Riesplode la vertenza Servirail: dopo quattro mesi di presidio nessuna certezza

Riesplode la vertenza Servirail: dopo quattro mesi di presidio nessuna certezza

Riesplode la vertenza Servirail: dopo quattro mesi di presidio nessuna certezza

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mercoledì 28 Marzo 2012 - 09:59

I lavoratori messinesi scrivono all’assessore Russo e al prefetto, minacciando di “invadere” Palermo. La Fit Cisl: «Brancoliamo nel buio delle promesse, ad agosto scadrà la disoccupazione»

Sensazione di abbandono, ma anche tanta, tanta rabbia. I lavoratori ex Servirail che da quattro mesi presidiano la Stazione Centrale di Messina non demordono e scrivono all’assessore regionale Pier Carmelo Russo chiedendo di sbloccare la vertenza che ormai si protrae da quattro mesi. Una lettera inviata, per conoscenza, anche al prefetto Alecci, nella quale i lavoratori evidenziano il loro stato di disagio e incertezza. «Brancoliamo nel buio delle promesse», scrive Pasquale Maimone, Rsa Fit Cisl: «Dopo il Natale ci apprestiamo a festeggiare in presidio e da disoccupati anche la Santa Pasqua. Non si ha alcuna certezza se non meri impegni assunti dal Gruppo Fs nell’ultimo incontro, ormai risalente a oltre un mese fa. Intanto, però, le difficoltà economiche delle nostre famiglie aumentano e l’unico sussidio, quello di disoccupazione, scadrà nel prossimo agosto».

Non sono serviti quattro mesi di mobilitazioni, un presidio permanente e una serie di incontri dove l’assessorato e il governatore Lombardo si sono fatti promotori e interfaccia con Fs per restituire il servizio treni notte ai siciliani e l’occupazione agli 85 lavoratori Servirail. «Le sole indiscrezioni e rassicurazioni informali da parte di azienda e istituzioni non sono utili certo a tranquillizzare – prosegue Maimone – ancora oggi non sappiamo se e quando tutti e 85 torneremo a lavorare». Ma continuano anche i disagi per l’utenza che anche per le festività di Pasqua non potrà raggiungere in treno le città del Nord ma sarà costretta al cambio nella stazione di Roma. Dopo quattro mesi l’Italia ancora divisa in due e 85 famiglie sono drammaticamente per strada col rischio a breve di perdere ogni forma di ammortizzatore sociale.

«Ma per il Gruppo Fs sembra non esserci fretta alcuna – sottolinea il rappresentante della Fit Cisl – A due settimane dall’ultima riunione, rinviata per richiesta di FS, è giunto il momento di concludere la vertenza. Bisogna dare significative risposte ai lavoratori, ai cittadini e alle parti sociali che si sono spese e mobilitate per ottenere il ripristino del servizio, ratificando una volta per tutte le vere intenzioni di Ferrovie. Chiediamo – conclude Maimone – all’assessore Russo e alla Politica di dare conferma agli impegni assunti con lavoratori e cittadini, pressando il Ministero dei Trasporti per accelerare la modifica in corso del contratto di servizio e riconvocare urgentemente il tavolo regionale interrotto lo scorso febbraio per chiudere la vertenza con la ricollocazione certa di tutte le 85 maestranze messinesi. Diversamente, la protesta dei lavoratori si sposterà a Palermo».

Un commento

  1. L'Osservatore 28 Marzo 2012 17:50

    UNA DOMANDA:
    Ma l’on Garofalo che aveva promesso il suo interessamento e che “avrebbe tenuto il fiato sul collo al Governo” DOV’E’? Quali sono i suoi ultimi passi sulla vicenda? Le sue (e quelle degli altri onorevoli “romani”) determinazioni? Ci ricorderemo di loro…potete scommetterci che ci ricorderemo di loro…

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