Blitz Totem, a processo Luigi Tibia e gli altri del clan di Giostra

Blitz Totem, a processo Luigi Tibia e gli altri del clan di Giostra

Alessandra Serio

Blitz Totem, a processo Luigi Tibia e gli altri del clan di Giostra

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mercoledì 26 Aprile 2017 - 16:03

Si chiude col rinvio a giudizio praticamente per tutti il vaglio preliminare dell'inchiesta sui tentativi di Tibia di controllare le sue attività economiche anche dopo il sequestro.

Comincerà il prossimo 20 settembre il processo sui più recenti affari del clan di Giostra, in particolare quelli dell'esponente storico Luigi Tibia, oggi al carcere duro, raccontanti nelle carte dell'operazione Totem.

Il Giudice per l'udienza preliminare nel pomeriggio ha concluso la lunga camera di consiglio disponendo il rinvio a giudizio della quasi totalità degli imputati.

Sarà quindi la Seconda sezione Penale del Tribunale, a partire dall'autunno prossimo, a stabilire se le accuse nei confronti degli imputati sono fondate. Compariranno davanti ai giudici Paolo Aloisio, Massimo Bruno, Luigi Tibia, Maddalena Cuscinà, Luciano De Leo, Santi De Leo, Francesco Forestiere, l'ex vice presidente del Messina Pietro Gugliotta, Teodoro Lisitano, Paolo Mercurio, Vincenzo Misa, Giuseppe Molonia, Eduardo Morgante, Antonio Musolino, Natale Rigano (34 anni), Natale Rigano, (35 anni) Giacomo Russo, Carmelo Salvo, Giuseppe Schepis, Calogero Smiraglia, Natale Squadrito, Pietro Squadrito.

Ammesse tutte le parti civili che ne hanno fatto richiesta.

Stralciate le posizioni di Antonino D'Arrigo e Roberto Lecca i quali hanno chiesto di essere giudicati col rito abbreviato. Richiesta ammessa dal giudice, che ha fissato il processo al prossimo 19 giugno.

L'operazione, sfociata nel blitz dello scorso marzo (leggi qui) è basata sulle nformative stilate dalla Squadra Mobile di Messina e dai Carabinieri del Nucleo Operativo. L'indagine, durata quasi ccinque anni, ha portato alla luce l'intero "impero" di Tibia e dei suoi affari.

In particolare, i poliziotti erano riusciti nel giugno del 2016 a puntare i fari sui legami tra il mondo del boss di Giostra, i lidi, le sale giochi e le corse clandestine.

Le indagini dei militari dell'Arma avevano poi scandagliato la vita effettiva delle società prima sequestrate e poi confiscate a Tibia che, attraverso prestanomi e faccendieri, venivano comunque gestite direttamente da lui. Sotto accusa, in particolare, la gestione da parte del commercialista Pietro Gugliotta, curatore delle attività che interessavano a Tibia (leggi qui)

A coordinare le indagini sono stati i PM della Dda Fabrizio Monaco, Liliana Todaro e Maria Pellegrino.

Alessandra Serio

Leggi anche: tutti gli indagati e le intercettazioni

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