Alloggi Ersu, da Gravitelli all’Annunziata stanze e appartamenti a misura di “fuori sede”

Alloggi Ersu, da Gravitelli all’Annunziata stanze e appartamenti a misura di “fuori sede”

ELENA DE PASQUALE

Alloggi Ersu, da Gravitelli all’Annunziata stanze e appartamenti a misura di “fuori sede”

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giovedì 08 Settembre 2011 - 23:34

Ambiente confortevoli e accoglienti che garantiscono ad ogni la legittima privacy. Da quest’anno chi rinuncia all’alloggio non avrà diritto al corrispondente contributo per l’affitto: «Inutile affittare una casa, i ragazzi possono servirsi delle nostre strutture» afferma il presidente dell’Ersu

La mancanza dei 225 posti disponibili nell’edificio della Cesare Battisti, pur rappresentando un “buco” non indifferente soprattutto per coloro che frequentano le facoltà centrali, viene tuttavia controbilanciata dalla restanti alternative: gli appartamenti di Gravitelli (130 posti letto), e le nuovissime strutture di Papardo, (62 posti letto) e dell’Annunziata, stanze quest’ultime inaugurate proprio lo scorso anno. In questo caso i 125 posti letto inzialmente previsti sono stati ridotti a 84 (10 riservati all’Università, ndr) perché come spiegato dal presidente Bartolotta, «gli studenti preferiscono sempre la stanza singola. Comprendendo le loro esigenze – continua – e volendoli fornire tutti i confort necessari abbiamo deciso di rendere singole anche le camere doppie». Una generosità ben “studiata” quella dei dirigenti dell’Ersu che sperano infatti di invertire una politica che negli anni non ha certo favorito le casse dell’Ente: spesso, infatti, gli studenti che possono usufruire dell’alloggio secondo i criteri previsti dal bando, decidono di rinunciarvi preferendo il corrispondente contributo d’affitto (1800 euro) che viene poi utilizzato per corrispondere l’affitto di una stanza singola: «Abbiamo realizzato appartamenti confortevoli, a misura di studente, organizzati per garantire a ciascun ragazzo la privacy necessaria. Dobbiamo fare il possibile perché i ragazzi non prendano appartamenti in affitto e utilizzino invece le strutture universitarie. Anche per tale ragione nel bando pubblicato quest’anno abbiamo inserito una “postilla” (comma 7 art.11 – servizi abitativi): gli studenti che rinunciano all’alloggio non avranno diretto al corrispondente contribuito d’affitto». E’ stato inoltre abbreviato il termine di consegna degli appartamenti che non avverrà più nel mese di novembre, bensì di ottobre per dare ai ragazzi la possibilità di trovare immediatamente una sistemazione funzionale e definitiva. Entro il 7 ottobre, i ragazzi destinatari di alloggio dovranno presentarsi per la consegna della documentazione e simbolicamente delle chiavi della propria stanza.

In attesa dunque di poter nuovamente contare su tutte le strutture presenti in città, si sta cercando di imporre un maggior controllo nei criteri di assegnazione degli alloggi, evitando di lasciare strada libera di più “furbi”. L’Ente sta però lavorando anche l’individuazione di ulteriori risorse che permettano di ampliare i posti letto: definitivamente saltata l’ipotesi Hotel Riviera dopo la proposta, certo poco conveniente per l’Ente Regionale, di Palazzo dei Leoni: «L’idea del presidente Ricevuto era quella di ristrutturare la struttura l’edificio a spese della Provincia e poi affittare le stanze all’Ersu al costo di 20 euro giornaliere per ciascuna: che senso avrebbe avuto?» afferma sorridendo Bartolotta. Messa da parte anche la possibilità di usufruire degli spazi l’Hotel Jolly, attualmente all’asta, l’Ersu punta ora sullo Iacp: «Mi è stato detto, ma è una possibilità da verificare – sottolinea – che l’Istituto ha a disposizione un 2% di budget da riservare per l’edilizia scolastica e universitaria. Se così fosse sarebbe una strada da tentare».

Le novità dell’Ente Regionale non riguardano però solo le politiche abitative ma anche i servizi offerti agli studenti. Dopo i buoni riscontri ottenuti dall’organizzazione dei corsi di preparazione ai test universitari (235 iscritti quest’anno), Bartolotta annuncia la prossima attivazione, a partire da settembre, di corsi in lingua araba: «I ragazzi devono farsi trovare preparati per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla vicinanza con il mondo arabo». Spazio però anche alla ricerca: «La nostra università prepara gli studenti al mondo del lavoro, ma è altrettanto importante avviarli all’ambito della ricerca che in questo momento invece è una dimensione riservata a pochi. Tutti e devono essere messi nella possibilità di sfruttare anche questo settore e ciò è possibile solo con un’adeguata preparazione». (ELENA DE PASQUALE)

(FOTO DINO STURIALE)

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