Immagini di videosorveglianza riprendono il volto dell'aggressore. L'edicolante sta bene

Immagini di videosorveglianza riprendono il volto dell’aggressore. L’edicolante sta bene

Veronica Crocitti

Immagini di videosorveglianza riprendono il volto dell’aggressore. L’edicolante sta bene

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martedì 19 Agosto 2014 - 07:41

Preziosa la testimonianza della vittima, dimessa ieri, nonché le immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno più volte inquadrato l'aggressore che ha agito a volto scoperto.

Proseguono senza tregua le indagini della Squadra Mobile di Messina impegnata a tutto campo per risalire all’identità del giovane rapinatore che, domenica mattina all’alba, ha brutalmente aggredito e preso a sassate l’edicolante 80enne di Piazza Cairoli. Gli agenti hanno già visionato gran parte delle immagini di videosorveglianza della zona dalle quali sembrano emergere preziosi elementi utili al riconoscimento del ragazzo, più volte ripreso in volto. Sentiti anche i vari testimoni che, quella stessa mattina, sono poi intervenuti per dare i primi soccorsi alla vittima e consegnarla alle cure del personale medico immediatamente giunto insieme alle pattuglie delle Volanti. Quando il 118 ha varcato le soglie del pronto soccorso dell’Ospedale Policlinico, le condizioni dell’edicolante erano piuttosto critiche, considerando la profonda ferita in testa. Per tale ragione, quella mattina, i medici si erano subito riservati la prognosi. Adesso l’uomo sta bene, è stato dimesso con diversi punti di sutura in testa, una frattura al naso, trauma cranico e vari ematomi. Gli agenti hanno ascoltato anche la sua testimonianza e la sua precisa descrizione dell’aggressore.

Gli elementi non mancano in quella che è divenuta una vera e propria caccia aperta. Secondo la ricostruzione fatta, quella mattina, il rapinatore avrebbe dapprima preso di mira il chioschetto di Piazza Cairoli frantumandone i vetri e cercando inutilmente i soldi nella cassa vuota e poi, non appena giunto l’edicolante, avrebbe rivolto verso di lui le sue attenzioni. La richiesta di denaro, il rifiuto, il tentativo di strappare il portafoglio dalla tasca, vuoto, il breve allontanamento per prendere una pietra e poi le sassate in testa. Dopo aver lasciato l’uomo a terra in una pozza di sangue, l’aggressore avrebbe poi aperto il registratore di cassa portandosi via una sessantina di euro. A metterlo in fuga sarebbero stati infine due clienti abituali dell’edicola che, notando l’uomo steso a terra, sono subito accorsi tentando di agire.
(Veronica Crocitti)

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