Altri 6,4 milioni di perdite: Messinambiente sforna nuovi debiti, il Comune li carica sul Piano di riequilibrio

Altri 6,4 milioni di perdite: Messinambiente sforna nuovi debiti, il Comune li carica sul Piano di riequilibrio

Francesca Stornante

Altri 6,4 milioni di perdite: Messinambiente sforna nuovi debiti, il Comune li carica sul Piano di riequilibrio

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giovedì 10 Marzo 2016 - 00:26

Il bilancio non è ancora stato approvato ma si sa già che nel 2014 Messinambiente ha prodotto nuovi debiti a sei zeri. Comune e società hanno deciso di trovare copertura a queste somme con il Piano di riequilibrio attualmente al vaglio del Ministero. Così i debiti nel decennale salgono da 32 a 38 milioni.

Messinambiente continua ad accumulare debiti. La società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città si dimostra ancora una volta un fardello che il Comune si ritrova a portare in spalla. I numeri sono ormai sotto gli occhi di tutti da anni, ma ad oggi anche l’amministrazione Accorinti alla fine sta dimostrando di preferire questa strada piuttosto che mettere in atto un progetto diverso. In realtà sulla carta il futuro è stato tracciato e si chiama Multiservizi, sarebbe questa la soluzione individuata per chiudere i conti con i carrozzoni che macinano debiti e che operano tra mille difficoltà, rendendo servizi scarsissimi che i cittadini pagano profumatamente. Dalla teoria alla pratica però evidentemente la strada è lunga e a qualcuno sembra non piacere proprio il progetto Multiservizi. Così, ad oggi, sono tutti fermi al loro posto. E Messinambiente sforna debiti. L’ultimo che Comune e società hanno messo nero su bianco ammonta a 6.480.563 euro e risale al 2014. E’ quanto è emerso dalla riunione dello scorso 5 marzo tra il sindaco Renato Accorinti e il commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò, anche se il bilancio 2014 della società di via Dogali non è ancora stato approvato. Altri 6 milioni di euro che pesano e che in qualche modo devono trovare copertura. Così amministrazione comunale e società hanno deciso di prevedere l’inserimento di questo debito a sei zeri nel Piano di riequilibrio. Quello stesso piano che al momento è ancora al vaglio del Ministero e che ha è già stato rimodulato e aggiustato più volte. Per sancire l’operazione, la giunta ha approvato una delibera in cui si legge che l’importo dovrà essere inserito nel Piano di riequilibrio e che verrà dilazionato in nove rate annuali, per l’importo di 720 mila euro per ciascuna rata, relativamente a ciascuno degli esercizi che ricadono nel periodo 2015-2023.

Ovviamente l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale, quel che è certo è che così i debiti di Messinambiente che il piano di riequilibrio dovrà coprire lievitano da 32 a 38 milioni di euro. Una cifra che nel totale non è stratosferica ma che comunque costringerà a rivedere i conti e numeri del piano decennale.

Gli atti non sono ancora stati trasmessi ai Revisori dei Conti che dunque non hanno potuto esprimersi sulla reale fattibilità di questa operazione. Nella delibera si legge che ci sarebbe un’intesa tra i Servizi finanziari della Città di Messina e il Ministero dell’Interno a legittimare questa procedura. Suona strano però per esempio che si sia già provveduto a siglare questo atto nonostante il bilancio 2014 che attesta e certifica quel debito non sia ancora stato approvato.

In realtà, come si legge nel verbale della riunione del 5 marzo, il debito prodotto nel 2014 da Messinambiente sfiora quasi i 7,5 milioni di euro, ma circa 900 mila euro si riferiscono alle ferie non godute dei dipendenti, passività che dovrà essere assorbita attraverso un corretta gestione delle ferie del personale. Un debito prodotto nell’anno in cui a tenere le redini di Messinambiente c’era ancora l’uomo ambiente di Capannori Alessio Ciacci che, evidentemente, non è riuscito a compiere quella rivoluzione anche finanziaria che soprattutto l’amministrazione ha sbandierato per mesi. La scelta di puntare su Ciacci era scaturita proprio dopo la decisione del socio Comune di non approvare il bilancio 2013 di Messinambiente per «gravi criticità». Da lì scattò la famosa operazione verità, le carte di Procura, l’arrivo di Ciacci. Anche il bilancio di quell’anno però porta l’ennesimo segno negativo e adesso l’amministrazione proverà a caricare anche questo peso sul piano di riequilibrio. Ovviamente aspettando il parere dei Revisori e poi la decisione del Consiglio.

Francesca Stornante

14 commenti

  1. Caro RENATO sindaco ci dobbiamo liberare al più presto di MessinAmbiente e dei suoi dipendenti, affidare ai privati il servizio rifiuti, salva soltanto una parte degli autisti e dei meccanici, porta i libri in tribunale, altrimenti oltre a restituirci una città sporca da fare schifo, ci faranno indebitare sempre di più. Siamo alla beffa delle ferie non pagate a gente che non produce niente, che accarezza la strada invece di ramazzarla energicamente o scalda le sedie negli uffici. CHI protegge i 120 operatori ecologici addetti alla pulizia delle strade, chi sono quelle donne senza divisa e con una ramazza in mano, vaganti senza meta per il verde della città, verde si fa per dire.

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  2. Caro RENATO sindaco ci dobbiamo liberare al più presto di MessinAmbiente e dei suoi dipendenti, affidare ai privati il servizio rifiuti, salva soltanto una parte degli autisti e dei meccanici, porta i libri in tribunale, altrimenti oltre a restituirci una città sporca da fare schifo, ci faranno indebitare sempre di più. Siamo alla beffa delle ferie non pagate a gente che non produce niente, che accarezza la strada invece di ramazzarla energicamente o scalda le sedie negli uffici. CHI protegge i 120 operatori ecologici addetti alla pulizia delle strade, chi sono quelle donne senza divisa e con una ramazza in mano, vaganti senza meta per il verde della città, verde si fa per dire.

