La giunta Accorinti dice sì al bilancio 2015. Ma per la Corte dei conti la crisi finanziaria è irreversibile

La giunta Accorinti dice sì al bilancio 2015. Ma per la Corte dei conti la crisi finanziaria è irreversibile

Danila La Torre

La giunta Accorinti dice sì al bilancio 2015. Ma per la Corte dei conti la crisi finanziaria è irreversibile

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giovedì 31 Marzo 2016 - 21:16

Adesso il documento economico-finanziario dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio comunale, che ha competenza in materia di bilanci. Prima però dovrà passare ai raggi X del Collegio dei revisori dei conti ed esaminato dalla I commissione consiliare. Intanto, a Palazzo Zanca, è arrivata l’ennesima bacchettata della Corte dei conti

In una seduta semi-notturna (iniziata nel tardo pomeriggio e finita poco prima delle 23) la giunta Accorinti ha detto sì al bilancio di previsione 2015. Dopo mesi di attesa, due tentativi nel mese dicembre, polemiche, intoppi sul riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, continui rinvii e due cronoprogrammi del segretario/direttore generale Le Donne, l’esecutivo di Palazzo Zanca ha adottato lo schema di bilancio relativo all’esercizio 2015.

Per la prima volta nella storia del Comune di Messina, il documento economico-finanziario di previsione, che dovrebbe servire a programmare la vita dell’ente in base alle uscite e alle entrate previste, arriva dopo quattro mesi dall’inizio dell’esercizio successivo. E vista la coincidenza con il 1. Aprile, speriamo non si riveli un pesce d’aprile. L’adozione dello schema da parte della giunta, infatti, è solo il primo step per arrivare alla formale adozione del previsionale 2015 da parte del Consiglio Comunale, organo competente in materia di bilanci. Prima di arrivare in Aula, però, il documento economico- finanziario dovrà passare ai raggi X del Collegio dei revisori dei conti, chiamati per legge ad esprimere parere non vincolante ma obbligatorio, e dovrà essere esaminato dalla I commissione consiliare, presieduta dal consigliere Carlo Abbate.

Sino a quando il bilancio di previsione non otterrà via libera dal Civico Consesso, il Comune di Messina resterà inadempiente. Condizione questa che nelle ultime settimane ha fatto accendere su Palazzo Zanca i riflettori della Prefettura per conto del Ministero, della deputata nazionale del Pd Michela Rostan e del deputato regionale di Sicilia democratica Gianbattista Coltrato. Quest’ultimo, insieme agli altri componenti del suo gruppo politico all’Ars e al collega di Sicilia Futura Salvatore Lentini, ha presentato nelle scorse ore una mozione per chiedere "l’adozione di provvedimenti finalizzati al commissariamento del Comune di Messina e all’indizione di nuove elezioni per il rinnovo del Sindaco e del consiglio comunale".

Sull’iter di approvazione del bilancio di previsione 2015 continua inoltre a vigilare il commissario ad acta inviato dalla Regione , Nicolò Lauricella. Per la verità, il funzionario regionale – insediatosi a Palazzo Zanca il 16 dicembre scorso – ha assunto da subito un atteggiamento particolarmente morbido e remissivo e non ha contribuito ad imprimere quell’accelerazione che molti si aspettavano da chi ha il ruolo di fissare termini perentori per mettere fine alle inadempienze degli enti. Nei giorni scorsi, si era rifatto vivo dopo settimane di silenzio semplicemente sollecitando tutti, amministratori e revisori, a non perdere altro tempo prezioso.

Ricordiamo che oltre al tempo, in questi mesi del 2016 trascorsi senza il bilancio di previsione 2015, il Comune ha anche perso importanti risorse, come quelle del contributo ordinario annuale da parte dello Stato. Il mancato introito di queste somme ha obbligato l’amministrazione Accorinti a ricorrere anticipazioni di tesoreria, per le quali il Comune dovrà ovviamente pagare gli interessi. Un circolo vizioso che non può che provocare un ulteriore depauperamento delle casse dell’ente. Ecco perché è importante che si arrivi al più presto alla votazione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2015, senza il quale sono sempre più a rischio anche stipendi e servizi.

Intanto, a Palazzo Zanca, è arrivata l’ennesima bacchettata della Corte dei conti relativa al bilancio consuntivo 2014. I magistrati contabili scrivono una nota pesantissima, invitando l'ente a valutare in maniera seria i provvedimenti da adottare stante l’irreversibile stato di crisi finanziaria.

Danila La Torre

10 commenti

  1. letterio.colloca 31 Marzo 2016 21:49

    Continuo a non capire perché non si va alla ricerca(i nomi sono noti!) del RISARCIMENTO DEI DANNI causati dai SOLITI NOTI:mettano mani alle proprie tasche per rifondere la città per i danni/FURTI perpetrati negli anni di loro riferimento
    Bisognerebbe accelerare i tempi per evitare le PRESCRIZIONI!!!!!,però……….

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  2. letterio.colloca 31 Marzo 2016 21:49

    Continuo a non capire perché non si va alla ricerca(i nomi sono noti!) del RISARCIMENTO DEI DANNI causati dai SOLITI NOTI:mettano mani alle proprie tasche per rifondere la città per i danni/FURTI perpetrati negli anni di loro riferimento
    Bisognerebbe accelerare i tempi per evitare le PRESCRIZIONI!!!!!,però……….

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  3. la valutazione seria da fare è : le dimissioni degli incapaci.

