Al convegno promosso dalla sigla antiracket Club si confronteranno anche l'ex assessore Marino e il direttore dell'Arpa, Marco Lupo.
Come l’ambiente viene messo a repentaglio dalla mafia e dalla corruzione. Se ne parla domattina alle 10.30 nell’Aula Magna della Corte d’Appello di Messina, nel corso dell’incontro promosso dall’associazione antiracket CLUB.
Al tavolo, l’avvocato Valentino Gullino responsabile giuridico Club Antiracket Sicilia, il dottor Marco Lupo direttore generale ARPA Regione Lazio, Nicolò Marino ex Assessore regionale dell’Energia ed il capogruppo del Movimento Liberi Insieme, Roberto Cerreti. A moderare il dibattito “Giù le mani dall’ambiente, tra infiltrazioni mafiose e corruzione nella pubblica amministrazione” sarà la presidente CLUB, Manuela Certo.
“La popolazione siciliana e soprattutto del messinese, non può più accettare tacitamente che il proprio territorio continui ad essere devastato criminosamente dall’inquietante asse creatosi e regnante sovrano oramai da diversi decenni, tra mafia e corruzione nella pubblica amministrazione.
Per tale motivazione e con l’auspicio che si possa definitivamente uscire dallo stato omertoso che copre fatti e misfatti intorno all’annosa problematica dei rifiuti in Sicilia, l’Associazione ha scelto questo argomento per celebrare la “giornata nazionale della memoria delle vittime della mafia”.
In questa città di parla di mafia di corruzione ambiente tutto giusto e saggio.
Chi manifesta e blocca la città per tutti i disoccupati, per tutti i lavoratori in nero che non possono denunciare per non morire di fame e per tutti gli over55 senza nulla e senza lavoro.
La mafia si sconfigge con i lavoro non con spettacoli che hanno il fine di poesia mediatica.
Vediamo, se domani interverrà nei comizi uno o una che abbia l’Isee con reddito zero o con reddito di €8.000,00 l’anno ???
In questa città di parla di mafia di corruzione ambiente tutto giusto e saggio.
Chi manifesta e blocca la città per tutti i disoccupati, per tutti i lavoratori in nero che non possono denunciare per non morire di fame e per tutti gli over55 senza nulla e senza lavoro.
La mafia si sconfigge con i lavoro non con spettacoli che hanno il fine di poesia mediatica.
Vediamo, se domani interverrà nei comizi uno o una che abbia l’Isee con reddito zero o con reddito di €8.000,00 l’anno ???