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  3. kuigibeninati 10 Marzo 2016 09:42

    Mi chiedo e le altre perdite da partecipate COME PER L’ATM (OLTRE 50/MILIONI DI PERDITE DA ESERCIZI PREGRESSI???)e i debiti fuori bilancio non censiti e gli interessi non considerati e…..??? Baaa ma quale legalità?

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  4. kuigibeninati 10 Marzo 2016 09:42

    Mi chiedo e le altre perdite da partecipate COME PER L’ATM (OLTRE 50/MILIONI DI PERDITE DA ESERCIZI PREGRESSI???)e i debiti fuori bilancio non censiti e gli interessi non considerati e…..??? Baaa ma quale legalità?

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  5. E manca ancora il 2015!Come per Alitalia,si vuole tenere in vita una Società che produce giornalmente una montagna di debiti che questi politici vogliono far pagare a noi per incapacità nel prendere decisioni.Vi è una perizia a monte fatta da un organismo terzo che accerti l’entità dei debiti o si prende per buono e non si potrebbe fare ciò che porta Messinambiente?La razionalizzazione delle Partecipate,prevista dalla legge,era un’occasione d’oro per fermare questa emorragia di soldi pubblici che investe tutte le Partecipate/Municipalizzate della città.La Multiservizi pur con un CdA dell’Amam nominato dal Sindaco è senza “vita”.Vorrà dire che questa situazione piace e che noi continueremo a pagare l’inerzia,per non dire altro,del Sindaco.

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  6. E manca ancora il 2015!Come per Alitalia,si vuole tenere in vita una Società che produce giornalmente una montagna di debiti che questi politici vogliono far pagare a noi per incapacità nel prendere decisioni.Vi è una perizia a monte fatta da un organismo terzo che accerti l’entità dei debiti o si prende per buono e non si potrebbe fare ciò che porta Messinambiente?La razionalizzazione delle Partecipate,prevista dalla legge,era un’occasione d’oro per fermare questa emorragia di soldi pubblici che investe tutte le Partecipate/Municipalizzate della città.La Multiservizi pur con un CdA dell’Amam nominato dal Sindaco è senza “vita”.Vorrà dire che questa situazione piace e che noi continueremo a pagare l’inerzia,per non dire altro,del Sindaco.

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  7. Sindaco ascolta me, liberiamoci invece di tutti i dipendenti comunali (vedi sopra) che incasinano i bilanci e non fanno i compiti per casa. La sporcizia non è solo per le strade ma anche nei libri contabili.

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  8. Sindaco ascolta me, liberiamoci invece di tutti i dipendenti comunali (vedi sopra) che incasinano i bilanci e non fanno i compiti per casa. La sporcizia non è solo per le strade ma anche nei libri contabili.

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  9. allora sta volta di chi è la colpa?: di quellicheceranoprima,di Alfano,di Renzi o di Crocetta? no stavolta la colpa e degli spazzini! stabilito,infatti hanno la colpa che non vanno a ramazzare qualcuno che non vuole riconoscere che la colpa è dell’incapacità di quellichecisonoora.

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  10. allora sta volta di chi è la colpa?: di quellicheceranoprima,di Alfano,di Renzi o di Crocetta? no stavolta la colpa e degli spazzini! stabilito,infatti hanno la colpa che non vanno a ramazzare qualcuno che non vuole riconoscere che la colpa è dell’incapacità di quellichecisonoora.

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  11. È compito di una buona dirigenza anche su input dell’Amministrazione ottimizzare al meglio le risorse umane disponibili.Bisogna solo sapere/volere organizzare le maestranze.Per l’insieme dei servizi di igiene-ambientale e di cura del verde pubblico il personale in forza al settore è appena sufficiente.Quando una struttura non funziona la colpa è del vertice,certo vi possono essere dipendenti lavativi ma esistono per correggerli i provvedimenti disciplinari.È solo una questione di volontà e da un’Amministrazione “rivoluzionaria” ci si sarebbe aspettato un grande cambiamento.Invece si continua nella solita maniera(carriere facili,extra in busta paga,affidamenti diretti,contratti a tempo determ.)pur avendo cambiato i vertici delle Partecipate.

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  12. È compito di una buona dirigenza anche su input dell’Amministrazione ottimizzare al meglio le risorse umane disponibili.Bisogna solo sapere/volere organizzare le maestranze.Per l’insieme dei servizi di igiene-ambientale e di cura del verde pubblico il personale in forza al settore è appena sufficiente.Quando una struttura non funziona la colpa è del vertice,certo vi possono essere dipendenti lavativi ma esistono per correggerli i provvedimenti disciplinari.È solo una questione di volontà e da un’Amministrazione “rivoluzionaria” ci si sarebbe aspettato un grande cambiamento.Invece si continua nella solita maniera(carriere facili,extra in busta paga,affidamenti diretti,contratti a tempo determ.)pur avendo cambiato i vertici delle Partecipate.

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  13. maria… ho capito che non ti piace,ma è cosi!Non mettere ogni volta “non mi piace”,tanto i lettori lo danno per scontato che sei attaccato a quel tozzo di pane ed è giusto che lo rosichi fino alla fine.

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  14. maria… ho capito che non ti piace,ma è cosi!Non mettere ogni volta “non mi piace”,tanto i lettori lo danno per scontato che sei attaccato a quel tozzo di pane ed è giusto che lo rosichi fino alla fine.

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