Il direttore generale del Messina, e prossimo proprietario in pectore della società, sull'impegno in Coppa Italia: "Non dovevamo mancare, ne andava della continuità sportiva"
MESSINA – Il direttore generale del Messina all’indomani della sconfitta della squadra a Lamezia nel turno preliminare di Coppa Italia ci tiene a ribadire come bisognava agire in questo modo. Ricordiamo che da poco meno di una settimana Peditto ha ottenuto il via libera per occuparsi, tramite la società Doadi, del ramo sportivo della società Acr.
Presentarsi con tanti giovani, senza preparazione e allenamenti, era necessario non solo per evitare una multa che poteva essere il doppio di quella inizialmente preventivata di 8mila euro, ma anche per non inficiare il percorso giudiziario in quanto l’assenza della squadra poteva essere un appiglio in tribunale per bloccare tutto. Il direttore generale aggiunge da tifoso come il Messina non dovrebbe mai marcare visita in impegni ufficiali e ringrazia chi si è messo in gioco domenica al “Guido D’Ippolito” conscio di una destino irreversibile. Infine il dirigente fa un richiamo alla città affinché tutti stiano vicini alla squadra.
La lettera integrale di Peditto
“Carissimi tifosi del Messina,
oggi scrivo questa lettera non per un interesse personale, ma per difendere i ragazzi e lo staff che domenica sono scesi in campo con impegno e sacrificio. Giovedì 21 agosto 2025 abbiamo assunto la gestione sportiva per la stagione 2025/2026. In appena 48 ore siamo riusciti ad allestire una squadra e ad organizzare una trasferta, evitando così non solo sanzioni amministrative da parte della Lega (8.000 euro, o addirittura 16.000 in caso di tardiva comunicazione), ma soprattutto il rischio più grave: la continuità sportiva, richiesta espressamente dal Tribunale di Messina. Una mancata presentazione avrebbe infatti comportato il pericolo concreto della liquidazione della società.
E permettetemi di dirlo con forza: il Messina non può e non deve mai mancare ad un incontro di calcio.
Da tifoso, trovo ingiusto che una parte della tifoseria (anche se definirli tifosi è forse improprio) e alcuni organi di stampa abbiano deriso dei ragazzi che hanno dato tutto in campo. Per venti minuti, quei ragazzi hanno tenuto testa con dignità, onorando i colori giallorossi nonostante le difficoltà.
Le critiche, se costruttive, sono sempre ben accette. Ma attaccare soltanto per denigrare e sminuire il lavoro svolto non fa bene né alla squadra né alla città. E mi rivolgo anche a parte della stampa: trovo indecoroso che alcune testate giornalistiche e televisioni locali, che dovrebbero rappresentare Messina, abbiano scelto di snobbare la squadra per interessi o progetti poco chiari.
Perché vedete, il Messina appartiene a tutti, ma oggi – e ancor di più domani – sarà di chi ci crede e continua a starci vicino. Stiamo lavorando duramente affinché il 7 settembre in campo ci sia una squadra degna della nostra città. Già nelle prossime ore annunceremo i primi acquisti ufficiali. Forza Messina, sempre e solo per la maglia e per la nostra Città!
Con stima, Peditto Giuseppe”

Io penso che questo signore e tutta la squadra sia da lodare senza di lui il Messina sarebbe scomparso e dovrebbe essere incitato e non criticato.
Complimenti al direttore e alla squadra che si è sacrificata per la società, ma non potete pretendere che si vada al Franco Scoglio con questa proprietà. Questo è il mio punto di vista.