De Luca raddoppia, Bramanti perde 8mila voti rispetto al primo turno

De Luca raddoppia, Bramanti perde 8mila voti rispetto al primo turno

Marco Ipsale

De Luca raddoppia, Bramanti perde 8mila voti rispetto al primo turno

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lunedì 25 Giugno 2018 - 10:59

Il neo sindaco passa dai 23mila 616 voti del primo turno ai 47mila 835 di ieri. Lo sfidante passa da 33mila 683 a 25mila 442

Al ballottaggio accade spesso che si ribalti il risultato del primo turno. Era accaduto cinque anni fa, accade oggi ma con proporzioni molto più ampie. Accorinti vinse col 52,67 % rispetto al 47,33 % di Calabrò e lo spoglio al ballottaggio tenne tutti col fiato sospeso per qualche ora. Dopo lo scrutinio di 150 sezioni su 254, un’ora e 40 minuti dopo la chiusura delle urne, Calabrò era in leggero vantaggio col 50,56 % delle preferenze e circa 600 voti di differenza. Poi arrivò il sorpasso di Accorinti e si capì che avrebbe vinto lui.

La scorsa notte, invece, il risultato era nell’aria appena 20 minuti dopo le 23, con i primi dati dalle segreterie, che poco dopo sarebbero stati confermati da quelli ufficiali e corrispondenti al risultato finale: 65,28 % per De Luca (47mila 835 voti), 34,72 % per Bramanti (25mila 442 voti). Se la vittoria di De Luca poteva essere pronosticabile, non altrettanto il divario, quasi il doppio dei voti rispetto allo sfidante.

I voti validi, alla fine, sono solo 73mila 277, ai quali aggiungere 3.404 schede nulle e 680 bianche, evidenti voti di protesta, visto che stavolta c’era poco da sbagliare. Alla fine, quindi, i votanti sono stati 77mila 361, il 39,23 % dei 197mila elettori totali. Una percentuale molto bassa ma prevedibile e in linea con quella del primo turno. Rispetto a cinque anni fa, quando però si votava in due giorni, il calo è stato di circa il 5-6 % in entrambi i casi. Al primo turno il 65 % rispetto al 70,22 % di cinque anni prima, ora il 39,23 %, come detto, rispetto al 45,81 %.

De Luca ha più che raddoppiato i suoi voti rispetto al primo turno, passando da 23mila 616 a 47mila 835, mentre Bramanti ne ha persi più di 8mila, passando da 33mila 683 a 25mila 442. Esito prevedibile per chi aveva fatto attenzione ad un dato rilevante: De Luca aveva preso quasi 10mila voti in più rispetto alle sue sei liste, tutte sotto la soglia del 5 %, e aveva quindi approfittato del voto disgiunto. Al contrario, Bramanti lo aveva patito e infatti aveva ottenuto oltre 8mila 600 voti in meno rispetto a quelli delle sue dieci liste.

Ed è il voto disgiunto, più di ogni altro, a indicare chiaramente la preferenza per un candidato sindaco. Vuol dire che quei 23mila 616 cittadini avevano votato convintamente De Luca, che poi al ballottaggio ha attirato su di sé anche altre preferenze. Bramanti, invece, non solo aveva perso più di 8mila 600 voti, ma non ha riconfermato neppure quelli ottenuti al primo turno, anzi ne ha persi altri 8mila 241, che erano stati evidentemente frutto del trascinamento. Alla fine, Bramanti prende ben 17mila voti in meno rispetto a quelli delle sue liste. Ecco spiegata la vittoria di De Luca.

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