La festa dei senza lavoro nell'era della spesa su Marte

La festa dei senza lavoro nell’era della spesa su Marte

Rosaria Brancato

La festa dei senza lavoro nell’era della spesa su Marte

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venerdì 02 Maggio 2014 - 04:25

Ai tempi della crisi, della disoccupazione, dei giovani senza speranze e dei 50licenziati senza più opportunità, degli imprenditori sul lastrico e delle aziende chiuse che senso ha parlare ancora di "festa del lavoro"? E per giunta usare proprio il termine "festa" in un giorno che non ha allegria nè colori? In tempi in cui la differenza tra la casta e il resto del Paese la distanza si fa abissale fa persino tenerezza vedere Pina Picierno esibire la lista di una spesa che sembra fatta su Marte.

Festeggiare il 1 maggio ormai è come festeggiare San Valentino dopo che il tuo amato bene ti ha lasciato a pochi metri dall’altare. A parte l’occasione per la gita fuori porta, l’abbuffata di rito e la fila chilometrica con 3 ore d’attesa dopo la galleria del Telegrafo non resta niente della festa originaria per il lavoro. Quanto accaduto a Messina, e cioè il fatto che l’entusiasmo di un gruppo di giovani che aveva organizzato il concerto a Piazza Duomo in analogia a quello storico di Roma, sia stato smorzato dalle poche migliaia di euro necessarie per pagare la Siae costringendoli a dirottare verso la meno “spettacolare” Officina, è simbolico di una situazione drammatica. Ai giovani messinesi non è stato possibile neanche realizzare questo piccolo sogno, questa piccola speranza, questa possibilità di accendere una fiammella, un sorriso. Che senso ha celebrare la festa del lavoro nell’era della disoccupazione, della precarietà, della disperazione? Che senso ha oggi, quando la disoccupazione giovanile sfiora in Italia il 43%, i 50enni licenziati o gli imprenditori sul lastrico si tolgono la vita, le aziende e le fabbriche chiudono, i giovani che vogliono scommettere su sé stessi vengono crocifissi dalla burocrazia e dalla banche, i precari protestano inutilmente in ogni piazza, e il lavoro vero si sposta verso terre sempre più lontane dalla nostra?

I più giovani neanche sanno perché nel mondo si celebra dalla fine dell’800 la festa del lavoro. Non sanno che a Chicago, nei primi giorni di maggio del 1886, la rivolta di Haymarket, con gli operai che protestavano davanti alla fabbrica di macchine agricole, fu soffocata nel sangue. Non sanno che un anno dopo, sempre a Chicago, quattro sindacalisti e quattro anarchici furono impiccati per aver organizzato lo sciopero dell’1 maggio del 1886 per le otto ore di lavoro. Pochi dei più giovani sanno che in Italia la festa fu soppressa nel ventennio fascista e dopo la guerra, l’1 maggio del 1947, gli uomini di Salvatore Giuliano spararono sui lavoratori e i manifestanti a Portella della Ginestra, uccidendone 11 e ferendone 50. Allora le battaglie erano per condizioni umane nei luoghi di lavoro, per il rispetto dei lavoratori e della loro dignità. Allora il “lavoro” c’era. C’erano le braccia, il sudore, le speranze di migliorarne le condizioni e le regole. Oggi il “lavoro” è una parola archiviata, come parlare di un fantasma o dei dinosauri scomparsi nell’era glaciale. Non può esserci il sapore di una festa se una crisi devastante ed una politica incapace e rapace hanno creato una distanza abissale tra i pochi ricchi e privilegiati e le masse dei poveri. Se Marx tornasse in vita non saprebbe più neanche da dove cominciare per scrivere il nuovo Capitale. Oggi non solo non c’è più il lavoro ma quei pochi “lavoratori” (intesa come categoria) sopravvissuti a decenni di follia strategica di politiche del lavoro, vengono tartassati e dissanguati. I redditi da lavoro sono diventati l’unica “banca” alla quale attingere per sanare casse rese esangui da sistematiche rapine. Se un giovane disoccupato ma pieno di entusiasmo oggi decidesse di investire sul suo talento e le sue idee, verrebbe lentamente ucciso dalla burocrazia, costretto a tasse, imposte, autorizzazioni anche solo per spiegare per quale bizzarro motivo ha deciso di credere in sé stesso. Tra poco si inventeranno l’autocertificazione della capacità di sognare, pur di giustificare un apposito ufficio pubblico con tanto di impiegato, fila dietro la porta e dirigente a capo che si becca l’indennità di risultato. Se un imprenditore innamorato della propria terra decidesse di non licenziare nonostante la crisi ed anzi investire nelle risorse umane, verrebbe lentamente strozzato dai lacci della burocrazia e dalle corde delle banche. Poi però, quello stesso giovane e quello stesso imprenditore se si allontanano dieci centimetri dall’Italia fanno successo e realizzano i loro sogni.

