Global Warming, era tutto un trucco di alcuni scienziati. Ecco la prova: è scoppiato il 'Climagate'

Global Warming, era tutto un trucco di alcuni scienziati. Ecco la prova: è scoppiato il ‘Climagate’

Global Warming, era tutto un trucco di alcuni scienziati. Ecco la prova: è scoppiato il ‘Climagate’

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lunedì 23 Novembre 2009 - 18:12

Gli 'eroi' del giornalismo Italiano sono Paolo Vietti, Claudio Gravina e il Maggiore Guido Guidi: senza il loro intervento nessuno, in Italia, avrebbe saputo dello scandalo

E’ lo scaldalo del clima: il ‘Climagate’ è iniziato la scorsa settimana quando, giovedì notte, centinaia di email interne del Centro di ricerche sul clima (Cru) dell’Università dell’East Anglia in Inghilterra sono finite su internet, leggibili a tutti, dopo l’attacco di un pirata informatico.

Proprio mentre i grandi del mondo stanno cercando di trovare un accordo in vista del meeting di Copenhagen, vengono messe in dubbio tutte le basi da cui dovrebbero scaturire determinate scelte politiche ed economiche di fondamentale importanza per il futuro.

Si tratta di oltre mille email e 3.500 documenti di varia natura sulla climatologia e sui cambiamenti climatici che alcuni scienziati di questo centro di ricerca hanno condiviso tra il 1996 e giovedì scorso.

Il contenuto di questi messaggi è clamoroso: gli scienziati in questione si scambiano pareri e informazioni su come censurare alcuni dati meteorologici ed esaltarne altri, filtrando le notizie e decidendo cosa rendere di dominio pubblico. All’interno del centro Studi venivano ingigantiti tutti i dati tesi a rapportare le attività umane all’aumento delle temperature, mentre erano cestinati i dati che facevano pensare ai cambiamenti climatici come naturali cicli assolutamente normali. All’interno del centro di ricerca veniva utilizzato il programma di elaborazione dati ‘Hadcrut3’, il cui codice è sempre rimasto misterioso.

Phil Jones, direttore del Climatic reaserch Unit, in una di queste email scrive che è stato utilizzato -il trucchetto di Mann per nascondere il declino delle temperature dal 1981 ad oggi- e Kevin Trenberth, ricercatore presso l’NCAR scrive che -non possiamo spiegare l’assenza di riscaldamento negli ultimi anni, è una finzione che non possiamo permetterci-.

Alla base di tutto c’è, quindi, il fatto che negli ultimi anni il global warming s’è interrotto. Le temperature non stanno più aumentando e gli scienziati non possono nasconderlo, dopo tanti anni di censure e disinformazione.

Proprio il Centro di ricerche sul clima (Cru) dell’Università dell’East Anglia ha avuto un ruolo fondamentale nell’ultimo rapporto dell’Ipcc, il panel intergovernativo delle Nazioni Unite che studia i cambiamenti climatici. I rapporti dell’Ipcc, evidentemente, sono stati truccati da interessi economici e politici.

E oggi i grandi del mondo stanno discutendo come intervenire -contro- (!! Tsk! -contro-!!) i cambiamenti climatici proprio sulla base di quel rapporto.

La teoria secondo la quale siano le attività umane a determinare i cambiamenti climatici è oggi completamente smontata dal ‘Climagate’ che mette a nudo un clamoroso scandalo con cui bisogna adesso fare i conti.

Dopotutto c’è chi lo dice già da tempo, e l’abbiamo sempre sottolineato. Il clima cambia, sta cambiando e continuerà sempre a cambiare perchè è sempre cambiato nel corso della storia.

Dovremo, piuttosto, iniziare a preoccuparci il giorno in cui il clima non cambierà più e inizierà a rimanere sempre statico e monotono.

Noi esseri umani, inoltre, dovremmo imparare ad avere maggiore rispetto della natura mettendo da parte la presunzione che ci spinge a considerarci padroni di tutto.

Com’è possibile pensare che siano le attività umane a determinare i cambiamenti climatici?

L’uomo è insediato su appena il 2% della superficie terrestre (lo 0,4% del volume!) e il riscaldamento delle temperature di alcuni decenni del secolo scorso non ha interessato solo la Terra, ma tutti i pianeti del sistema Solare.

E’ evidente che l’evoluzione climatica è dettata ciclicamente da forze naturali molto più grandi rispetto alle piccole e insignificanti attività degli esseri umani che al cospetto sono assolutamente ininfluenti.

Una nota finale dobbiamo dedicarla a quei veri e propri ‘eroi’ del giornalismo Italiano che hanno avuto il coraggio e l’attenzione di riprendere e diffondere questa notizia anche in Italia: Paolo Vietti su IlFoglio.it, Claudio Gravina e il Maggiore dell’Aeronautica Militare Guido Guidi sul ClimateMonitor.it.

Eccezion fatta per Paolo Valentino, che ne ha parlato poche ore fa sul Corriere.it, i media Italiani tacciono.

Torneranno presto a parlare delle emissioni di Co2, dei ghiacci che si sciolgono e degli accordi di Copenhagen perchè il sensazionalismo catastrofista fa più ‘appeal’ rispetto alla verità scientifica delle cose.

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