Edipower, cresce la paura nella Valle del Mela per il CSS

Edipower, cresce la paura nella Valle del Mela per il CSS

Serena Sframeli

Edipower, cresce la paura nella Valle del Mela per il CSS

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sabato 31 Gennaio 2015 - 14:04

La popolazione teme sempre di più la riconversione della centrale e l’utilizzo del CSS, il combustibile che deriva dai rifiuti. Interviene ora Angela Bianchetti, che ha inviato una nota al Sindaco di San Filippo del Mela.

Aumenta la preoccupazione per gli abitanti della Valle del Mela che cercano di capire se il futuro dell’azienda Edipower di San Filippo del Mela è effettivamente legato alla riconversione e all’utilizzo del CSS, il combustibile solido secondario che deriva dai rifiuti.
Le associazioni ambientaliste da tempo cercano di avere risposte concrete; qualche settimana fa Padre Trifirò, il sacerdote impegnato nella lotta per la salvaguardia della salute, aveva scritto a Crocetta chiedendo un’incontro e si era detto pronto ad andare a Palermo, insieme agi abitanti della Valle del Mela, per far capire le preoccupazioni della popolazione.
Anche il gruppo NORamNO CSS era intervenuto per esprimere la propria contrarietà all’inceneritore di rifiuti, così come avevano fatto dieci consigli comunali della zona deliberando la propria contrarietà al progetto.
Interviene ora anche Angela Musumeci Bianchetti, consigliere del comune di Pace del Mela e componente dell’associazione TU.DUR.DA.I e del COMITATO CITTADINI PACESI PER LA VITA. La Bianchetti ha inviato una nota al primo cittadino di San Filippo del Mela per chiedere un incontro urgente, alla presenza di una delegazione di Associazioni e Comitati, per discutere della vertenza Edipower e della problematica ambientale. “Dopo gli ultimi avvenimenti- afferma la Bianchetti- é fondamentale conoscere la posizione del Comune di San Filippo del Mela”.
Le Associazioni e i Comitati, con la collaborazione di diverse amministrazioni locali, sono già in mobilitazione per bloccare il progetto che la societá A2A/Edipower vuole realizzare presso la centrale di Archi.
“La regione e alcune istituzioni- termina la Bianchetti- non possono ignorare le dieci delibere di Consiglio comunale che esprimono la netta contrarietà all’utilizzo del CSS o di qualsiasi combustibile prodotto dai rifiuti, e la volontà della popolazione che chiede risanamento e bonifiche e no altri carichi ambientali ed ulteriori potenziali pericoli per la salute dei cittadini”.

2 commenti

  1. Ma smettetela una volta per tutte!!!
    avete consentito la creazione di un ecomostro apocalittico quale la raffineria e ve la tenete stretta senza averne alcun beneficio perché la benzina la pagate più degli altri posti e vi lamentate per qualsiasi cosa riguardi la centrale elettrica.
    A me sembra di sognare.
    Ma anziché sparare proclami sterili avete mai chiesto precise indagini sullo stato di salute dei cittadini della zona?
    Se non risulta nulla qualsiasi protesta è strumentale
    Se risulta qualcosa dovete chiedere cosa è che fa veramente male e rimuoverla, costi quel che costi!

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  2. Ma smettetela una volta per tutte!!!
    avete consentito la creazione di un ecomostro apocalittico quale la raffineria e ve la tenete stretta senza averne alcun beneficio perché la benzina la pagate più degli altri posti e vi lamentate per qualsiasi cosa riguardi la centrale elettrica.
    A me sembra di sognare.
    Ma anziché sparare proclami sterili avete mai chiesto precise indagini sullo stato di salute dei cittadini della zona?
    Se non risulta nulla qualsiasi protesta è strumentale
    Se risulta qualcosa dovete chiedere cosa è che fa veramente male e rimuoverla, costi quel che costi!

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