Picciolo: "Gucciardi rispetti gli impegni presi su sanità e 118"

Picciolo: “Gucciardi rispetti gli impegni presi su sanità e 118”

Rosaria Brancato

Picciolo: “Gucciardi rispetti gli impegni presi su sanità e 118”

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giovedì 11 Maggio 2017 - 09:39

A Trapani l'Asp assume nuovi medici mentre a Messina l'Asp non ha certezze sulla massa finanziaria 2016. A distanza di un mese dagli impegni presi a Roma per le modifiche da apportare alla Rete ospedaliera la situazione è nebulosa e Sicilia Futura minaccia di uscire dalla maggioranza

All’Asp di Trapani, su disposizione del commissario straordinario Giovanni Bavetta, arrivano sei nuovi primari ed undici medici per i Pronto soccorso.

Per quanto riguarda Messina siamo ancora fermi all’esito del vertice romano al Ministero nel corso del quale sono stati presi impegni ufficiali a garanzia della sanità del territorio (sia per i presidi che per il 118). L’assessore regionale Gucciardi ha poi fissato un cronoprogramma che prevede entro fine maggio la trasmissione alla Regione delle singole proposte di modifiche da parte delle aziende sanitarie messinesi ed entro il 26 giugno l’invio della nuova Rete rimodulata a Roma.

Il direttore generale dell’Asp 5 di Messina Gaetano Sirna sta lavorando in questa direzione ma se da Palermo non ci sarà il via libera per garantire la massa finanziaria del 2016 il rischio è che salti il banco e che gli impegni presi restino solo parole.

Su questo punto il capogruppo Ars di Sicilia Futura Beppe Picciolo è pronto a prendere le distanze dalla maggioranza che sostiene Crocetta qualora Messina faccia la parte di Cenerentola anche dopo mezzanotte.

Entro il 15 maggio infatti i nuovi medici prenderanno servizio a Trapani, mentre in riva allo Stretto ci sono ancora incertezze sulle risorse a disposizione e senza soldi, è noto, non si può programmare niente, figuriamoci rimodulare una rete ospedaliera che in più punti ha penalizzato il territorio messinese.

“I manager di Messina e provincia stanno predisponendo i nuovi atti con le integrazioni necessarie e urgenti e sono certo che sia l’assessore Gucciardi, che Crocetta e Faraone manterranno gli impegni presi sia a Roma che a Palermo- dichiara Picciolo- Non farlo sarebbe un suicidio politico ed in quel caso saremo consequenziali e verrebbero meno le basi per il rapporto politico con il governo regionale”.

I correttivi richiesti riguardano il presidio di Barcellona, umiliato dall’attuale Rete ospedaliera, l’ospedale di Sant’Agata di Militello, per il quale si sta facendo quadrato anche insieme alla vicepresidente della Commissione Ars sanità Bernardette Grasso, ed il Papardo, per il quale la soppressione di 30 posti letto equivale ad una penalizzazione che causerà disagi e mobilità.

Poi c’è il nodo del 118, vero fiore all’occhiello di Messina con una rete che deve essere presa a modello e che invece in base al provvedimento regionale approvato ad aprile ha visto dimezzarsi mezzi e personale.

Il direttore generale dell’Asp Sirna sta già lavorando per evitare i tagli previsti dalla Rete ospedaliera ed anzi procedere verso l’incremento delle Ambulanze medicalizzate (quelle con il medico a bordo) e la soppressione di quelle senza personale medico. Può farlo grazie al fatto che il decreto Balduzzi che prevede un’ambulanza ogni 60 mila abitanti può non essere applicato in Sicilia dal momento che è stata approvata la rete della tempo-dipendenza (quindi a Messina si può disporre in deroga evitando i tagli). La correzione peraltro avverrebbe a costi invariati senza ulteriori aggravi per la Regione.

Nel pomeriggio a Palermo ci sarà un incontro del gruppo Sicilia Futura nel corso del quale saranno decise le posizioni da portare all'attenzione della maggioranza in merito alla vicenda sanità e rete ospedaliera.

Non ho dubbi che quanto dichiarato sia a Roma al ministero che in Commissione sanità dall’assessore Gucciardi ma anche dallo stesso Faraone si tramuti quanto prima in atti ufficiali e che la massa finanziaria destinata all’Asp 5 per il 2016 sia garantita in modo da poter consentire a Sirna di procedere con i correttivi. Stesso discorso vale per le sorti dei presidi di Barcellona e Sant’Agata e per il Papardo. In caso contrario non abbiamo alcuna intenzione di prendere parte a questo suicidio politico e siamo pronti a prendere le distanze definitivamente dal governo regionale”.

Il tempo vola, entro il 30 maggio Sirna dovrà mandare correttivi ed integrazioni a Palermo ma senza la certezza delle risorse non potrà muoversi.

Rosaria Brancato

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