Pubblico al "Franco Scoglio" come non si vedeva da tempo. Ricordato Totò Schillaci, in campo i vecchi calciatori del Messina, tra loro anche l'attuale mister Pippo Romano
Di Simone Milioti, immagini di Silvia De Domenico
MESSINA – Atmosfera eccezionale al “Franco Scoglio” questa sera. Un pubblico come non si vedeva da tempo, sembrava di rivivere il posticipo di una partita di categoria superiore. Gli spettatori che riempiono anche la tribuna B, circa diecimila i presenti, mancavano ormai da anni. Atmosfera carica di entusiasmo con i grandi campioni del mondo Fabio Cannavaro, Alessandro Nesta, Simone Perrotta, Vincenzo Iaquinta. Gli storici calciatori del Messina di almeno due generazioni, i Bastardi di Scoglio ed ex compagni di Schillaci, Romolo Rossi, Carmelo Mancuso, Vincenzo Di Palma, e gli eroi giallorossi dell’ultima volta in Serie A, Alessandro Parisi, Carmine Coppola, Sasà Sullo, Marco Storari, Arturo Di Napoli, Sergio Floccari e Daniele Portanova. In campo nella ripresa l’attuale allenatore del Messina Giuseppe Romano con i suoi calciatori a guardarlo per una volta dalla tribuna.
Un “Franco Scoglio” che si è rifatto il look. Nell’ingresso in bella mostra maglie storiche e immagini della storia del Messina appese ai corridoi. In tribuna A un rinnovato punto ristoro e allestita una zona vip con nuovi seggiolini, ma togliendo diversi tavoli che un tempo facevano parte della tribuna stampa. Prima dell’impegno la parata degli influencer portati in città dalla nuova società, tra loro anche il sosia di Lautaro Martinez capitano dell’Inter e poco prima della presentazione dei calciatori l’esibizione del cantante Giosuè Pagano.

Dopo più di venti minuti di partita una piccola cerimonia in memoria di Totò Schillaci con i parenti che hanno ritirato delle stampe consegnate dal presidente. La Curva Sud ha inneggiato al compianto attaccante palermitano con cori, dopo altri minuti venti minuti di gioco nella ripresa è stato il momento di Denny Napoli che ha intrattenuto qualche minuto il pubblico lodando in realtà i tifosi definendoli vere leggende che hanno attraversato i momenti bui della storia giallorossa. Il pubblico ha mostrato uno striscione con su scritto “amore eterno passione incondizionata da 125 anni sosteniamo la biancoscudata” e ha punzecchiato il vecchio presidente Sciotto anche questa sera. Non presa benissimo neanche la presenza del sindaco Federico Basile, leggermente fischiato quando ha dato il via all’esibizione con il calcio d’inizio.
Giusto per la cronaca in campo non c’è stata storia con il Team Cannavaro che ha vinto 3-0. Nei primi minuti dopo essersi resa pericolosa con Iaquinta e la rovesciata di Hernanes parata miracolosamente da Storari, passa in vantaggio con un diagonale preciso di Iaquinta. Nella ripresa arrivano i primi cambi gradualmente, il Team Cannavaro si vede annullata una rete per fuorigioco di Ganz, Cerci sfiora il pari dall’altra parte, poi i nuovi entrati raddoppiano per il Team Cannavaro sull’asse Candreva-Mauri. In contropiede arriva poi il tris del Team Cannavaro con Candreva che fa il vuoto sulla fascia destra e serve Jeda in mezzo all’area tutto solo che insacca alle spalle di Abbiati. La reazione dei rossi del Team Nesta arriva solo dalla scorrerie di Cerci che non portano alla rete.

Tutto molto bello,mi sarei aspettato più partecipazione.Nota deludente..il sequestro degli accendini all ingresso,e l audio che non arrivava agli spalti