I pupi della famiglia Gargano. 700 pezzi senza sede rischiano di essere venduti

I pupi della famiglia Gargano. 700 pezzi senza sede rischiano di essere venduti

I pupi della famiglia Gargano. 700 pezzi senza sede rischiano di essere venduti

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lunedì 16 Gennaio 2017 - 11:24

Se n’è discusso nell’ultima seduta dell’VIII commissione consiliare che, all’unanimità, si appella al sindaco Accorinti e all’assessore Ursino per trovare una sede in cui allestire un’esposizione permanente

Una tradizione che affonda le sue radici a fine ‘700, grazie all’impegno della famiglia Gargano. E da Messina si diffonde in tutta l’isola fino a diventare un simbolo della Sicilia nel mondo. Nell’ultima seduta dell’VIII commissione consiliare, che si occupa di cultura, era presenta la signora Sara Gargano, che da sempre opera in questo settore. Malgrado le antiche origini messinesi e le potenzialità, la tradizione dei Pupi Siciliani è stata trascurata nel tempo ed oggi questa espressione culturale versa in stato di grave crisi.

In Commissione è emersa la disponibilità della famiglia Gargano a mettere a disposizione della città la propria collezione di ben 700 pezzi che, con la collaborazione del Comune, potrebbe essere esposta in un luogo ad hoc a beneficio della città e dei turisti diventando una vera attrattiva.

La famiglia Gargano, con grande passione, ha evidenziato il paradosso rappresentato dal fatto che le loro opere ed i loro Pupi vengono richiesti a Roma ed a Madrid ma, al tempo stesso, vengono dimenticati a Messina nonché la circostanza che in altre città siciliane (Catania e Palermo) è più viva ed attiva la tradizione dei Pupi che, invece, nasce proprio a Messina. L'abbandono di questa tradizione sta inducendo i Gargano a valutare di vendere all'estero i pezzi più pregiati della loro collezione – che lascerebbero quindi la Messina per sempre – con impoverimento complessivo per la nostra comunità.

“Nel corso dell'audizione – dice il presidente della commissione, Piero Adamo -, all'unanimità è emersa la volontà di sollecitare l'Amministrazione comunale ad invertire la rotta accendendo i riflettori su questo settore”.

Sono emerse quattro proposte principali, che la commissione gira al sindaco Renato Accorinti e all’assessore Daniela Ursino:

– individuare un luogo di proprietà del Comune dove garantire un'esposizione permanente;

– sollecitare anche l'Università a collaborare con l'Ente per il recupero e la valorizzazione di questo patrimonio storico-artistico;

– chiedere alla Regione Siciliana, ed in particolare all'Assessorato ai beni culturali ed all'identità siciliana, finanziamenti ad hoc per il mantenimento di questa tradizione culturale siciliana che affonda le sue radici a Messina;

– coinvolgere le scuole in un ciclo di spettacoli da organizzare per far conoscere e tramandare alle giovani generazioni l'Opera dei Pupi.

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