Chiamiamola festa di primavera, festa del pic-nic, festa del primo sole, ma non chiamiamola più festa, perché non c’è allegria in questo presente nero e in questo futuro grigio.

In questo clima mi ha fatto tenerezza, non sono neanche riuscita ad arrabbiarmi, vedere la deputata Pina Picierno, capolista del Pd alle Europee, nella circoscrizione sud, l’altra sera a Ballarò, esibire con candore disarmante uno scontrino per la spesa di 80 euro, sostenendo che, con quei prodotti “si fa la spesa per due settimane”, con riferimento al bonus da 80 euro mensili voluto da Renzi. Ecco l’elenco dello scontrino: 3 litri di latte, 5 baguette, 2 confezioni di fette sceltissime da 400 grammi l'una, macinato per il ragù, bocconcini di vitello, filetto d'acciuga, un vasetto di nutella, rucola, saccottini alla fragola, tortellini, pane, biscotti, uova, salmone affumicato, parmigiano, pastasfoglia, zucchine, mele, succhi di frutta, olio, coca cola, polpa di pomodoro, tarallucci. Se il governo mi mette in busta paga ogni mese 80 euro in più sono felice, ma non rientro nella categoria dei destinatari. Sono felice per loro e spero che il bonus venga esteso anche ad altre categorie, ma non prendeteci per il naso. Capisco che una parlamentare con uno stipendio e privilegi come quelli della Picierno non abbia idea di cosa sia la vita normale e la spesa per una famiglia. D’accordo, sono una che mangia abbastanza, ma vi assicuro che dovendo fare la spesa per me, mio marito e mio figlio, posso anche spendere 80 euro e magari al posto della Nutella ci metto il Galbanino, ma non ci campo affatto due settimane. Forse sono una spendacciona e quando entro in un supermercato cedo a tutte le tentazioni, ma insomma, anche andando all’hard discount, i soldi se ne vanno. Mi chiedo tra l’altro in quale supermercato di Roma la Picierno sia andata e come intenda fare il ragù senza le carote, che gli costerebbero almeno un euro in più, e cosa voglia mettere dentro la pasta sfoglia, perché nella lista non ne vedo il contenuto, o con cosa voglia condire i tortellini visto che la polpa di pomodoro l’ha finita col ragù. Magari, prima di fare la spesa avrebbe potuto telefonare a Benedetta Parodi per avere le idee più chiare. Né può pensare che per due settimane tre persone vadano avanti a saccottini e tarallucci…

Grazie per gli 80 euro, ma impegnatevi di più e meglio, ad esempio per tagliare dove ancora c’è da tagliare. Per favore, dall’alto di una casta sempre più lontana dalla vita reale, non ci prendete per il naso. Se andate a fare la spesa su Marte, almeno indicateci la strada su google maps.

Rosaria Brancato

22 commenti

  1. Ci vogliono legnate per questi politici cialtroni!!

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  2. Ci vogliono legnate per questi politici cialtroni!!

