Circonvallazione dissestata, dai Dr una proposta drastica contro i progetti del Comune. FOTO

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F.St.

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venerdì 17 Aprile 2015 - 22:46

Abbattere praticamente la metà dei pini, piantare nuovi alberi e poi rifare il manto stradale. Per il gruppo dei Democratici Riformisti gli interventi programmati dal Comune sulla circonvallazione si riveleranno inutili nel giro di un anno. Ed ecco la controproposta.

Togliere quasi la metà degli alberi della circonvallazione per risolvere, in modo definitivo, il problema del manto stradale dissestato. I Democratici Riformisti propongono una soluzione drastica per mettere in sicurezza la lunga arteria ormai totalmente deformata dalle radici dei pini che continuano a crescere ai bordi della carreggiata. Lo hanno spiegato illustrando il progetto alternativo che contrappongono alla linea scelta dall’amministrazione Accorinti che proprio in questo periodo ha iniziato gli interventi di manutenzione del manto stradale dissestato dalle radici degli alberi. Secondo il gruppo consiliare capitanato da Elvira Amata, il progetto definito dagli uffici di Palazzo Zanca sarà l’ennesima soluzione tampone che tra un anno farà riproporre il problema in tutta la sua gravità. E parla con cognizione di causa proprio Elvira Amata che da assessore all'arredo urbano effettuò interventi simili, ad esempio sul viale Italia, che in pochissimi anni hanno mostrato di non essere adeguati per risolvere il problema. Dunque perché sprecare in questo modo il milione di euro della Tasi che il Consiglio comunale ha deciso di destinare proprio a questi interventi? La risposta l’hanno messa sul tavolo i Dr che mandano un messaggio chiaro e preciso all’assessore Daniele Ialacqua e gli chiedono di stoppare quanto fatto fino ad oggi per ridiscutere e riprogrammare le modalità di intervento sulla circonvallazione.

Insieme alla capogruppo c’erano tutti i Dr: Carlo Abbate, Rita La Paglia, Nino Interdonato, Nino Carreri e Santi Sorrenti. Con un dettagliato report fotografico alla mano, hanno analizzato costi e benefici del lavoro che intende portare avanti l’amministrazione e quello che invece propongono loro.

Hanno confrontato la relazione tecnica dei progettisti comunali che mette in chiaro che le scelte progettuali elaborate sono frutto degli indirizzi dell’amministrazione e mirano alla conservazione dell’alberatura presente, nonostante sia chiarissimo che i pini interagiscono con il manto stradale e continueranno a farlo. Una scelta giustificata sia dall’esigenza di mantenere quella che ormai è un’importante connotazione paesaggistica della circonvallazione messinese, sia dal fatto che non ci sarebbero notevoli differenze di costi con altra tipologia di intervento che prevede ad esempio lo scavo, la rimozione degli alberi esistenti, la piantumazione di nuovi alberi e il ripristino della sede stradale. In base a queste indicazioni è stato stilato il primo progetto da 119 mila euro e che, attraverso una tecnica sperimentale, punta a stabilizzare gli alberi e a rifare il manto dissestato. Si comincia in un tratto campione di qualche centinaio di metri sulla via Panoramica nei pressi del complesso Eden Park.

Un intervento che però secondo i Dr già tra un anno si rivelerà inutile ed ecco dunque la controproposta: rimuovere il manto stradale in prossimità delle piante ed eliminare quelle esistenti, piantumazione di nuovi alberi, per esempio platani, ricollocazione del manto stradale. Costo dell’operazione su 100 alberi: 117 mila euro. Considerato che gli alberi presenti sono in totale 618, di cui 264 ad alta criticità, secondo i Dr il milione di euro sarebbe così sufficiente a coprire l’intera operazione. E ricordano anche che il Comune ha firmato una convenzione con l’Azienda Regionale Foreste Demaniali che potrebbe collaborare in questo grande progetto.

Non hanno intenzione di vedere quel milione di euro che il Consiglio ha deciso di destinare a questo settore investito in intervenenti utili. E andranno avanti in questa battaglia.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. CITTA’ MORIBONDA SENZA DIGNITA’ SENZA FORZA SENZA ORGOGLIO SENZA VOGLIA DI RISCATTARE SENZA ONORE SENZA APPARTENENZA ALLA CITTA’ SENZA CORAGGIO SENZA VOGLIA DI VIVERE. NEGLI ANNI 60 INIZIO 70 LE STRADE ERANO AL DI SOTTO DEI MARCIAPIEDI, POI AGGIUNGENDO CATRAME O (‘A PICI) ABBIAMO DETTO VEDETE CHE ARRIVERANNO AD ALMENO 20 – 30 CM SOORA UK NARCIAPIEDE AVEVAMO RAGIONE. PER QUANTO RIGUARDA LE RADICI GLI ALBERI NON C’E’ DIGNITA’ DEL PROPRIO PATRIMONIO DI QUALSIASI NATURA.

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  2. CITTA’ MORIBONDA SENZA DIGNITA’ SENZA FORZA SENZA ORGOGLIO SENZA VOGLIA DI RISCATTARE SENZA ONORE SENZA APPARTENENZA ALLA CITTA’ SENZA CORAGGIO SENZA VOGLIA DI VIVERE. NEGLI ANNI 60 INIZIO 70 LE STRADE ERANO AL DI SOTTO DEI MARCIAPIEDI, POI AGGIUNGENDO CATRAME O (‘A PICI) ABBIAMO DETTO VEDETE CHE ARRIVERANNO AD ALMENO 20 – 30 CM SOORA UK NARCIAPIEDE AVEVAMO RAGIONE. PER QUANTO RIGUARDA LE RADICI GLI ALBERI NON C’E’ DIGNITA’ DEL PROPRIO PATRIMONIO DI QUALSIASI NATURA.

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  3. MessineseAttento 18 Aprile 2015 09:07

    Quanto meno curioso che nell’articolo non si sottolinei che proprio la Amata, durante il cataclisma rappresentato dall’amministrazione Buzzanca, si è resa protagonista dello +++ di soldi pubblici portando avanti lavori di bitumazione, che hanno avuto il solo merito di ++++ le ++++alle solite ditte.
    Ma, come dice qualcuno tanto caro a TS, il messinese ha la memoria corta.

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  4. MessineseAttento 18 Aprile 2015 09:07

    Quanto meno curioso che nell’articolo non si sottolinei che proprio la Amata, durante il cataclisma rappresentato dall’amministrazione Buzzanca, si è resa protagonista dello +++ di soldi pubblici portando avanti lavori di bitumazione, che hanno avuto il solo merito di ++++ le ++++alle solite ditte.
    Ma, come dice qualcuno tanto caro a TS, il messinese ha la memoria corta.

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  5. almeno la Amata non prende Granchi 😀

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  6. almeno la Amata non prende Granchi 😀

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  7. Vedrete che l’amministrazione o non ascolterà la richiesta o prenderà tempo appellandosi a chissà quale principio” botanico “, il tutto per giustificare la loro incapacità. O le zone devastate dalle radici potremmo trasformarle in zone pedonali, tanto per fare felice Cacciola.

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  8. Vedrete che l’amministrazione o non ascolterà la richiesta o prenderà tempo appellandosi a chissà quale principio” botanico “, il tutto per giustificare la loro incapacità. O le zone devastate dalle radici potremmo trasformarle in zone pedonali, tanto per fare felice Cacciola.

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