Promuovere la Raccolta Differenziata e rifiutare gl'inquinanti e costosissimi Termovalorizzatori

Promuovere la Raccolta Differenziata e rifiutare gl’inquinanti e costosissimi Termovalorizzatori

Promuovere la Raccolta Differenziata e rifiutare gl’inquinanti e costosissimi Termovalorizzatori

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venerdì 07 Novembre 2008 - 15:16

Nota della Direzione provinciale della Federazione dei Verdi di Messina che invita ad un costruttivo confronto l'Amministrazione comunale

Si alla raccolta differenziata, No ai termovalorizzatori. Questo, in estrema sintesi, il concetto espresso da un’ennesima presa di posizione della Federazione dei Verdi di Messina nella nota diramata dalla Direzione provinciale del movimento, che apre però al confronto, con spirito costruttivo, con l’Amministrazione comunale, vista l’importanza e la delicatezza del problema, offrendo le proprie competenze per individuare insieme le soluzioni più idonee, nell’interesse della salute dei cittadini e dell’ambiente. La raccolta differenziata, quale unico sistema in grado di creare economia reale ad impatto ambientale nullo, è sostenuta fortemente dai Verdi. “Vorremmo comprendere, e giriamo a tal proposito la domanda all’Amministrazione comunale, quali siano le ragioni per le quali si è deciso di non rendere efficiente la differenziata nella nostra città- – si chiede nella nota. -L’esperienza della raccolta differenziata porta a porta, nel villaggio di Torre Faro, ha mostrato infatti, che se da un lato esiste presso i cittadini una sensibilità crescente, dall’altra parte l’efficienza del sistema di raccolta continua ad essere assolutamente mediocre.-

Affatto dissolte invece le perplessità sorte, per i Verdi, in relazione alle motivazioni addotte a sostegno dell’ipotesi della creazione di un termovalorizzatore nella nostra città, la cui costituzione dovrebbe, tra l’altro, avvenire in seguito al riconoscimento di una espressa e specifica deroga da parte della Regione. Nessuna previsione fu mai fatta, in relazione ad un termovalorizzatore nella nostra città, nel Piano regionale dei rifiuti varato dalla passata giunta Cuffaro, nel quale, com’è noto, sono stati previsti per la nostra isola quattro grandi termovalorizzatori da realizzarsi ad Augusta, Bellolampo, Casteltermini e Paternò. Viene altresì apprezzato l’emergere della circostanza che persino autorevoli rappresentanti messinesi del Pdl rinneghino di fatto quel piano.

E’ stato asserito comunque che la presenza di un termovalorizzatore consentirebbe sia un notevole risparmio economico, sia una possibile fonte di entrata per il nostro Comune ma “é noto invece come termovalorizzare rifiuti sia una scelta che si paga a caro prezzo: mediamente, 90 euro a tonnellata.- – si afferma nella nota. “L’esperienza evidenzia come l’efficienza economica del termovalorizzatore sia strettamente funzionale alla quantità di rifiuti che si incenerisce. Ovvero, visti gli ingenti costi di gestione ed i tempi per la realizzazione, la costruzione di piccoli termovalorizzatori, propugnata da più parti, rappresenta di certo un investimento a perdere. In altre parole- – si commenta nella nota – “visto e considerato che, per andare a regime, un termovalorizzatore necessita di qualcosa come circa 700 tonnellate al giorno di rifiuti, non vorremmo che per ottimizzare i costi dovremmo essere destinatari della spazzatura di altre città.-

Continuare a sostenere la validità della termovalorizzazione quale passaggio interlocutorio o parallelo rispetto alla differenziata, o ad altri sistemi moderni ed ecocompatibili di smaltimento, “é argomento assolutamente fuorviante.- – continua la nota dei Verdi – “Proprio perché inoltre gli utili per il gestore del termovalorizzatore in Italia, a differenza degli altri paesi europei, aumentano in proporzione diretta alla quantità dei rifiuti inceneriti, si comprende come la messa in funzione di un termovalorizzatore nella nostra città, costituirebbe un disincentivo ulteriore all’efficienza di un servizio, quello della differenziata, che al momento stenta a decollare.-

Se si brucia non si ricicla. E se non si ricicla si va contro lo spirito e la lettera del Testo Unico in materia di diritto dell’ambiente, contro le operazioni che potrebbero assicurare occupazione e innovazione scientifica nelle tecniche di raccolta separata. “Ci lascia inoltre a dir poco stupiti – conclude la nota – “la sicurezza con la quale viene ancora una volta proposto il sito di Pace, quale luogo ove si dovrebbe far sorgere l’inceneritore. Il nostro stupore deriva dalla circostanza che questa amministrazione, stando ai proclami del sindaco e dell’Assessore alle Politiche del mare, punterebbe ad una riqualificazione dell’intera riviera nord finalizzata ad un miglioramento della qualità dell’offerta turistica! Ma vi immaginate il via vai quotidiano di camion ricolmi di rifiuti, specie nel periodo estivo, costretti magari a fare slalom tra turisti e bagnanti? Quanto agli impatti ambientali, ci limitiamo in questa sede a sottolineare che persino i termovalorizzatori cosiddetti di ultima generazione, presentano notevoli problemi tanto in tema di smaltimento delle ceneri quanto di inquinamento dovuto al rilascio in atmosfera di polvere sottili.-

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