San Pier Niceto, il mistero dei 15 migranti minorenni

San Pier Niceto, il mistero dei 15 migranti minorenni

Giovanni Passalacqua

San Pier Niceto, il mistero dei 15 migranti minorenni

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giovedì 06 Luglio 2017 - 14:04

Sono arrivati martedì, improvvisamente, scatenando il malcontento dei cittadini. L'amministrazione dice di non saperne nulla e scrive al prefetto: "Così non possiamo spiegare certe scelte alla comunità". Secondo l'opposizione, invece, il sindaco non poteva non sapere

Ha scatenato le polemiche l'arrivo di 15 migranti minorenni a San Pier Niceto. Ospitati in una casa di riposo, i giovani sono finiti al centro del dibattito politico. Nessuno sembra aver apprezzato il loro arrivo improvviso: né l'amministrazione, che ha scritto al prefetto di Messina per chiedere delucidazioni, né l'opposizione, che ritiene possano esserci conseguente destabilizzanti per il piccolo centro.

I migranti sono arrivati martedì da Messina nella struttura privata di seconda accoglienza gestita dalla cooperativa Sirio; si tratta di minori stranieri non accompagnati, che sono già stati identificati e resteranno sino alla maggiore età. L'autorizzazione per la gestione dell'accoglienza è stata riconosciuta alla cooperativa dalla Regione; per questi motivi, secondo il sindaco Luigi Calderone, il Comune non sarebbe stato coinvolto, né informato dell'arrivo dei minori.

"Fermo restando che adempiremo ai nostri doveri nell'interesse dei minori, non comprendo come un sindaco possa essere tenuto all'oscuro dell'arrivo sul proprio territorio di migranti minorenni" – è la sintesi della lettera inviata al prefetto – "è una questione di sensibilità istituzionale, considerato il fortissimo impatto che questi eventi hanno sulla popolazione, specie in una piccola comunità".

Neanche i cittadini di San Pier Niceto sembrano infatti aver gradito l'arrivo dei migranti. "Di fronte al fatto compiuto, cosa si può dire alla popolazione? Il cittadino va messo nelle condizioni di comprendere che nessuna minaccia deriva dalla presenza del migrante, in un percorso di progressiva accettazione della nuova realtà. Così si mette invece alle corde l'unica interfaccia diretta tra cittadini e istituzioni. Almeno si lasci ai sindaci la possibilità di dialogare con la comunità, specie a fronte di situazioni come queste".

Di diverso avviso l'opposizione, secondo cui l'amministrazione non poteva non sapere, e avrebbe aspettato la fine delle elezioni per non perdere consensi. "Chiederemo un'apposita seduta del Consiglio Comunale per discutere del problema" – annuncia la lista Gallo – "è di una gravità inaudita che, su un tema così delicato e divisivo, l'amministrazione non abbia sentito il dovere di informare preventivamente la cittadinanza, né abbia messo in campo gli strumenti per impedire quanto accaduto. La struttura è contemporaneamente sede di una casa di riposo per anziani e malati, abitazione di tre suore e adesso anche dei migranti; in un paese di poco più di 1000 abitanti effettivi, per lo più anziani, chi garantisce la sicurezza, posto che la caserma dei carabinieri non attua il servizio h24? "

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