Neve e gelo stanno provocando tanti disagi e seri danni non solo al nord Italia, ma anche in tutt’Europa e negli Stati Uniti nord/orientali
Verrebbe subito da chiedersi dov’è finito il global warming: due storiche ondate di neve e gelo eccezionale stanno colpendo l’Europa e il nord America. Washington e Philadelphia sono sommerse da oltre mezzo metro di neve. A New York ne sono caduti 20cm, un pò come a Milano dove però continua a nevicare forte.
Si è congelata per ampi tratti la laguna Veneta. La pianura Padana è un incredibile catino siberiano con temperature minime fino a -20°C e massime che, in alcuni casi, non sono risalite oltre i -10°C. Moltissimi corsi d’acqua, tra cui l’Arno a Firenze, si sono congelati come molti laghetti e canali dell’Italia centro/settentrionale.
L’Europa è nel caos: ottanta persone sono morte assiderate, di cui gran parte in Polonia e Ucraina.
Il Belgio è stato completamente isolato: si sono ghiacciate le acque dei porti e gli aeroporti hanno dovuto chiudere per le abbondanti nevicate.
Anche in Germania gli importantissimi scali internazionali di Duesseldorf e Francoforte hanno annullato centinaia di voli.
La situazione è di allarme anche negli Stati Uniti orientali, che non facevano i conti con una tempesta di neve così violenta e devastante da oltre un secolo.
Neanche a Mosca nevicava così tanto da più di cento anni: è un Bianco Natale su gran parte del territorio Europeo e nord Americano, dove in Alaska si sono sfiorate punte di -45°C.
Il grande gelo, che ha avuto tantissimi picchi da record (non faceva così freddo in Europa a dicembre da più di 150 anni!) sta determinando tantissimi disagi soprattutto nel settore dei trasporti: oltre agli aeroporti bloccati dalla neve anche le reti viarie e ferroviarie sono paralizzate dalla neve abbondante e dal ghiaccio record.
I numerosi episodi record di freddo e neve che si stanno ripetendo negli ultimi anni ci dovrebbero far capire che i cambiamenti climatici non sono un problema, perchè si tratta di fenomeni assolutamente naturali dettati da cicli alternati e da forze della natura.
Anzichè sperperare inutilmente tantissimi soldi nella -lotta al cambiamento climatico- (non c’è alcun motivo per combatterlo! Bisogna lasciare fare il proprio corso al clima e alla natura!), sarebbe il caso di destinare questo tipo di finanziamenti proprio al settore della ricerca scientifica nei settori di meteorologia e climatologia, in modo tale da perfezionare sempre più le tecniche di previsioni del tempo e cercare di limitare i danni nel caso di eventi così violenti.
Essere meno presuntuosi significa anche ritrovare quell’armonia perduta con il mondo dell’ambiente e della natura che si esprime in tutta la propria meraviglia anche in questi momenti particolarmente estremi: chi può resistere al fascino di un’abbondante nevicata? Quant’è affascinante osservare il ghiaccio e la galaverna?
Scenari inconsueti e rari regalano emozioni da brividi, consentendoci di ritrovare le origini dell’uomo in quella Terra che ci è Madre in quanto Natura.
La Natura, appunto, con i suoi quattro elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco.
Quegli elementi con cui si ha a che fare in questi momenti in cui la Natura si fa sentire in modo intenso e inevitabile.
Quei quattro elementi che sanno regalare poetiche emozioni e scenari affascinanti: proviamo a tuffarci nell’Europa, nel nord Italia e nella costa orientale degli Stati Uniti d’America per vivere da vicino quest’eccezionale ondata di gelo e neve con un fantastico racconto per immagini.
Senza brontolare per il ritardo di un treno o per il rinvio di una partita di pallone: non è colpa di nessuno, viviamo in un Pianeta che è dominato dalle forze della Natura che si caratterizzano anche per episodi così estremi.
