Verso il 110° anniversario del terremoto senza una strada della memoria

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Verso il 110° anniversario del terremoto senza una strada della memoria

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lunedì 03 Dicembre 2018 - 08:23

Il consigliere comunale Gioveni sottolinea in una interrogazione la mancata intitolazione di una strada all’evento che cambiò Messina

“A quando l’individuazione e l’intitolazione di una “via 28 dicembre”?? A porre l’interrogativo è il consigliere comunale Libero Gioveni, che ha molto a cuore la questione.

“Da diversi anni ormai – scrive Gioveni in una interrogazione indirizzata all’amministrazione comunale- tento di portare avanti la proposta di intitolare una strada, piazza o slargo al luttuoso giorno che cambiò radicalmente la storia nella nostra città, convinto della necessità di imprimere un segnale forte e tangibile in ricordo appunto del triste evento del 28 dicembre 1908 che rase al suolo Messina”.

“Fa davvero specie – continua Gioveni – pensare che in città non esista via, strada, piazza, slargo, vicolo che ricordi proprio quel giorno per il quale ci apprestiamo quest’anno a ricordare il 110° anniversario”.Ho sempre sostenuto la tesi secondo cui la strada che si presti meglio ad essere ridenominata “via 28 dicembre 1908” fosse il tratto di viale San Martino compreso fra villa Dante e viale Europa, perché rappresenta il “cuore” del Quartiere Lombardo, che fu fra i primissimi quartieri ad essere ricostruiti dopo il sisma”.

“La storia messinese dell’ultimo secolo, infatti, narra che grazie ai finanziamenti erogati dalla famosa Opera Pia Lombarda, furono progettati e costruiti, subito dopo il terremoto del 1908, nel quadrilatero compreso fra via La Farina, viale Europa, via Catania e via Roosvelt (meglio noto, appunto, come “Quartiere Lombardo”), un orfanotrofio, un asilo ed un gruppo di case economiche con criteri antisismici (che poi vennero assegnate tra il 1911 e il 1912 ai superstiti del terremoto con un canone di locazione modestissimo). L’orfanotrofio, invece, che con i cortili occupava un area di 6.000 mq., venne inaugurato il 28 Dicembre 1910 (nel 2° anniversario del sisma) e demolito nel 1931, ospitando dapprima gli orfani del terremoto e successivamente quelli della prima guerra mondiale”.

“La scorsa Amministrazione, nonostante i proclami dell’ex sindaco, non ha mai posto in essere alcun atto concreto in tal senso. Soltanto l’ex Commissione consiliare Cultura in data 4 gennaio 2018, nel prendere atto della proposta del sottoscritto, richiese formalmente all’assessore competente e alla stessa Commissione Toponomastica di attivarsi in questa direzione, ma ancora oggi non si ha notizia del possibile iter avviato”.

“Pertanto, in virtù di tutto quanto sopra esposto, nel ribadire l’opportunità di lasciare il primo vero "segno epocale" del più grande evento luttuoso della storia messinese” Gioveni interroga l’amministrazione “al fine di conoscere se siano stati posti in essere i primi atti propedeutici all’avvio dell’iter per l’intitolazione o la ridenominazione di una strada a “via 28 dicembre 1908”; se è intendimento di codesta Amministrazione, specie in occasione del 110° anniversario del sisma, imprimere un segno tangibile in città, attraverso questa intitolazione, della più immane tragedia della storia che colpì il popolo messinese”.

Un commento

  1. Sono pienamente favorevole. A Milano già da diversi anni hanno denominato una via 8 ottobre 2001 per la tragedia all’aeroporto di Linate. Volere è potere

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