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  4. la valutazione seria da fare è : le dimissioni degli incapaci.

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  5. Fornisco le macro cifre del 9 dicembre. Totale ENTRATE €475.435.108, così distribuite TITOLO 1 €€190.210.179. TITOLO 2 €53.065.116. TITOLO 3 €18.669.701. TITOLO 4 €43.714.550. TITOLO 5 €66.780.243. TITOLO 6 €86.260.458. Totale USCITE €475.435.108, così distribuite TITOLO 1 €271.499.186. TITOLO 2 €48.951.707. TITOLO 3 €68.723.757. TITOLO 4 €86.260.458. La cifra più importante è quella dell’AVANZO di amministrazione di €16.734.859 su cui incide l’accertamento dei RESIDUI. Quelle del 29 dicembre. Totale ENTRATE e USCITE €473.602.499, una differenza di €1.832.610, mentre l’AVANZO è rimasto uguale. La differenza è nella previsione dei trasferimenti di Stato e Regione in diminuzione; nelle uscite la previsione è di una minore spesa corrente.

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  6. Fornisco le macro cifre del 9 dicembre. Totale ENTRATE €475.435.108, così distribuite TITOLO 1 €€190.210.179. TITOLO 2 €53.065.116. TITOLO 3 €18.669.701. TITOLO 4 €43.714.550. TITOLO 5 €66.780.243. TITOLO 6 €86.260.458. Totale USCITE €475.435.108, così distribuite TITOLO 1 €271.499.186. TITOLO 2 €48.951.707. TITOLO 3 €68.723.757. TITOLO 4 €86.260.458. La cifra più importante è quella dell’AVANZO di amministrazione di €16.734.859 su cui incide l’accertamento dei RESIDUI. Quelle del 29 dicembre. Totale ENTRATE e USCITE €473.602.499, una differenza di €1.832.610, mentre l’AVANZO è rimasto uguale. La differenza è nella previsione dei trasferimenti di Stato e Regione in diminuzione; nelle uscite la previsione è di una minore spesa corrente.

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  7. Confermo il continuo ricorso alle ANTICIPAZIONI di CASSA di cui parla DANILA, ho davanti ai miei occhi le rilevazioni SIOPE del tesoriere UniCredit, aggiornati al 31 marzo, le anticipazioni sono pari a €23.354.263 incidono per il 44,3% sul totale delle entrate pari a €52.732.690. A prima vista sembra una % alta, ma per una grande città sono basse le entrate TRIBUTARIE, €7.590.107 il 14,4% e quelle EXTRATRIBUTARIE, €1.417.058, il 2,75%, sono cifre irrisorie che nulla hanno a che fare con la mancata approvazione del Bilancio 2015 ma con la scarsa efficacia dei dirigenti e con noi messinesi, sempre pronti ad eludere ed evadere, ma anche a pretendere servizi di qualità, la botte piena e la moglie ubriaca.

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  8. Confermo il continuo ricorso alle ANTICIPAZIONI di CASSA di cui parla DANILA, ho davanti ai miei occhi le rilevazioni SIOPE del tesoriere UniCredit, aggiornati al 31 marzo, le anticipazioni sono pari a €23.354.263 incidono per il 44,3% sul totale delle entrate pari a €52.732.690. A prima vista sembra una % alta, ma per una grande città sono basse le entrate TRIBUTARIE, €7.590.107 il 14,4% e quelle EXTRATRIBUTARIE, €1.417.058, il 2,75%, sono cifre irrisorie che nulla hanno a che fare con la mancata approvazione del Bilancio 2015 ma con la scarsa efficacia dei dirigenti e con noi messinesi, sempre pronti ad eludere ed evadere, ma anche a pretendere servizi di qualità, la botte piena e la moglie ubriaca.

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  9. Nel prospetto SIOPE aggiornato al 31 marzo gli INCASSI ancora da regolarizzare perché UNICREDIT non riceve dai responsabili di servizio i dati completi per farlo, un vizietto degli uffici, sono pari a €8.648.206, di cui non sappiamo i titoli, addirittura dell’esercizio 2015 sono da regolarizzare €5.024.341. Questa storia DEVE FINIRE, il tesoriere deve richiamare il Ragioniere CAMA, qui non centra un fico secco ACCORINTI, a proposito sono da regolarizzare del 2015 anche gli incassi e i pagamenti derivanti dalla destinazione di entrate e spese vincolate, sono i codici 9995 e 9996, questo fatto ha dell’incredibile. A mariedit interessa SOLO Messina e non l’inadeguatezza di CAMA di cui parla ZACCONE, o quella di ZACCONE a cui pensano in tanti.

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  10. Nel prospetto SIOPE aggiornato al 31 marzo gli INCASSI ancora da regolarizzare perché UNICREDIT non riceve dai responsabili di servizio i dati completi per farlo, un vizietto degli uffici, sono pari a €8.648.206, di cui non sappiamo i titoli, addirittura dell’esercizio 2015 sono da regolarizzare €5.024.341. Questa storia DEVE FINIRE, il tesoriere deve richiamare il Ragioniere CAMA, qui non centra un fico secco ACCORINTI, a proposito sono da regolarizzare del 2015 anche gli incassi e i pagamenti derivanti dalla destinazione di entrate e spese vincolate, sono i codici 9995 e 9996, questo fatto ha dell’incredibile. A mariedit interessa SOLO Messina e non l’inadeguatezza di CAMA di cui parla ZACCONE, o quella di ZACCONE a cui pensano in tanti.

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