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  3. 1) Un Marx redivivo probabilmente si accorgerebbe subito che la possibilità del capitalista di sfruttare il lavoratore è poco o nulla rispetto alla capacità del fisco di sfruttare l’uno e l’altro;

    2) Il Governo non ha soldi “suoi”: li prende, ormai a livelli da rapina, dalle tasche dei cittadini; pertanto, c’è poco da ringraziare… sta solo restituendo – da capire per quanto tempo – un po’ di maltolto. Come se uno ringraziasse il ladro che lo sta derubando perché gli lascia i soldi per un caffè…

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  4. 1) Un Marx redivivo probabilmente si accorgerebbe subito che la possibilità del capitalista di sfruttare il lavoratore è poco o nulla rispetto alla capacità del fisco di sfruttare l’uno e l’altro;

    2) Il Governo non ha soldi “suoi”: li prende, ormai a livelli da rapina, dalle tasche dei cittadini; pertanto, c’è poco da ringraziare… sta solo restituendo – da capire per quanto tempo – un po’ di maltolto. Come se uno ringraziasse il ladro che lo sta derubando perché gli lascia i soldi per un caffè…

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  5. E quanto esposto con questo articolo fa a pugni con quanto invece esposto nell’articolo sui migranti.
    L’emergenza l’abbiamo in casa, come facciamo ad accollarci l’emergenza altrui?

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  6. E quanto esposto con questo articolo fa a pugni con quanto invece esposto nell’articolo sui migranti.
    L’emergenza l’abbiamo in casa, come facciamo ad accollarci l’emergenza altrui?

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  7. Dopo quattro mesi di stasi lavorativa ho avuto la “fortuna” di lavorare il mese di Aprile (part-time)! Ora dovrò aspettare un bel po’ di tempo per lavorare un altro mese. A 52 anni, con una laurea ed abilitazione e diversi decenni di esperienza, a questo mi sono ridotto, a lavorare part-time al massimo 4 mesi all’anno, e senza ammortizzatori sociali o disoccupazione. Per me, non lavoratore, il 1 Maggio è una festa da eliminare, una festa che ha senso solo per chi ha saldamente ancorata al xxxx una sedia o una poltrona e che non aspetta altro che arrivino feste, ferie e domeniche per svagarsi.
    Renzi continua a prendere in giro gli italiani, che ancora non insorgono per xxxxxxxx i rappresentanti della casta. Gli 80 euro che il “nostro” Presidente del Consiglio ripete come un mantra dappertutto, è una presa per i fondelli. Economisti e cronisti economici hanno fatto i conti simulando le buste paga dei cosidetti “capienti” (quei lavoratori che percepiranno il bonus) ed è venuto fuori che al massimo il bonus sarà di circa 53 euro, altro che 80!
    Riguardo all’xxxxxxxxxxx deputata Picierno, la farei mangiare (da sola, mica con tre o quattro familiari a carico) con 40 euro alla settimana. Vediamo se poi continua a sparare xxxxxate.
    Ma quanti xxxxxxx ha il nostro Renzie nel suo Governo…

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  8. Dopo quattro mesi di stasi lavorativa ho avuto la “fortuna” di lavorare il mese di Aprile (part-time)! Ora dovrò aspettare un bel po’ di tempo per lavorare un altro mese. A 52 anni, con una laurea ed abilitazione e diversi decenni di esperienza, a questo mi sono ridotto, a lavorare part-time al massimo 4 mesi all’anno, e senza ammortizzatori sociali o disoccupazione. Per me, non lavoratore, il 1 Maggio è una festa da eliminare, una festa che ha senso solo per chi ha saldamente ancorata al xxxx una sedia o una poltrona e che non aspetta altro che arrivino feste, ferie e domeniche per svagarsi.
    Renzi continua a prendere in giro gli italiani, che ancora non insorgono per xxxxxxxx i rappresentanti della casta. Gli 80 euro che il “nostro” Presidente del Consiglio ripete come un mantra dappertutto, è una presa per i fondelli. Economisti e cronisti economici hanno fatto i conti simulando le buste paga dei cosidetti “capienti” (quei lavoratori che percepiranno il bonus) ed è venuto fuori che al massimo il bonus sarà di circa 53 euro, altro che 80!
    Riguardo all’xxxxxxxxxxx deputata Picierno, la farei mangiare (da sola, mica con tre o quattro familiari a carico) con 40 euro alla settimana. Vediamo se poi continua a sparare xxxxxate.
    Ma quanti xxxxxxx ha il nostro Renzie nel suo Governo…

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  9. le emergenze vanno seguite tutte… senza priorità sulle tragedie. posto che la situazione dei migranti in fuga dalle guerre è certamente non paragonabile all’assenza di lavoro.

