Canile Millemusi, i NAS: i cani stanno bene ma la struttura va adeguata

Canile Millemusi, i NAS: i cani stanno bene ma la struttura va adeguata

Alessandra Serio

Canile Millemusi, i NAS: i cani stanno bene ma la struttura va adeguata

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 17:36

Il risultato dell'ispezione dei Nas e dell'Asp parla chiaro: gli animali ospitati a Castanea stanno bene ma la struttura deve essere messa a norma. In particolare sotto il profilo dello smaltimento dei rifiuti, del rischio inquinamento e della gestione "amministrativa". Il commissario ha 2 mesi di tempo. Intanto non potranno essere accolti ulteriori cuccioli.

Per il momento il canile Millemusi di Castanea non chiude. I gestori hanno però due mesi di tempo per adeguarsi alle prescrizioni di Nas e Asp, che qualche giorno fa hanno ispezionato la struttura. Per i carabinieri, i cani stanno bene. Pur essendo in sovra numero rispetto alla capienza autorizzata – 320, mentre ad oggi ce ne sono quasi 400, gli animali ospitati al Canile Millemusi di Castanea. E' questa la conclusione dei Nas, "piombati" alla struttura per un'ispezione lo scorso 6 aprile, nel bel mezzo della guerra di veleni tra l'attuale direzione e i volontari della Lega per la protezione del cane, guerra a suon di carte bollate. L'ispezione rileva diverse criticità, soprattutto relative alla gestione "amministrativa" della struttura, poi evidenzia un problema piuttosto serio, riscontrato all'impianto di scolo e depurazione delle acque reflue, per il quale ha eseguito un campionamento anche l'Arpa.

Ma conclude per un buono stato di salute dei 385 cani ospitati, che sembrano sani e ben nutriti. Anche le medicine e i mangimi sono buoni. Adesso i gestori della struttura hanno 60 giorni di tempo per far fronte alle prescrizioni dettate dai Carabinieri del NAS di Catania e dell'Asp, che hanno ordinato, tra le altre cose, l'adeguamento dei box e la disinfestazione.

Nelle more, nessun nuovo cane potrà essere ricoverato, mentre quelli ammalati dovranno essere trasferiti ad altra struttura. Sono consentite invece le adozioni, i pre affidi e tutte le altre attività di tutela degli animali. Nel canile ci sono oggi 7 cani tenuti in isolamento – la massima capienza degli isolamenti è di 16.

Intanto l'Arpa analizzerà il campione delle acque prelevate. Il rischio inquinamento dovuto al mal funzionamento dell'impianto, scrivono i NAS, era già stato segnalato sia all'Assessorato comunale che alla Procura.Il nodo più difficile da superare per il commissario, cioè, sarà quello legato allo smaltimento dei rifiuti.

Ancora: in 60 giorni il canile dovrà essere a norma per quel che riguarda i box- secondo i Nas il pavimento di alcuni degli alloggi deve essere ricementato, così che possano essere puliti meglio, il vano dei mangimi deve restare esclusivamente come tale – mentre al momento del blitz ci hanno trovato un cane ammalato, e lo stesso ripostiglio deve essere schermato meglio per evitare l’infiltrazione di parassiti.

Dove il canile fa acqua da tutte le parti, secondo l’ispezione, è però la gestione organizzativa. Vuoi per le difficoltà economiche o per il gran numero di richieste di ricovero, di fatto le schede compilative degli animali non ci sono, il registro di ingressi – uscite deve essere aggiornato, i locali amministrativi e ambulatoriali erano in disordine.

Intanto, lo scontro tra l'ex direttivo, il veterinario e una parte delle volontarie di altre associazioni animaliste non si placa. Anche stamattina le volontarie si sono presentate al canile ed hanno cercato di accedere.

Alessandra Serio

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