al 9': cross di Milinkovic dall'interno dell'area, Rea arriva scoordinato e tocca alto. Al 17' la seconda azione della Vibonese è la fotocopia della prima, con la girata di Saraniti di nuovo parata da Berardi. Al 28' Milinkovic porta a spasso l'intera difesa calabrese, poi va al tiro da fuori area ma la palla finisce fuori. Sono i calabresi a rendersi più pericolosi. Al 31' Maccarrone è costretto a fermare col fallo Cogliati che era partito in contropiede, giallo inevitabile. La successiva punizione di Saraniti è altissima. Al 37' tiro cross rasoterra dalla destra di Yabre, Berardi deve distendersi sulla linea di porta per parare. Sul finale di frazione il Messina sale ma senza creare grattacapi a Russo. Il duplice fischio arriva dopo tre minuti di recupero.
MESSINA – VIBONESE 3-0
MESSINA: Berardi, Palumbo (34' Ionut), Rea, Maccarrone, De Vito, Foresta (75' Mancini), Musacci, Nardini, Milinkovic, Pozzebon, Madonia (69' Bruno). All. Lucarelli
VIBONESE: Russo, Usai (66' Leonetti), Manzo (14' Lettieri), Sicignano, Paparusso, Legras, Giuffrida, Yabre, Favasuli, Cogliati (85' Surace), Saraniti. All. Costantino
ARBITRO: Ivan Robilotta di Sala Consilina. ASSISTENTI: Pierluigi Della Vecchia di Avellino e Lorenzo Abagnara di Nocera Inferiore
AMMONITI: 14' Rea, 18' Saraniti, 30' Maccarrone, 45' Foresta, 87' Milinkovic
RETI: 53' aut. di Usai, 84' Maccarrone, 92' Pozzebon
IL PREPARTITA:
Un solo punto sopra l’ultimo posto, a due punti dalla salvezza diretta e addirittura a nove punti dal decimo posto, ultimo valido per la zona play off. Messina e Vibonese condividono il penultimo posto con Reggina e Messina. Per i peloritani, dopo tre sconfitte consecutive, non ci sono alternative alla vittoria, altrimenti si farà dura. E’ vero che c’è ancora tutto un girone di ritorno ma è altrettanto vero che il Messina non vince da ben otto giornate e che la situazione si rende difficile sempre di più. Una vittoria contro la Vibonese, invece, servirebbe a dare finalmente un po’ di respiro e ad affrontare il prosieguo col morale più alto. I calabresi hanno raccolto lo stesso misero bottino dei peloritani: tre vittorie, sei pareggi e nove sconfitte. In più hanno anche il peggior attacco del campionato, con appena nove reti realizzate, cinque delle quali da Saraniti. Lucarelli deve ancora fare a meno di Grifoni e Capua ma recupera gli altri effettivi e può schierare la formazione tipo.
