18 deputati F.I: "Tassa sui voli ennesimo schiaffo al Sud"

18 deputati F.I: “Tassa sui voli ennesimo schiaffo al Sud”

Rosaria Brancato

18 deputati F.I: “Tassa sui voli ennesimo schiaffo al Sud”

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martedì 24 Settembre 2019 - 17:13

"Ingiusta e iniqua. In Sicilia e Puglia non c'è alternativa a voli già a cifre esorbitanti". Domani il question time

Sul rischio di una tassa sui voli non c’è tempo da perdere. La proposta del ministro Fioramonti volta ad una serie di nuove (e bizzarre) tasse per aumentare gli stipendi dei docenti, ha provocato una levata di scudi da più parti.

Dal Sud il no si è levato alto soprattutto per l’ipotesi della tassa sui voli aerei nazionali, che ha visto Conte definirla “praticabile” e Di Maio contrario.

La beffa in Sicilia

Per Il Sud e per la Sicilia in particolare la tassa sul biglietto aereo è una vera e propria beffa. Troppo spesso ai costosissimi biglietti aerei non c’è alternativa per migliaia di famiglie dell’isola. Il parlamentare pugliese Mauro D’Attis (F.I.) si è fatto portavoce del timore che una simile ipotesi diventi realtà ed ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, che sarà discussa già domani in sede di Question Time.

No alla tassa sui voli

L’interrogazione è stata sottoscritta dal capogruppo di F.I. alla Camera Mariastella Gelmini, da Vincenza Labriola ed Elvira Savino (che la discuteranno durante il question time) e dai deputati siciliani Giusi Bartolozzi, Nino Germanà, Nino Minardo, Stefania Prestigiacomo, Matilde Siracusano, Francesco Scoma, e dai colleghi di partito delle altre regioni Francesco Paolo Sisto, Diego Sozzani, Simone Baldelli, Deborah Bergamini, Giorgio Mulè, Antonio Pentangelo, Roberto Rosso, Federica Zanella.

Stangata per le famiglie

Si è parlato di imposte su biglietti aerei e merendine, ecotasse, aumento delle accise dei carburanti, per una “stangata” che potrebbe superare la soglia di 5miliardi nel 2020 e raggiungere i 19 entro il 2040, tanto che è già scattato l’allarme in tutte le associazioni dei consumatori: si stima infatti un impatto sulle famiglie di circa 200euro l’anno in media- si legge- Per il momento sono ancora interventi allo studio, ma le dichiarazioni contraddittorie dei membri del Governo esigono sin d’ora chiarezza nei confronti dei cittadini-consumatori e delle imprese coinvolte dagli aumenti ipotizzati”.

Biglietti più cari d’Europa

I deputati evidenziano in particolare l’ipotesi della nuova tassa sui voli aerei, che lo stesso Presidente del Consiglio ha definito “praticabile”: l’aumento potrebbe essere quello di 1€ per i voli nazionali, e 1,5€ per quelli internazionali, che porterebbero nelle casse dello Stato circa 137milioni di euro l’anno. Oggi l’Italia è al secondo posto in Europa per il numero di tasse applicate ai biglietti aere ed in alcuni casi le imposte superano il costo dei voli stessi. Le tasse sui passeggeri danneggiano il settore del turismo, bloccano nuove opportunità di lavoro, e, soprattutto, rappresentano l’ennesimo schiaffo al Mezzogiorno.

Schiaffo al Sud

I cittadini del meridione d’Italia- prosegue l’interrogazione- tra i quali moltissimi giovani,  che devono raggiungere il nord per motivi di lavoro, di studio o di salute, utilizzano l’aereo anche e soprattutto a causa della mancanza di alternative, sobbarcandosi i prezzi già esosi dei voli interni, ai limiti dell’insostenibile per i collegamenti da e per la Puglia e la Sicilia. Far gravare su di loro costi ulteriori è ingiusto e iniquo, viste le condizioni del servizio ferroviario e della rete stradale, in un’area in cui la continuità territoriale è ancora un obiettivo da raggiungere”.

Question time

D’Attis, Gelmini, Labriola, Elvira Savino, Sisto, Bartolozzi, Germanà, Minardo, Prestigiacomo, Siracusano, Scoma, Sozzani, Baldelli, Bergamini, Mulè, Pentangelo, Rosso, Zanella chiedono quindi al ministro Fioramonti se intende chiarire la posizione del Governo in merito all’ipotesi di un aumento dei costi di trasporto aereo, se si tratta davvero di un’ipotesi “praticabile”, e, più in generale, come intende assicurare ai cittadini il diritto alla mobilità, in particolare per le aree del Mezzogiorno, e rilanciare gli investimenti in infrastrutture e l’ammodernamento della rete dei trasporti.

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2 commenti

  1. Abbiamo i carburanti più cari d’Europa, ma vogliono aumentare le accise (il cambiamento climatico, FALSO, dicono…). Anche i biglietti per il trasporto aereo (non meno quello ferroviario) sono tra i più cari (e con servizi peggiori) d’Europa. Ma loro vogliono il “bene” dell’Italia, dopo tutto, ce lo chiede l’Europa (cosa? Il bene, le tasse o che altro? Magari affondare definitivamente per la gioia di qualcuno?). Bei governi pro-sviluppo, “niente da dire”…

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  2. non c’è molto da dire,siamo in mano ad dei irresponsabili scollati dalla realtà.

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