Annunziata Matteotti, ecco la graduatoria. Obiettivo consegna sabato prossimo

Annunziata Matteotti, ecco la graduatoria. Obiettivo consegna sabato prossimo

Marco Ipsale

Annunziata Matteotti, ecco la graduatoria. Obiettivo consegna sabato prossimo

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venerdì 15 Febbraio 2019 - 09:44

In allegato le graduatorie. 23 case per gli abitanti nelle baracche dell'Annunziata alta, 9 di via Macello Vecchio, 3 di via delle Mura. Le altre 15 potrebbero andare a chi abita in Salita Tremonti

MESSINA – 50 case e 10 botteghe iniziate nel 2007 e concluse ora. Potrebbe essere sabato 23 febbraio, è la previsione del vicesindaco Salvatore Mondello, il giorno della consegna ad Annunziata Matteotti e ieri sono stati rilasciati i certificati di agibilità e pubblicate le graduatorie provvisorie. Sarà un momento importante perché, a distanza di quasi 30 anni dalla legge 10 del 1990, si chiuderà il primo dei sette ambiti, quello dell’Annunziata alta, in zona A. Anzi, a dire il vero si concluderà quando, dopo aver consegnato le case, verranno abbattute le baracche residue.

Non solo ambito A. Sono 23 i nuclei inseriti in graduatoria, mentre 10 sono stati esclusi per mancanza del requisito storico-anagrafico (cioè sono subentrati in baracca) e due perché le baracche sono rimaste disabitate. Restano, quindi, altre 27 case, che andranno alle famiglie inserite nell’ambito G (via Macello Vecchio) e B (via delle Mura). In quest’altra graduatoria, sono 12 le famiglie che otterranno la casa, di cui 9 di via Macello Vecchio e 3 di via delle Mura. Anche in questo caso ci sono 12 esclusi, di cui 10 per mancanza di requisito storico-anagrafico, uno perché non censito nel sopralluogo della Polizia Municipale e uno perché la proprietà non è della signora che ha fatto richiesta ma del marito.

E dunque 23 dell’Annunziata, 12 tra via Macello Vecchio e via delle Mura, a conti fatti restano altre 15 case, che dovrebbero essere assegnate alle famiglie in graduatoria nell’ambito B (Salita Tremonti – Santa Chiara), a meno di modifiche dell’ultim’ora.

Il Dipartimento Politiche per la casa, infatti, deve verificare ed eventualmente rimodulare le graduatorie, da approvarsi poi definitivamente con provvedimento dirigenziale.

Il presidente di ArisMe, Marcello Scurria, soddisfatto per i tempi celeri che hanno caratterizzato l’ultima fase, vuole sottolineare che, dopo la consegna delle chiavi e la firma dei contratti, spetterà agli assegnatari degli alloggi provvedere alle utenze per la luce, il gas e l’acqua.

Contemporaneamente, si lavora anche a Camaro Sottomontagna, lì dove lo scorso 15 dicembre sono state consegnate altre 46 case. Ma l’impresa sta completando alcuni piccoli lavori, come l’installazione dei termosifoni, che non hanno consentito ancora il trasferimento definitivo. L’obiettivo, in questo caso, è di concludere tutto nella prima settimana di marzo. Poi si potranno finalmente abbattere le baracche ed è allora che si potrà dire concluso il risanamento di questa piccola parte di città.

(Marco Ipsale)

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