Il disastro idrogeologico del 1° marzo a Mili San Pietro lancia l'allarme degli alvei-strade

Il disastro idrogeologico del 1° marzo a Mili San Pietro lancia l’allarme degli alvei-strade

Il disastro idrogeologico del 1° marzo a Mili San Pietro lancia l’allarme degli alvei-strade

Tag:

venerdì 11 Marzo 2011 - 09:25

Nuovo studio del prof. Franco Ortolani sulla situazione, molto pericolosa, degli alvei-strade

L’abitato di Mili San Pietro è ubicato in destra orografica della Fiumara di Mili. Fino al 1954-55 l’area urbana era prevalentemente in sinistra orografica del Vallone Fodi, affluente della Fiumara di Mili; una parte minore, separata dall’alveo naturale del Vallone Fodi, occupava la destra orografica.

Lo sviluppo urbano successivo è avvenuto in destra e sinistra orografica del Vallone Fodi occupando la valle per alcune centinaia di metri verso monte. L’asse viario di penetrazione (significativamente chiamato Via Vallone) è stato ricavato ricoprendo l’alveo che è stato trasformato in alveo strada caratterizzato dalla presenza dell’alveo intubato sotto la sede stradale.

Una soluzione ingegneristico-urbanistica simile è stata realizzata, con interventi pubblici ritenuti eseguibili in sicurezza in base alle conoscenze idrauliche e geoambientali disponibili, in centinaia di aree urbane fin dall’inizio del ventesimo secolo.

Oggi è evidente che tali interventi strategici si stanno rivelando assolutamente inadeguati in relazione allo sviluppo dell’antropizzazione e dei cambiamenti climatico-ambientali in via di accentuazione da alcune decine di anni e alla crescente incuria del territorio e mancanza di sistemi di allertamento e protezione civile preventivi in grado, almeno, di salvare la vita dei cittadini.

Il prof. Franco Ortolani ha realizzato un nuovo studio approfondito alla luce del nuovo evento alluvionale che all’inizio della scorsa settimana ha colpito il Messinese, con devastanti colate di fango a Mili San Pietro come testimoniato dagli eloquenti video diffusi da tutti i media nazionali.

Il lavoro, pubblicato integralmente su www.meteoweb.it, ricostruisce la storia del paese e di tutti i suoi aspetti legati all’abusivismo ambientale diffuso.

Molto interessanti le -conclusioni- in cui Ortolani spiega che nell’abitato di Mili San Pietro le intense piogge hanno provocato un grave evento alluvionale del tutto simile a quello accaduto ad Atrani il 9 settembre 2010. La situazione ambientale dei due abitati è del tutto simile. La strada principale che da valle conduce alla parte alta dell’abitato è stata realizzata coprendo l’originario alveo torrentizio che è stato trasformato in alveo-strada. La portata torrentizia è stata tale da non poter essere smaltita dalla fognatura sotto la strada per cui, probabilmente anche a causa di una parziale ostruzione dell’imbocco dell’alveo coperto, una notevole quantità di acqua e detriti con alberi si è riversata lungo la strada che si chiama Via Vallone. Come ad Atrani, la notevole portata incanalatasi lungo la strada ha trascinato alcune decine di auto fino ad accatastarle in una strettoia della strada. Per fortuna il progressivo aumento della portata del flusso che scorreva lungo la strada ha allarmato i cittadini che sono riusciti a mettersi in salvo. Il grave evento avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche se si fosse verificato in un’ora di punta del traffico automobilistico e pedonale, ad esempio all’entrata o all’uscita delle scuole. Situazioni simili si rinvengono in miglia di abitati ubicati alla base dei rilievi e centinaia di migliaia di cittadini sono potenzialmente esposti a serio pericolo. E’ inutile dire che ancora non vi sono sistemi di allertamento efficaci e piani di protezione civile locali e di bacino in grado di garantire l’incolumità dei cittadini. La riduzione dei fondi pubblici per la difesa del suolo e dei cittadini è molto preoccupante ed è una via per raggiungere uno sciagurato obiettivo: protezione ambientale preventiva zero.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007