Presentati oggi i candidati di Sel alle primarie del 30 dicembre: Sofia Martino e Salvatore Chiofalo per la Camera e Mamy Costa e Andrea Carbone per il Senato.

Le quote rosa, in casa Sinistra ecologia e libertà, sono al 50% e infatti i candidati alle primarie sono due donne e due uomini, Sofia Martino e Salvatore Chiofalo per la Camera e Domenica Costa e Andrea Carbone per il Senato. A presentare i candidati di Sel alla stampa è stato Elio Morabito, nel corso di un incontro a Palazzo dei Leoni, durante il quale è stata sottolineata la forte presenza del partito nel territorio, testimoniata,ad esempio, dai risultati ottenuti da Vendola alle primarie del 25 novembre. Adesso il centro-sinistra replica il metodo ed anche per Sel sarà possibile esprimere il proprio voto recandosi il 30 dicembre dalle 8 alle 20 nei 51 seggi allestiti tra città e provincia e che si trovano negli stessi punti del Pd, ma con urne, ovviamente, diverse. Solo per motivi logistici ed organizzativi infatti il partito ha deciso di promuovere le primarie insieme al Pd. Del resto i due partiti corrono fianco a fianco per il candidato premier Bersani ed insieme lo hanno portato alla vittoria il 25 novembre. Pertanto anche chi non è tesserato di Sel, ma ad esempio, si è iscritto nel registro degli elettori del centro-sinistra per le primarie di novembre, potrà il 30 dicembre scegliere se esprimere le sue preferenze per i candidati di Sel (in questo caso, naturalmente, non potrà poi votare per il Pd).

Mamy Costa, ex funzionario della Camera di Commercio, ma soprattutto apprezzata pittrice che ha portato le sue mostre in tutta Italia, è candidata al Senato: “Il nostro è un programma working progress, vogliamo archiviare il rigore del Montismo, che ha indebolito il Paese e puntare sui diritti che finora sono stati calpestati. Sel sta dando il giusto spazio alle donne che finora non sono state valorizzate dalle realtà partitiche”. Con lei al Senato si schiera Andrea Carbone, attivista politico da sempre, nato liberale, cresciuto “verde”, e da sempre ambientalista nel Dna, nonché ex coordinatore dei Verdi ed ex consulente del Ministero all’ambiente. “La nostra presenza qui, oggi- dichiara- è per sottolineare la nostra volontà di contribuire al cambiamento. Serve più sinistra ed una sinistra che non criminalizzi chi vuol fare impresa”. Alla Camera si schiera Sofia Martino, docente precaria, madre di tre bambini e separata, pronipote di Gateano Martino (da parte di padre) e di una stirpe di partigiani comunisti, insomma, la perfetta sintesi della nuova generazione alle prese con precarietà e fallimento dei partiti tradizionali. “Sono orgogliosa di appartenere ad un partito che premia la militanza, la passione e le donne- dichiara- Da precaria mi batterò per i diritti di chi non è mai stato valorizzato, ma anche, ad esempio, per la legge popolare per il salario minimo garantito che esiste in tutta Europa tranne che in Grecia e in Italia”. Il reddito minimo garantito non è un regalo per i fannulloni, come ipotizzava la Fornero, ma un ammortizzatore che viene tolto a quanti, ad esempio, non accettano un lavoro pensando di poter contare su quel “sostegno a spese dello stato a vita”. Sempre alla Camera si candida Salvatore Chiofalo, segretario provinciale di Sel, sindacalista, due volte sindaco di Falcone, tra i promotori delle battaglie dei sindaci per la dorsale tirrenica.

“In realtà- spiega- le primarie in Sicilia non si dovevano tenere, perché le abbiamo già avute. Le nostre primarie sono state le regionali di ottobre. Personalmente credo di aver registrato un ottimo consenso. Anche le primarie del 25 novembre, ed i voti presi da Vendola, soprattutto a Messina, sono la prova del radicamento di Sel nel territorio”.

Nessuna polemica, ma anzi, condivisione, per le personalità esterne che anche in Sel, sono state blindate nei listini, “sono un arricchimento del quale andiamo fieri”. In programma, dopo le primarie del 30 dicembre, anche la partecipazione al percorso delle primarie per le amministrative.

Rosaria Brancato