Esercitazione Protezione Civile: svegli e reattivi gli studenti, poco attenti i dipendenti pubblici

Esercitazione Protezione Civile: svegli e reattivi gli studenti, poco attenti i dipendenti pubblici

Esercitazione Protezione Civile: svegli e reattivi gli studenti, poco attenti i dipendenti pubblici

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lunedì 07 Maggio 2012 - 17:03

L’allarme scattato alle 9.10 in punto. Dal punto di vista organizzativo nessun particolare problema, qualche rallentamento solo a palazzo Zanca. Ottimo comportamento per gli studenti di scuole medie e superiori. I “grandi” non danno il buon esempio

Se non fosse stato per il giallo fosforescente dei giubbotti indossati dagli “addetti ai lavori”, in pochi questa mattina avrebbero saputo che per le strade e negli edifici principali della città era in corso la prima giornata della Settimana di Esercitazione di Protezione Civile. Un “effetto sorpresa” che non ha riguardato però solo gli automobilisti o i pedoni impegnati in faccende quotidiane, ma anche coloro che delle prove di evacuazione sarebbero dovuti essere protagonisti attivi. Impossibile non notare l’indifferenza, anzi, passateci il termini la “strafottenza”, dipinta sui volti della maggior parte dei dipendenti dei due principali palazzi cittadini, il Comune e l’Università, oggi interessati dall’esercitazione. A poco sono valse le sollecitazioni giunte dall’ing. Antonio Rizzo, esperto del sindaco e direttore dell’esercitazione, e dai suoi collaboratori, che hanno più volte invitato il personale “ad accelerare il passo”. In pochi si sono “calati nella parte” immaginando la drammaticità del momento.

Atteggiamento ben diverso quello degli studenti della scuole, che al suono della campanella, come previsto, hanno abbandonato le aule, seguendo alla lettere le indicazioni fornite delle insegnanti. Quest’ultime, nel caso della Media Mazzini e del Liceo Maurolico, “armate” di registri, hanno seguito i propri ragazzi fino a piazza Duomo, centro di ammassamento previsto dal Piano di Protezione Civile Comunale, e lì hanno proceduto alla lettura dell’appello per verificare la presenza di tutti. Ciascuna classe munita di paletta, rossa o verde, con su scritto l’anno e la sezione, ha aspettato la fine della procedura per poi fare ordinatamente ritorno in classe. I “piccoli” questa volta hanno dimostrato di avere un comportamento ben più responsabile dei “grandi”, che diversamente da quanto si potrebbe pensare, hanno approfittato dell’occasione anche per fare un piccolo break dal lavoro, come testimonia l’affollamento dei bar di via Cavour in concomitanza all’orario di prova. E che dire poi del convegno organizzato in contemporanea all’esercitazione nell’aula Magna del Rettorato, dal titolo “Vita religiosa, problemi sociali e impegno civile dei cattolici”: tema di indubbia importanza di cui forse però sarebbe stato il caso di discutere in altro momento, concentrando l’attenzione solo sullo svolgimento di procedure di emergenza, di vitale importanza, nel vero senso della parola.

Coscienza civica a parte, come abbiamo visto in alcuni casi piuttosto carente, da un punto di vista strettamente tecnico-organizzativo le procedure di evacuazione non hanno registrato particolari problemi. La scossa di terremoto (magnitudo 6.3 della Scala Richter), è stata “simulata” in perfetta puntualità alle 9.08. A distanza di due minuti, alle 9.10, il sindaco Buzzanca, accertata la conseguente situazione generale, ha proceduto ad attivare il Centro Operativo Comunale (COC), avvisare la Prefettura, la Regione, la Provincia. Sono state così attivate le procedure di Emergenza. Dopo la verifica della percorribilità della viabilità strategica, sono stati attivati i cancelli/presidi nelle aree di maggiore criticità. Alle 9.30, l’esercitazione è stata avviata negli Istituti Tecnici Quasimodo e Minutoli con le prove di evacuazione interna ed esterna. A seguita palazzo Zanca, scuola Media Mazzini e liceo Maurolico, Università, Ufficio Provinciale del Lavoro e facoltà di Scienze della Formazione. Nel pomeriggio, invece, “sos” nella sede della I circoscrizione e presso gli Ordini Professionali di ingegneri, geologi, architetti e Collegio geometri.
Particolarmente attesa la simulazione di salvataggio “aereo” in via dei Verdi, effettuata dai vigili del fuoco. Quest’ultimi con un mezzo fornito di scala mobile, hanno risalito il palazzo della Facoltà di Economia fino alla terrazza dove è stato tratto in salvo il ferito. Qualche problema è stato registrato solo a palazzo Zanca. Al momento dell’attivazione, il pulsante per lanciare il segnale di allarme nei corridoi e negli uffici, si è inceppato. Provvidenziale l’intervento del Responsabile del Corpo di Guardia della Polizia Municipale che ha scoperto l’ “inghippo” e tolto tutti dall’imbarazzo del momento. Si può sempre migliorare. (ELENA DE PASQUALE)

(PHOTOGALLERY DINO STURIALE)

2 commenti

  1. e che è, novità? i dipendenti pubblici mureru e no sannu.

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  2. I dipendenti pubblici sono reattivi solo quando c’e’ da grattarsi le palle

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