La furia delle acque a Favara travolge Marianna Bello, mamma di 3 figli. La tragica coincidenza
Agrigento – Non si fermano le ricerche di Marianna Bello, la donna di Favara dispersa nell’alluvione che investe l’agrigentino. I Vigili del Fuoco e i soccorsi sono a lavoro coi gommini per individuare e recuperare la trentottenne, sposata e mamma di tre figli, trascinata dalla furia dell’acqua mentre scendeva dall’auto in via Sottotenente Bosco.
Ricerche difficili
Alcuni video hanno ripreso il momento in cui la violenza delle acque l’ha travolta. Col fiato sospeso i familiari di Marianna, che vedono assottigliarsi le speranze di riabbracciarla, col passare delle ore. La pioggia incessante rende difficoltose le ricerche. Al momento è impossibile per l’elicottero dei VdF alzarsi in volo, ad esempio.
La Sala Operativa Regionale Sour, insieme con il Nucleo Operativo di Protezione Civile (NoPI) di Agrigento del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, seguono costantemente l’evolversi della situazione.
Le attività di ricerca si concentrano nella zona del Vallone Mulinello, contrada Crocca, con ispezioni accurate di tutti i pozzetti da monte a valle.
Le altre emergenze
Dal punto di vista dell’emergenza idrica la perturbazione ha apportato un importante contributo di acqua alla Sicilia occidentale, contribuendo a mitigare la siccità degli ultimi anni. Nell’area di Favara si è verificata, purtroppo, una forte concentrazione di precipitazioni in pochi minuti, determinando intensi deflussi superficiali che hanno provocato l’incidente odierno -segnala la Protezione civile regionale – Ulteriori criticità si registrano nei comuni di Ribera, Sambuca di Sicilia, Castelvetrano, Chiusa Sclafani, Sciacca, Gibellina e Calatafimi Segesta, a causa di allagamenti aggravati dalla mancata manutenzione dei pluviali, risultanti ostruiti e incapaci di drenare adeguatamente le acque
Tragica coincidenza
La violenza della pioggia colpisce l’agrigentino nel giorno del sedicesimo anniversario dell’alluvione di Giampilieri a Messina, dove il 1 ottobre del 2009 una bomba d’acqua contribuì a frane e fango che travolsero e uccisero 37 persone.
