Quando piove dal costone che sovrasta il paese viene giù una cascata di fango e detriti
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Strade come fiumi e case che si allagano. Ogni volta che piove a Ponte Schiavo torna la paura. I residenti del villaggio della zona sud di Messina hanno vissuto degli eventi alluvionali nel 1996, poi nel 2007 e in quel tragico 2009. Anni che gli abitanti ricordano bene per i momenti di panico vissuti e per i danni che hanno avuto alle case, ai garage e alle cantine.

Montagna franata e cascata di fango
L’ultimo evento del 2 febbraio ha fatto riaffiorare quella paura. Soprattutto perché di recente una parte della montagna che sovrasta il paese è franata e da quel costone ogni volta che piove viene giù una cascata di fango e detriti. La furia dell’acqua trascina a valle di tutto. Non solo terra e pietre, ma anche la spazzatura che qualche incivile getta giù dalla statale che porta a Pezzolo. Sulla nazionale di Ponte Schiavo, infatti, dopo le ultime piogge sono stati trovati fra i cumuli di fango anche dei copertoni.

“La mia casa in mezzo a due fiumi”
Il fiume di fango arrivava da un lato e dall’altro del paese e alcune case si sono ritrovate nel mezzo. A raccontare cosa hanno vissuto sono i residenti Antonina Silipigni, Lucia Cristina Lania e Filippo Giliotta. Con loro abbiamo fatto un giro per le vie di un paese ancora infangato e impaurito.








Che devo commentare? Ogni volta la stessa storia,si aspettano le tragedie prima di intervenire anzichè prevenire. Del resto che vuoi importi a coloro che sono di competenza, mica succede alle loro di case o ai loro. Meglio non continuo con i commenti….
Io vorrei solo farvi notare che a Santa Teresa sono stati stanziato 500k euro ed i lavori viaggiano con velocità giapponese.
Ed io penso male….sempre.
Le dighe siciliane non raccolgono l’acqua che viene persa e gettata in mare.
Ed io penso male….ancora
Se crolla un ponte o per la frana in autostrada si perdono anni.
Ed io penso male…sempre e comunque.
Io penso che senza amici e agganci non si muove foglia, mentre il padre nobile finge di non vedere le criticità di questa regione, ma vede quelle di Scurria.
Ed io penso male….. abitudine.