Situazione critica in Calabria e Sicilia, ma anche molte altre Regioni hanno problemi con frane, smottamenti ed esondazioni
La situazione del dissesto idrogeologico è sempre più critica in Calabria e Sicilia dove sono complessivamente ben quattromila le persone sgomberate.
Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha tenuto un’informativa all’Aula del Senato per fare il punto della situazione sull’emergenza che è ricca di criticità. L’allarme frane e dissesto non è limitato al territorio Calabro/Siculo, ma è invece da estendere a tutto il territorio nazionale: gli eventi delle scorse settimane in Basilicata, Campania, Abruzzo e Liguria e quelli delle ultimissime ore in Emilia Romagna dimostrano chiaramente quanto il territorio di tutto il Paese non ne possa più di piogge e maltempo. I terreni sono zuppi d’acqua a causa di incredibili anomalie pluviometriche che durano ormai da anni.
L’inverno 2009/2010, inoltre, è stato il più piovoso degli ultimi trent’anni. E non è ancora finito.
Bertolaso a Palazzo Madama ha parlato di gravi criticità soprattutto nel Messinese, a Caronia e San Fratello dove milioni di metri cubi stanno franando verso valle. Ma per la Coldiretti la situazione meteorologica di questi ultimi mesi scongiura la siccità estiva e, di conseguenza, non è da considerare totalmente negativa.
Intanto Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha chiesto di -aggiornare le mappe dell’Italia delle frane per rappresentare la situazione attuale di rischio- mentre per il presidente della commissione Ambiente del Senato, Antonio D’Alì -occorre mettere mano alla normativa definendo un sistema di norme quadro contro il dissesto-. E dal presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), Sergio Chiamparino, è arrivata la richiesta al ministro dell’Ambiente -di un tavolo di confronto permanente per azioni coordinate-.
Proprio il Ministero dell’Ambiente sta lavorando a un piano strategico sul rischio da dissesto idrogeologico per cui è già stato stanziato un miliardo di euro. Nello specifico, per quanto riguarda Calabria e Sicilia Bertolaso ha proposto l’attivazione di una -cabina di regia per stabilire un cronoprogramma di interventi per la messa in sicurezza e la ridefinizione delle situazioni di rischio-.
Intanto, più di cinque mesi dopo la devastante alluvione di Giampilieri e Scaletta Zanclea dove morirono 37 persone, i cittadini continuano ad essere terrorizzati ogni qual volta il cielo minaccia pioggia.
E le previsioni per i prossimi giorni sono tutt’altro che confortanti.
