Taormina eviterà il dissesto finanziario. Realtà o demagogia?

Taormina eviterà il dissesto finanziario. Realtà o demagogia?

Giusy Briguglio

Taormina eviterà il dissesto finanziario. Realtà o demagogia?

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lunedì 16 Settembre 2013 - 09:33

50 milioni di debiti per il Comune di Taormina che sta tentando il tutto per tutto per salvarsi dal default. La Corte di Conti ha invitato l'ente a risolvere la grave situazione, l'amministrazione è al lavoro per risanare il bilancio

Taormina negli ultimi anni ha dovuto tirare le somme, amare, della situazione finanziaria del Comune. I 50 milioni di debiti che l’ente si trascina dietro hanno portato Palazzo dei Giurati sempre più vicino al dissesto economico. Scongiurato da più parti, fino ad ora il rischio default è stato evitato, ma solo a parole. Dopo le elezioni di giugno, nella perla dello Jonio si è aperto un nuovo barlume di speranza. La nuova amministrazione ha rassicurato infatti che il Comune di Taormina non verrà dissestato.

Realtà o demagogia? I proclami elettorali sono finiti e le elezioni sono state vinte: ora servono i fatti. La scorsa settimana intanto, nonostante tutto, è stato approvato il bilancio consuntivo 2012. Nessun voto contrario, solo qualche astenuto, per quella che appare a chi sta fuori dal Palazzo una decisione un po' azzardata e poco coerente con la situazione economica. C’è poi la nota della Corte dei Conti che ha “bastonato” l’ente taorminese già due volte. Ma nessun allarme si leva dalle aule comunali, dove risuonano invece voci di fiducia.

Chi può dire il contrario? Certo, le condizioni attuali non lasciano presagire nulla di buono e gli scettici puntano il dito contro certe affermazioni di sicurezza dopo soli tre mesi di amministrazione, ma Taormina e i taorminesi hanno bisogno di un po’ di speranza, hanno bisogno di credere che davvero nel giro di un paio di anni il bilancio possa essere risanato.

Oggi avrebbe dovuto tenersi l’udienza relativa al lodo Impregilo. Il contenzioso tra il Comune e la società che ha realizzato i parcheggi Lumbi e Porta Catania, che risale al 2003, approderà in aula invece nel mese di ottobre. In ballo ci sono 25 milioni di euro, il lodo rappresenta un po’ l’ago della bilancia del deficit finanziario, ma ancora bisognerà aspettare per sapere come andrà a finire. Impregilo, comunque, non rappresenta l’unico problema, come testimonia il documento della Corte dei Conti su cui l’amministrazione sta lavorando e sul quale si dice tranquilla. Certo, sarebbe più facile credere che il Comune di Taormina uscirà dal tunnel nero in cui si trova se solo si sapesse in che modo intenda farlo.

Giusy Briguglio

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