L’arteria, oltre a essere un importante collegamento tra i villaggi di Sperone e Faro Superiore con la via Consolare Pompea, potrebbe risultare molto utile anche perché crocevia di molte strutture, tra le quali l’Ospedale, il CNR, il polo universitario di scienze e ingegneria, la centrale SNAM e il campo da rugby
Il presidente dell’associazione FaroPerFare, Antonino Scimone, e il presidente dell’associazione Servizio Pubblico Peloro, Santi Arria, hanno inviato una richiesta di incontro al sindaco Renato Accorinti per discutere della problematica situazione del torrente Papardo nel tratto compreso tra l’Ospedale Papardo e via Belvedere a Faro Superiore.
La viabilità sul torrente Papardo è ormai da molti anni interrotta e il progetto di messa in sicurezza, elaborato nel 2007 all’interno del piano particolareggiato di Faro Superiore e adottato quell’anno dal Comune, è stato dimenticato, probabilmente a causa dei continui cambi di amministrazione e perché l’opera in sé non era stata considerata di principale importanza.
L’arteria, oltre a essere un importante collegamento tra i villaggi di Sperone e Faro Superiore con la via Consolare Pompea, potrebbe risultare molto utile anche perché crocevia di molte strutture, tra le quali l’Ospedale, il CNR, il polo universitario di scienze e ingegneria, la centrale SNAM e il campo da rugby.
La richiesta di incontro si concentra in particolare su tre proposte che i richiedenti fanno al sindaco:
– che si dia nuovo incarico al R.U.P. già designato ed ai tecnici a suo tempo incaricati in modo che stralcino dal piano particolareggiato già adottato , la viabilità del torrente Papardo;
– che si dia incarico di redigere il progetto definitivo ed esecutivo della sola viabilità che vada al vaglio degli uffici competenti e degli organi regionali per la V.I.A
– che si dia incarico agli uffici affinché si possa trovare un finanziamento per la realizzazione.
L’incontro potrebbe essere un utile momento di dialogo tra le associazioni e l’amministrazione non solo per formalizzare idee, proposte e altri spunti, ma per riaccendere l’attenzione su un tema importante e aumentare le condizioni di vivibilità dei cittadini.
