Basta cementificare, esistono le alternative

Basta cementificare, esistono le alternative

Carmelo De Marco

Basta cementificare, esistono le alternative

martedì 10 Aprile 2012 - 06:50

Il signor Carmelo De Marco ci ha scritto ricordando come, sia importante non cementificare e puntare su altre risorse, turismo, agricoltura. In ogni caso, accadrà che gran parte degli immobili costruiti in una situazione di crisi resteranno invenduti ed emergerà il fallimento di chi non ha saputo creare sviluppo.

Spett.le TEMPOSTRETTO.
L’elemento motore che fa desistere chiunque dall’intraprendere iniziative in qualsivoglia campo è quello che va a toccare la “tasca”.Voglio essere più chiaro con un esempio.
Se i tossicodipendenti, tutti insieme, non comprassero più stupefacenti dagli spacciatori, nel giro di ventiquattro ore il commercio di droghe non esisterebbe più.
Se a causa della crisi economica, stante il fatto che le banche hanno ridotto la concessione dei mutui, considerato che il mercato immobiliare è saturo, tenuto conto che nelle tasche dei cittadini ci sono meno soldi per l‘aumento dei prezzi al consumo e dalla imposizione fiscale, non è improbabile che i cementificatori degli ex molini Gazzi, abbiano alla fine un consistente “invenduto” il che porterebbe (gioia grande) al fallimento dell’impresa costruttrice.Per lo sviluppo economico è necessario non cementificare, ma dare corso ad iniziative che creino sviluppo a cominciare dall’agricoltura, dando la possibilità ai contadini di vendere direttamente i loro prodotti con un prezzo all’origine che sia almeno quadruplicato rispetto a quello attuale: ciò darebbe opportunità di lavoro ai giovani.
Un altro settore sarebbe quello della piscicoltura, poi il turismo. La creazione di un approdo per natanti da diporto e di campeggi turistici che siano aperti tutto l’anno.
La zona ex Sanderson potrebbe essere impiegata per industrie di trasformazione conserviere, utilizzando i fondi europei.Altre attività si potrebbero creare con la raccolta differenziata, riciclando i vari materiali e l’umido per produrre metano e fertilizzanti nonché energia elettrica con i termovalorizzatori. La differenziata è compito del Comune attuarla, troppi rifiuti di valore: carta, cartone, vetro alluminio, plastica vanno a finire nella “indifferenziata”.Evidentemente il nostro beneamato Sindaco (quando si leva di mezzo ai piedi è sempre troppo tardi) è troppo affaccendato a tagliare nastri e a curare la propria immagine.
Cordialissimi saluti.
Carmelo

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