S. Teresa. Aro, la Cgil chiede l'invio di un commissario al Comune: è scontro sui livelli occupazionali

S. Teresa. Aro, la Cgil chiede l’invio di un commissario al Comune: è scontro sui livelli occupazionali

S. Teresa. Aro, la Cgil chiede l’invio di un commissario al Comune: è scontro sui livelli occupazionali

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lunedì 24 Agosto 2015 - 15:00

“L’istanza – spiega il segretario provinciale dell’organizzazione sindacale, Carmelo Pino – è finalizzata a verificare che tutti gli adempimenti sin qui adottati dal Comune di Santa Teresa di Riva siano corrispondenti a quanto previsto dalle leggi e dalla normativa vigente"

Si riaccende lo scontro sindacati- Comune di S. Teresa di Riva sul Piano Aro, l’Ambito di raccolta ottimale che manderà definitivamente in soffitta l’Ato4. La Fp Cgil di Messina ha chiesto all’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, al dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti e all’osservatorio sui rifiuti ed ispettorato, l’invio di un ispettore, o di un commissario ad acta al Comune di S. Teresa di Riva. “L’istanza – spiega il segretario provinciale dell’organizzazione sindacale, Carmelo Pino – è finalizzata a verificare che tutti gli adempimenti sin qui adottati dal Comune di Santa Teresa di Riva siano corrispondenti a quanto previsto dalle leggi e dalla normativa vigente. In modo da garantire la legalità e la tutela inviolabile dei livelli occupazionali in quel territorio”. Il nocciolo della questione è proprio questo. L’Aro prevede una drastica riduzione del personale, da 22 a 12 unità. Pino tira in ballo la concertazione prevista dall’art. 5 del decreto del 5 marzo 2014, con il quale è stato approvato il Piano d’intervento dell’ambito di raccolta ottimale del Comune di Santa Teresa di Riva, ricordando “che ha avuto esito e verbale negativo in quanto le organizzazioni sindacali non hanno ritenuto congruo e corrispondente alla normativa ed agli accordi quadro la dotazione organica del personale prevista , 12 lavoratori a fronte di 22 che risultano in quota parte assegnati allo stesso Comune, quota, questa, stabilita nell’assemblea dei soci dell’Ato Messina4 nella seduta del 30 settembre del 2013. Personale, quest’ultimo, che comprende in quota parte, capi squadra, addetti ai centri di raccolta ed autisti di mezzi monoperatori (4° Livello )”.

Il sindacato va oltre. “Tutto il personale in forza all’Ato4 – (i cui elenchi sono stati già inviati e certificati dagli uffici regionali ) – incalza il segretario della Fp Cgil – è sottoposto alla vigente normativa secondo la quale il personale amministrativo impiegato dalle società di ambito in liquidazione, previa ricognizione, secondo le modalità stabilite dalla legge, transiterà in ragione dei fabbisogni individuati dagli enti locali aderenti alle Srr nell’organico di queste ultime. Il personale necessario per la gestione delle aree di raccolta ottimale – recita la normativa – potrà essere impiegato dalla Srr, in posizione di comando/distacco, presso i Comuni che gestiscono direttamente il servizio di raccolta, spazzamento, trasporto dei rifiuti, ovvero presso il Comune capofila in presenza di convenzione intercomunale per la gestione del predetto servizio”. Nel documento inviato a Palermo dal sindacato si sostiene che nessun intervento è stato adottato dalle autorità in merito alle richieste e alle denunce inviate dall’organizzazione sindacale il 5 Maggio 2014 (richiesta in autotutela del decreto) ne delle osservazioni, il 10 Giugno 2014, circa il piano d’intervento dello stesso Comune santateresino. Da qui la richiesta dell’invio di un commissario o di ispettori dalla Regione.

Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale aveva indicato l’inizio del nuovo percorso, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti: entro il prossimo settembre. Il sindaco, Cateno De Luca, ha ricordato come “Santa Teresa di Riva, anche con i notevoli ritardi dell’Urega che sta impiegando oltre 7 mesi e 12 commissioni per stabilire la vincitrice delle 6 buste pervenute, e con le numerose riunioni che ha dovuto sostenere con i sindacati per la riduzione di personale necessario, è in netto vantaggio fra tutti i Comuni della Riviera Jonica per la costituzione dell’Aro comunale. Anche grazie alla volontà dell’Amministrazione di gestire autonomamente il servizio avendo la possibilità di comune superiore a 5000 abitanti. La richiesta di commissariamento della Fp Cgil apre una nuova parentesi che porterà ad ulteriori rinvii? I cittadini sperano di no. Anche perché “Il Piano Aro – ripete il sindaco De Luca – consentirà un sensibile risparmio dei costi del servizio. E quindi farà arrivare nelle case bollette decisamente più leggere”. Il sindacato dal canto suo non molla e annuncia nuove battaglie per la garanzia del livello occupazionale. Il braccio di ferro continua.

Carmelo Caspanello

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