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  11. la sua satira signora Brancato e’ pungente e colpisce in pieno in che situazione siamo andati a finire. Le persone piangono e arrivano a suicidarsi e questi politici continuano a stare su MARTE, il bello che quasi tutta la classe politica di ora e’ tutta fatta di giovani ma sn peggio dei vecchi. cresciuti politicamente alle spalle dei veterani hanno preso il peggio che potevano prendere! gli ITALIANI stanno sopportando all’inverosimile questa incapacita’ dei politici che arriva al sadismo e la loro arroganza di essere intoccabili e poter dire ogni giorno quello che vogliono. Il primo maggio era una grande festa dove milioni di lavoratori erano felici di questo giorno in ricordo degli operai di chicago. l’EUROPA intera si e’ resa conto di quanto non abbiamo piu’ voce in capitolo e’ la dimostrazione, che ci hanno lasciato soli una per tutti, l’emergenza profughi! vi ricordo che durante l’assalto terroristico alla nave ACHILLE LAURO dove mori’ un americano che era in sedia a rotelle e poi i terroristi si arresero ma durante il volo di trasferimento in egitto gli americani lo dirottarono a Sigonella e qui venne circondato dai reparti speciali USA,a questo punto intervenne il governo italiano presieduto da CRAXI che con la sua grande esperienza politica costrinse REGAN a desistere, anzi le truppe italiane circondarono quelle americane. il tutto avvenne per dimostrare al mondo che la sovranita’ dell’ITalia e’ inviolabile! ora putroppo facciamo solo ridire!

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  12. la sua satira signora Brancato e’ pungente e colpisce in pieno in che situazione siamo andati a finire. Le persone piangono e arrivano a suicidarsi e questi politici continuano a stare su MARTE, il bello che quasi tutta la classe politica di ora e’ tutta fatta di giovani ma sn peggio dei vecchi. cresciuti politicamente alle spalle dei veterani hanno preso il peggio che potevano prendere! gli ITALIANI stanno sopportando all’inverosimile questa incapacita’ dei politici che arriva al sadismo e la loro arroganza di essere intoccabili e poter dire ogni giorno quello che vogliono. Il primo maggio era una grande festa dove milioni di lavoratori erano felici di questo giorno in ricordo degli operai di chicago. l’EUROPA intera si e’ resa conto di quanto non abbiamo piu’ voce in capitolo e’ la dimostrazione, che ci hanno lasciato soli una per tutti, l’emergenza profughi! vi ricordo che durante l’assalto terroristico alla nave ACHILLE LAURO dove mori’ un americano che era in sedia a rotelle e poi i terroristi si arresero ma durante il volo di trasferimento in egitto gli americani lo dirottarono a Sigonella e qui venne circondato dai reparti speciali USA,a questo punto intervenne il governo italiano presieduto da CRAXI che con la sua grande esperienza politica costrinse REGAN a desistere, anzi le truppe italiane circondarono quelle americane. il tutto avvenne per dimostrare al mondo che la sovranita’ dell’ITalia e’ inviolabile! ora putroppo facciamo solo ridire!

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  13. SaltaLaMacchia 2 Maggio 2014 15:31

    La schiticchiata ve la siete fatta lo stesso.
    Si vede che a Messina di fame non si muore (ancora)!

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  14. SaltaLaMacchia 2 Maggio 2014 15:31

    La schiticchiata ve la siete fatta lo stesso.
    Si vede che a Messina di fame non si muore (ancora)!

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  15. occupatene tu allora

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  16. occupatene tu allora

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  17. chi può vada via

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  18. chi può vada via

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  19. La mia schiticchiata:
    Pranzo – una porzione di risotto alla pescatora Knorr;
    Cena – 2 toast al prosciutto.
    Ringrazio Renzi e il PD per l’incapienza e il Job Act.

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  20. La mia schiticchiata:
    Pranzo – una porzione di risotto alla pescatora Knorr;
    Cena – 2 toast al prosciutto.
    Ringrazio Renzi e il PD per l’incapienza e il Job Act.

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