I Drs sulla crisi alla Regione: "Per Crocetta è suonato un campanello d'allarme"

I Drs sulla crisi alla Regione: “Per Crocetta è suonato un campanello d’allarme”

Rosaria Brancato

I Drs sulla crisi alla Regione: “Per Crocetta è suonato un campanello d’allarme”

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martedì 01 Ottobre 2013 - 13:45

"I tecnici non dureranno a lungo, la politica deve riprendere il suo ruolo, per Crocetta è suonato un campanello d'allarme". I Democratici riformisti siciliani oggi in conferenza stampa hanno ribadito il sostegno al governatore, facendo però valere il peso dei numeri e chiedendo anche una presa di posizione in difesa di Forzese. Il messaggio però guarda avanti, al rimpasto.

E’ suonato un campanello d’allarme nella giunta Crocetta, è necessario che la politica riprenda il suo ruolo, che è quello di decidere e governare, i tecnici non possono durare a lungo”. Il messaggio, in conferenza stampa all’Ars, è di Marcello Greco, deputato Drs e presidente della Commissione formazione e lavoro. Il destinatario è il governatore che, in piena crisi con il Pd è alla “conta dei voti” ed i sei parlamentari democratici riformisti, suoi alleati, hanno intenzione di farne valere tutto il peso. Per uscire dal “politichese” i Drs continueranno a dare sostegno a Crocetta nel mare in burrasca della coalizione, ma non ci stanno a fare i figli di serie B, ovvero, vogliono più “visibilità”, vale a dire posti di governo.

La conferenza stampa del gruppo regionale dei Democratici riformisti siciliani è servita a chiarire la posizione sulla crisi in corso ed anche a difendere Marco Forzese, presidente di una Commissione Affari Istituzionali sull’orlo della chiusura dopo le dimissioni di nove componenti . La presidenza di Forzese, dato anche neo assessore in pectore (lui stesso ha dichiarato “se divento assessore mi dimetto da deputato), viene messa sul tavolo dell’alleanza con Crocetta: noi siamo leali ma devi esserlo anche tu e difenderlo dagli attacchi dei colleghi. Ma c’è di più, perché in queste ore il Presidente della Regione è alla ricerca di una maggioranza “tranquilla”, perché in caso contrario i provvedimenti della giunta avranno vita brevissima in Aula. Ecco quindi che gli alleati minori, quali Art.4 e Drs, con 13 deputati complessivamente, diventano numeri che pesano. Sia Leanza, di Articolo 4 che Picciolo, Drs, lo sanno bene e le parole del messinese Marcello Greco (tra i papabili per un ingresso in giunta) vanno tutte nella direzione dell’allargamento della giunta.

“Le cose vanno cambiate, gli assessorati devono tornare alla politica- ha detto Greco- Sulla formazione il governo ha operato bene per la salvaguardia dei posti di lavoro degli sportelli multifunzionali. In passato ho criticato la Scilabra ma oggi apprezzo il risultato. Detto questo adesso non si può andare avanti senza la collaborazione tra giunta e Ars. Le forze che hanno aiutato il governo Crocetta devono lavorare per continuare l’azione di governo”.

Vogliono fare da pontieri ma non restare né indietro né schiacciati dalla coalizione, ecco perché i Drs Edi Tamajo, Marcello Greco, Giuseppe Picciolo, Riccardo Savona e Salvatore Lo Giudice ribadiscono che Marco Forzese non si tocca e chiedono al Presidente una presa di posizione netta, anche in virtù di quell’appoggio che il gruppo non ha mai fatto mancare in questi mesi.

Forzese, presidente della Commissione Affari istituzionali (quella che tra l’altro vota sulle nomine) secondo i deputati sarebbe finito nel tritacarne delle beghe personali e degli scontri interni alla maggioranza.

“Ho lasciato l’Udc perché nel catanese stava diventando la succursale dell’Mpa- spiega Forzese- Ma il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone tenta di farmi fuori da gennaio, ormai è diventato un killer politico”.

Nei giorni scorsi 9 componenti su 15, dopo aver chiesto le dimissioni di Forzese hanno lasciato la Commissione che però rischia di essere sciolta se non saranno sostituiti. Rischio che i Drs non vogliono correre, sottolineando il lavoro fatto dal Presidente Forzese, anche a sostegno dell’amministrazione regionale.

“Nell’interesse della Sicilia le frizioni tra Crocetta e Pd devono essere superate- ha dichiarato il capogruppo Drs Beppe Picciolo- Il nostro appoggio è incondizionato, siamo l’area politica moderata che ha deciso di schierarsi con l’azione riformista del governatore. Non abbiamo mai chiesto nulla e nulla vogliamo perché siamo forza di governo, ma non tolleriamo mortificazioni politiche sulla vicenda Forzese. Evitiamo sterili contrapposizioni per fatti personali e non politici. Forzese ha sempre difeso le norme portate avanti di Crocetta come la doppia preferenza di genere. Chiediamo quindi una presa di posizione sulla vicenda”.

Il messaggio è diretto a Crocetta, che non può permettersi ulteriori frizioni né di perdere pezzi fondamentali per la sua maggioranza, soprattutto se i rapporti con il Pd dovessero definitivamente naufragare. I Democratici riformisti lo sanno bene e quel “campanello d’allarme” al quale faceva riferimento Marcello Greco, in questo momento lo stanno suonando proprio loro. “Chi ha orecchie ad intendere…”

Rosaria Brancato

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