Tra i motivi “lo scippo del Ccnl da sempre vigente al Cas e nonostante le casse del Consorzio siano gravemente deficitarie, tant’è che l’amministrazione ha chiesto alla Bei un finanziamento (privo di qualsivoglia garanzia) di 200 milioni di euro necessari per rimettere in sicurezza le autostrade che gli sono assentite"
E’ alta l’adesione allo sciopero di ieri e oggi nelle autostrade siciliane. La Cub/Trasporti, denuncia “l’inqualificabile condotta antisindacale della direzione del Cas, che ha operato sostituzioni di lavoratori in sciopero in palese violazione di legge e nonostante le assicurazioni del presidente Faraci, motivo di denunzia alle autorità di vigilanza” e ricorda che “la vertenza in corso ha già provocato, dal 23 luglio scorso, alcuni milioni di euro di mancati incassi, tutti addebitabili alla inspiegabile e colpevole indifferenza del presidente Faraci, il quale si ostina a non aprire il negoziato sui problemi motivo di vertenza”.
Tra i più importanti “lo scippo del Ccnl da sempre vigente al Cas e nonostante le casse del Consorzio siano gravemente deficitarie, tant’è che l’amministrazione ha chiesto alla Bei un finanziamento (privo di qualsivoglia garanzia) di 200 milioni di euro necessari per rimettere in sicurezza le autostrade che gli sono assentite”.
La Cub/Trasporti denuncia inoltre che “il danno economico al Cas non si limita solo ai mancati incassi dei pedaggi, ma si sommerebbero alle ipotizzate evasioni fiscali (Iva, Irap, ecc.), rilevate ultimamente dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’indagine tuttora in corso. La Giunta di Governo regionale, ingerendo negativamente e pur non avendone titolo circa l’autonomia gestionale della concessionaria Cas (tramite i suoi assessori Valenti e Torrisi), ha solo prodotto sterili ed infruttuose dilazioni nel tempo, nonostante l’intervento di mediazione della Commissione Lavoro dell’Ars”.
La CUB/Trasporti infine auspica una rapida e necessaria riapertura delle relazioni industriali, ferme al 2011, quale elemento essenziale e funzionale a dare risposte alla vicenda del Ccnl e a seguire i rimanenti punti sollevati.
